Redazione

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- Firenze, 26 mag. - "Speriamo che finalmente si comprenda che quel limite del 3%, in certi casi e con certe garanzie, possa essere superato, per dare questo slancio, questa spinta alla crescita e allo sviluppo". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine di un convegno dedicato ai 21 anni della strage dei Georgofili a Firenze, ai giornalisti che gli chiedevano un commento ai risultati delle elezioni europee. "Mi e' parso che ci sia la volonta' di avere un ruolo importante da parte dell'Italia in Europa - ha aggiunto Grasso - e siccome abbiamo il semestre europeo di presidenza italiana, lo possiamo sfruttare al massimo, essendo, credo, il primo partito per consensi. Quindi, a pieno titolo, credo che possa dire la sua per la ricostruzione ed il potenziamento dell'Europa. Un'Europa non solo che frena e che fa da controllore della spesa - ha concluso Grasso - ma un'Europa che possa rilanciare la crescita e lo sviluppo". .
- Roma, 26 mag. - Maletto, alle pendici dell'Etna, si affida ad Alberto da Giussano. E si prepara ad accogliere un Matteo Salvini entusiasta del 32% che la Lega ha raccolto in questo paesino della provincia di Catania noto in tutta l'isola la bonta' delle sue fragole. "Onestamente, non so dove si trovi Maletto, vado a cercarlo su internet", risponde Salvini in un'intervista al quotidiano on line Ctzen.it, "ma m'impegno gia' da adesso: ci andro', magari gia' da quest'estate". Il miracolo leghista di Maletto e' stato compiuto da Antonio Mazzeo, candidato che si e' piazzato al secondo posto in lista dopo il segretario della Lega raccogliendo 1.448 preferenze. Si e' trattato, ha ammesso, "di un voto alla persona e non al partito" ma se Salvini voleva una Pontida al Sud, ora potrebbe averla trovata.
- Bologna, 26 mag. - La debacle elettorale del "partito di Grillo" e' evidente non solo in termini percentuali, ma anche assoluti (-3 milioni rispetto a un anno fa). E' il commento dell'Istituto Cattaneo di Bologna, che parla di un tracollo del Movimento in voti assoluti. La stanchezza elettorale del Movimento (il cui risultato e' in se' comunque rilevante: e' secondo partito in 84 province) appare evidente - commneta ancora l'istituto bolognese - se si considerano alcuni dati relativi alle maggiori perdite, registrate specialmente nelle "Isole", dove cioe' il partito aveva registrato percentuali elevate sia alle politiche, ma anche alle regionali (Sicilia). Inoltre, rileva ancora il Cattaneo, come spesso accade nei movimenti "estremi"/"radicali", a potenti fasi di avanzata spesso segue una fase di assestamento o contrazione dovuta a elementi congiunturali, ma anche alle "mancate promesse" che l'assenza dal Governo inevitabilmente genera. Infine, conclude il centro studi bolognese, la ripresa della Lega Nord, specialmente nel Nord-Est puo' avere eroso il consenso del Movimento 5 stelle che aveva ampiamente beneficiato della rotta leghista nel 2013. .
