Redazione

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- Roma, 29 mag. - Via libera bipartisan della Camera alle nuove norme che mirano ad introdurre in Italia il divorzio breve. I primi a rivendicare la vittoria sono i due relatori, l'azzurro Luca D'Alessandro e la Democratica Alessandra Moretti, che hanno illustrato la materia oggi in una conferenza stampa, invitando i colleghi senatori ad approvare a loro volta il provvedimento in tempi brevi: "Siamo in contatto con i colleghi di palazzo Madama - ha spiegato i due relatori - auspichiamo che il testo non venga stravolto e che non si dia il via al solito rimpallo tra le Camere".

La norma che introduce il divorzio berve, spiegano D'Alessandro e Moretti, "e' molto equilibrata", anche perche' "interviene solo sui tempi e in maniera chirurgica", mentre non va ad incidere, ad esempio, sull'aspetto che riguarda la tutela dei figli: "I minori sono assolutamente garantiti dalle norme preesistenti che non vengono in alcun modo modificate", assicurano i due esponenti di Forza Italia e Pd. In questo modo il legislatore mira ad evitare i conflitti che colpiscono in particolare i figli, aiutando chi vuole creare una nuova famiglia.

Il provvedimento sul 'divorzio breve' approvato dalla Camera "e' un testo equilibrato e realistico, che senza stravolgere le norme rendera' piu' snello il percorso giudiziale riducendo il contenzioso. Abbreviare i tempi facilita la soluzione dei conflitti tra coniugi, anche a vantaggio della serenita' dei figli". Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, esprime soddisfazione per il voto in aula: "Dopo tanti tentativi andati a vuoto nelle scorse legislature, stavolta siamo vicini al traguardo.

E' una legge doverosa in linea con i tempi e con gli altri paesi, e' un passo avanti di civilta' giuridica e sociale. Auspico che il passaggio al Senato possa avere tempi rapidi". Il 'divorzio breve', a giudizio di Ferranti, "non sminuisce affatto il valore del matrimonio ne' obbliga a tempi accelerati, perche' anche con la nuova legge - osserva - saranno pur sempre gli ex coniugi a decidere quando chiedere il divorzio dopo la separazione. Quanto ai figli, il nostro ordinamento li tutela ampiamente a prescindere dal contesto familiare". .

- Roma, 29 mag. - "Non solo condividiamo in pieno l'analisi del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulla situazione dell'economia italiana e le proposte formulate questa mattina per superare la crisi in cui versa il Paese, ma lo ringraziamo, anche, per aver ribadito ancora una volta quelli che sono i cardini della nostra azione politica e che in passato hanno caratterizzato la nostra azione di governo", afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. "Dal 'ridimensionamento della spesa corrente, tagliando gli incentivi improduttivi, riducendo il perimetro pubblico e avviando una radicale messa in efficienza della Pubblica Amministrazione, riportando la pressione fiscale e contributiva a livelli accettabili 'alla necessita' di 'una regolazione semplice, chiara e stabile, un'amministrazione al servizio delle imprese e non contro queste; una giustizia rapida ed efficiente; un'istruzione che sappia attrezzare i giovani alle nuove sfide; una ricerca mirata; il decentramento della contrattazione collettiva e la decontribuzione e detassazione dei salari di produttivita'': tutti strumenti di una politica industriale buona ed efficiente", dice ancora. "Cosi' come, al pari di Confindustria, siamo preoccupati per la ristrettezza del credito che affligge le nostre imprese, e che Forza Italia collega all'esigenza di attribuire alla Bce il ruolo di prestatore di ultima istanza. E non possiamo accettare - riprende Brunetta - come ha ricordato tanto il presidente Squinzi nella sua relazione, quanto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che in Italia ' chi fa impresa sia trattato come un nemico della legge o un soggetto che tenta di aggirarla'". "Infine, solenne il passaggio del presidente Squinzi sull'importanza delle esportazioni per il nostro Paese e, soprattutto, del Made in Italy, con riferimento al quale ha parlato di ' gusto, qualita', raffinatezza, personalita'' dei nostri prodotti: innegabile. Siamo, nei fatti e con la nostra storia, sulla stessa lunghezza d'onda di Confindustria. Presidente Squinzi - conclude - lavoreremo insieme. Le tue proposte per riportare l'Italia sul sentiero della crescita sono le nostre, le nostre proposte sono le tue". .
- Roma, 29 mag. - Via libera dell'Aula della Camera alla proposta di legge sul divorzio breve che riduce i tempi dello scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali. I si' sono stati 381, i no 30, gli astenuti 14. Il disegno di legge passa ora all'esame del Senato. Il provvedimento prevede lo stop alla separazione di 3 anni per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione e' giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso. Riguardo la comunione legale "a comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale". Il 'divorzio breve' sara' operativo anche per i procedimenti in corso. .
- Roma, 29 mag. - "Senza Scelta civica scesa in campo - perche' io, oggi, non direi piu' "salita in politica" - nel febbraio 2013 nessuno avrebbe fermato Berlusconi o oggi sarebbe presidente della Repubblica". A rivendicare il ruolo politico di Sc e' il senatore a vita Mario Monti, intervenendo ad Agora' (Rai3). Monti ricorda anche di aver chiesto che "Sul finire del 2013 a Bersani: 'Saresti disposto a costruire un Pd non preda di Fassina e della Cgil?'. In quel caso io non avrei sentito il bisogno di lanciare una proposta elettorale come Scelta civica, ma Bersani mi rispose di no". L'ex premier spiega di non voler entrare nel Pd di Renzi "perche' non sento la vocazione e non ho la missione di fare il politico, infatti sono uscito anche dal partito che ho fondato". Comunque rivendica "La linea che Renzi sta affermando vigorosamente e con capacita' politica, e' la linea del mio governo adattata ad una situazione in cui non c'e' piu' emergenza finanziaria, per fortuna di Renzi e nostra". .
- Roma, 29 mag. - "Mi sono ritirato nell'ottobre del 2013 quindi, chi si ritira, deve avere il buon gusto di non dare suggerimenti. Quando ero ancora presidente del partito avevo dato suggerimenti sul posizionamento del partito, non sono stato ascoltato a maggior ragione mi astengo oggi dal dare suggerimenti. Dentro Scelta civica ci sono molte persone capaci in grado di farlo. Rimane il fatto che alle elezioni del 2013 - in 50 giorni e senza soldi - siamo riusciti a raccogliere 3 mln di voti. Oggi Renzi ha avuto un grandissimo successo perche' ai voti che aveva, e' riuscito a aggiungere 2 mln e 700.000 voti". Lo ha detto il senatore a vita Mario Monti, ospite a "Agora'" su Raitre. L'ex opremier poi ha parlato del partito di Renzi: "Perche' non entro nel Pd? Perche' non sento la vocazione e non ho la missione di fare il politico, infatti sono uscito anche dal partito che ho fondato". "Renzi puo' fare un'ottima sintesi tra Merkel e quella meteora che fu Hollande quando si presento' sulla scena". Lo dice l'ex premier Mario Monti ad Agora' su Rai3. "Se l'Italia volesse farsi valere in Europa per ottenere una carica, le verrebbe gentilmente risposto: 'Avete gia' una carica importantissima con Mario Draghi'. Non e' escluso che un italiano possa avere una posizione importante, ma bisognerebbe che l'Europa fosse in difficolta' a trovare soluzioni alternative e che, quindi, fosse proprio l'Europa a chiederlo e che non fosse ostacolata dal governo italiano". Lo dice l'ex premier Mario Monti ad Agora' su Rai3. .
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