Contribuzione volontaria e speranza di vita.

AS,
il prossimo adeguamento dovuto alla speranza di vita sarà stimato dall'ISTAT e inizierà dal 1 gennaio 2019, così come previsto dalla riforma Fornero che successivamente lo prevede a cadenza biennale.
Possono usufruire della pensione anticipata i lavoratori che entro il 31 dicembre 2018 abbiano perfezionato 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dalla condizione che parte di questi siano contributi volontari. Se lei non perfezionerà il requisito entro la data indicata i 42 anni e 10 mesi di contributi potrebbero non essere sufficienti ed il principio “tempus regit actum”, cioè ''il tempo regola l'azione'' non è applicabile.

Scusate, secondo Voi, nel caso in cui dovessi ottenere, a settembre/ottobre 2017, l’autorizzazione da parte dell'INPS alla prosecuzione volontaria della contribuzione che ho intenzione di richiedere sino al raggiungimento del requisito minimo contributivo per l’ottenimento della pensione di anzianità, ancora previsto,nel 2017, in 42 anni e 10 mesi, e venga successivamente emanato dal MEF(fine 2017 con decorrenza 2019) il decreto che dovesse elevare il suddetto requisito minimo, a partire dal 2019, di ulteriori x mesi, rimane fermo, in ossequio al principio “tempus regit actum”, il requisito di 42 anni e 10 mesi vigente al momento dell'emanazione del provvedimento autorizzativo già adottato, o l'INPS potrà modificare tale provvedimento adeguandolo al decreto del MEF? Sembra che, in passato, il provvedimento che autorizzava la prosecuzione volontaria dei contributi non abbia subito modifiche a seguito di norme sopravvenute.