- Avellino, 26 mag. - I risultati non sono ancora ufficiali, ma mentre mancano poche centinaia di schede da scrutinare nelle 5 sezioni di Nusco, profonda Irpinia, all'esterno si sentono gia' gli spari di festeggiamento. Ciriaco De Mita arriva nel seggio prima della proclamazione dei risultati e viene accolto da una folla che grida "sindaco, sindaco", forte di oltre l'80% delle preferenze espresse. "Non parliamo ancora" zittisce sorridendo chi gia' si congratula. La rimonta della giovane avversaria Rosanna Secchiani di "Nusco Futura", una civica sostenuta dal Pd, e' soltanto un'ipotesi. La vittoria di Ciriaco De Mita non e' stata mai in discussione dai compaesani, anche se l'86enne leader della Dc ai suoi piu' stretti collaboratori aveva confidato che se si fosse andati sotto l'80% sarebbe stata una sconfitta. Una campagna elettorale poco social e molto 'porta a porta', vecchio stile, vecchio stampo, come i manifesti, comparsi sulle cantonate di Nusco appena una settimana fa. Niente faccione sorridente che si affacciava sul panorama delle campagne elettorali nazionali. Ha scelto un grande scudo crociato sul fondo blu, il nome per esteso De Mita Luigi Ciriaco e uno slogan che non si leggeva da anni "Vota lista numero 1". A presidiare il seggio, la figlia Antonia che si lancia un un grande abbraccio quando arrivano il padre e la madre Annamaria, vestita di rosso, come ai tempi della visita di Raissa Gorbaciova. Qualcuno lo accoglie con l'esclamazione "il nuovo sindaco di Nusco" e De Mita, ironizzando sulle tante critiche alla sua eta', ribatte pronto "il vecchio sindaco". E con i cronisti per il commento a caldo sulla vittoria riprende il tono formale per lo stesso concetto. "Voglio ringraziare gli elettori di Nunsco - dice - perche' un cosi' largo consenso dimostra che hanno afferrato che la novita' vera sta nella continuazione della storia. Il nuovo lo si costruisce continuando la storia". E lascia i suoi concittadini ai festeggiamenti per tornare a casa, dove ha trascorso l'intera giornata in attesa dei risultati. Non ci sara' una festa in piazza, tutto e' rimandato al giorno dell'insediamento quando Ciriaco prendera' il posto che per cinque anni e' stato del nipote ribelle Giuseppe De Mita. .
- Roma, 27 mag. - L'Italia ora e' piu' forte in Europa e da domani potra' chiedere un cambio di passo nelle politiche comunitarie, a maggior ragione dopo la batosta dei partiti di governo nella stragrande maggioranza dei paesi Ue. Ma anche nel grande risiko che si apre nelle nomine tra Bruxelles e Strasburgo da oggi il Belpaese chiede maggiore rispetto. Con questa impostazione Matteo Renzi partecipera' oggi pomeriggio prima al vertice del Pse e poi al consiglio informale Ue. "Si apre un percorso complicato - ha spiegato lo stesso Renzi a 'Porta a porta' -, c'e' da scegliere il presidente del Parlamento, il presidente del Consiglio europeo, il presidente della commissione Ue e il rappresentante della politica estera". Ed e' "ragionevole" pensare che una di queste caselle venga impersonata da un italiano. Renzi mette le mani avanti e spiega che "il punto e' che l'Italia non deve preoccuparsi di portare un italiano, deve preoccuparsi delle politiche che si fanno". Ma e' indubbio che il peso del Pd nel Pse e il fatto che quello di Renzi sia l'unico governo ad essere stato premiato dalle urne avranno il loro peso. Fino a ieri il Pd pensava solo a un commissario di peso. Da ieri spera in qualcosa di piu'. Innanzitutto il Pd potra' rivendicare di avere il capogruppo del Pse, e di certo la capolista del Centro, Simona Bonafe' ha delle chances, essendo stata la piu' votata in Italia. A meno che questo non confligga con la carica di presidente del Parlamento Ue, ruolo per cui da tempo si pensa a Gianni Pittella, gia' vicepresidente. Ma se la casella italiana non sara' quella del Pe, il capogruppo Pse sara' certamente del Pd. E l'obiettivo del premier, in effetti, e' quello di 'portare a casa' un incarico italiano di peso, un ruolo capace di imprimere una svolta nella politica europea. Dunque il vero target di Renzi e' uno dei tre incarichi di peso: presidente della Commissione, del Consiglio e per Mister Pesc. Per la Commissione sta gia' scaldando i motori Jean Claude Junker, su cui domani si aprira' il dibattito. Per gli altri due l'Italia puo' avanzare delle pretese senza timori. Certo c'e' la guida italiana della Bce, ma Mario Draghi ha una credibilita', si considera in ambienti dem, talmente consolidata ormai che potrebbe non essere portato a detrimento delle richieste italiane. I nomi che circolano sono sempre gli stessi, in passato si e' parlato di Massimo D'Alema e di Mario Monti, ma anche di Enrico Letta. Renzi ha abituato alle sorprese e al rinnovamento e un volto 'nuovo' potrebbe essere apprezzato. Ma tutto comincera' oggi e molto dipendera' dalle trattative che sconteranno il fatto che il Ppe e' arrivato primo e che Angela Merkel non e' stata penalizzata dal voto. .
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