Redazione

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- Roma, 13 ago. - "Expo. Cinque milioni di biglietti venduti, 147 Paesi coinvolti. Stamani ho visitato i cantieri, la cosa piu' bella e' stata vedere delle persone che non stanno semplicemente costruendo un'opera o tirando su padiglioni, ma stanno restituendo l'orgoglio a un Paese. C'e' da correre, io tornero' a Milano il 16 ottobre per fare il punto della situazione, ma sono sicuro che i tempi saranno rispettati e il primo maggio 2015, quando iniziera' l'Expo, saremo fieri di essere italiani". Lo scrive sulla sua pagina facebook il premier Matteo Renzi, postando alcune foto della visita svolta questa mattina ai cantieri dell'Expo. .
- Roma, 13 ago. - "I 40 miliardi di Fondi Ue dell'Accordo di partenariato ancora da stipulare rappresentano oggi semmai l'opportunita' di spenderli tutti fino all'ultimo centesimo e non il rischio di perderli". Cosi' il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio smentisce l'allarme lanciato rispetto alle osservazioni della Commissione europea del luglio scorso riguardo l'Accordo di partenariato 2014-2020 sui Fondi Ue: osservazioni commentate a suo tempo dallo stesso sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio in una nota del 10 luglio e oggetto dei successivi colloqui con il Commissario Johannes Hahn nella visita in Italia del 17 e 18 luglio con il sopralluogo a Pompei. "Le osservazioni non hanno messo in discussione l'impianto della proposta di Accordo italiana - aggiunge Delrio - che anzi la Commissione ci ha invitato a rispettare ma suggerendo, in un dialogo costante con il Governo italiano, affinamenti e precisazioni, molto spesso completamente condivisibili".
- Milano, 13 ago. - "Il primo maggio 2015 non sara'solo il 'no gufy day', sara' il giorno in cui chi ha lavorato e costruito qualcosa si sentira' partecipe della vittoria dell'Italia". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo la visita al cantiere dell'Expo, l'esposizione universale che aprira' i battenti il primo maggio 2015. "Chi fa oggi bene il suo lavoro - ha aggiunto - dara' una mano non al governo, ma all'Italia". "Scommetto che il primo maggio sara' un grande momento di orgoglio per il Paese", ha aggiunto Renzi, sottolineando con una battuta che "se devi fare il pessimista, fai un altro mestiere". Il premier ha quindi annunciato una nuova visita al cantiere di Rho-Pero: "Torno prima del 16 ottobre - ha detto - quando a Milano ospiteremo i capi di governo dei Paesi asiatici per il vertice Asem. Sara' un'occasione molto importante e li' dovremo fare un grande punto sullo stato di avanzamento dei lavori. Il 16 ottobre qui a Milano ospitiamo praticamente tutti, i Paesi europei e l'Asia". Renzi ha ricevuto simbolicamente dall'a.d. di Expo, Giuseppe Sala, un biglietto per partecipare all'esposizione universale del 2015: "Questo e' gratis, non va bene", ha scherzato. "E' uno dei 5 milioni di biglietti venduti - ha quindi ricordato - e abbiamo detto che l'obiettivo e' venderne 24 milioni. Io dico che sarebbe bello arrivare a 10 milioni di biglietti gia' venduti all'inizio di Expo". Dalla Cina ne sono attesi un milione, "ma saranno di piu'", ha detto Renzi. I numeri, ha concluso, sono "la dimostrazione che c'e' grandissima fame di Italia nel mondo". .
- Milano, 13 ago. - "Mi e' stata fatta una domanda sostenendo che la Commissione Europea creda che l'Italia non abbia strategia: credo che questa sia l'ennesima dimostrazione di mancanza di rapporto con la realta'". E' quanto ha affermato Matteo Renzi rispondendo a una domanda che citava stralci della lettera della Commissione Europea sul piano italiano per i fondi UE 2014-2020, come riportato da 'Repubblica'. "In tutti i 28 Paesi si inviano documenti e si ricevono risposte con delle considerazioni critiche - ha proseguito il presidente del Consiglio, incontrando i giornalisti dopo la visita al cantiere di Expo - dopodiche', i Paesi membri fanno le loro valutazioni alla luce di cio' che viene detto e scritto". "Mi fa piacere che voi adesso - ha continuato Renzi rivolto ai giornalisti - vi siate accorti che c'e' un problema di fondi strutturali nell'UE: io ci ho fatto due campagne per le primarie". Negli ultimi mesi, ha sostenuto ancora il premier, "e' accaduto di nuovo che da palazzo Chigi si e' iniziato a togliere alle Regioni che non spendono e a mettere sulle scuole: continueremo a farlo". "La strategia di spendere meglio i fondi europei e' l'obiettivo di questo governo, l'ho dichiarato anche nell'intervento in Parlamento per la fiducia". "Francamente fatico a capire dove sia la notizia - ha aggiunto - i fondi europei negli ultimi anni e decenni l'Italia li ha spesi peggio di come avrebbe dovuto. Il nostro governo cerchera' di cambiare modello dando piu' denaro su questioni strategiche e meno per gli eventi una tantum".

- Milano, 13 lug. - "In tutti i 28 Paesi si inviano documenti e si ricevono risposte con le critiche" e poi si fa il punto. Lo ha detto Matteo Renzi, in merito ai rilievi della Commissioni Ue al piano italiano sui fondi europei 2014-20.

Expo: Renzi, 1 maggio 2015 "no gufi day"

Commissione: nessun rischio che Italia perda 40 miliardi

"Quello che si sta facendo da Palazzo Chigi: si sta iniziando a tagliare soldi delle Regioni che non spendono e metterli nelle scuole". "Spendere meglio i fondi europei e' un obiettivo di questo governo", ha assicurato Renzi, spiegando che "i fondi europei negli ultimi anni e decenni l'Italia li ha spesi peggio di come avrebbe dovuto".

Delrio: su fondi accordo vicino, opportunita' non rischio

Parlando dell'Expo, il premier ha detto che "il primo maggio 2015 non sara' solo il 'no gufy day', sara' il giorno in cui chi ha lavorato e costruito qualcosa si sentira' partecipe della vittoria dell'Italia. Chi fa oggi bene il suo lavoro - ha aggiunto - dara' una mano non al governo, ma all'Italia".

E' molto probabile che il capo del governo si rechera' in serata al Quirinale per un incontro con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per un giro d'orizzonte sulla situazione politico-economica dell'Italia.  Renzi, infine, ha confermato di aver incontrato ieri il presidente della Bce Mario Draghi.  

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