Notizie

Notizie

- Roma, 17 lug. - In corso l'atteso incontro tra Pd e M5S sulle riforme in diretta streaming. A sorpresa c'e' anche Matteo Renzi, anche se per i primi minuti non interviene nella discussione lasciando la parola alla Serracchiani e alla Moretti. La riunione, inizialmente prevista per le 14, e' stata rimandata di un'ora. Circostanza che ha scatenato la reazione ironica del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che su Twitter lancia l'hashtag #chefatica. Il Pd e' rappresentato dal vicesegretario Debora Serracchiani, dal capogruppo della Camera, Roberto Speranza e da Alessandra Moretti.

La delegazione dei 5 Stelle e' composta invece dai capigruppo di Camera e Senato, Paola Carinelli e Vito Petrocelli, da Danilo Toninelli dallo stesso Luigi Di Maio. L'incontro e' diffuso in diretta streaming sul blog stesso, su 'La Cosa', ma anche sul canale Youtube della Camera.

Sul dibattito sulle riforme aleggia lo spettro della ghigliottina. E' quanto temono i senatori del Movimento 5 stelle nell'immediata vigilia della Conferenza dei capigruppo del Senato (e del vertice Pd-M5S) che dovra' decidere i tempi della discussione del ddl Boschi. "E' pura follia!", afferma Vincenzo Maurizio Santangelo parlando di "imminenti richieste che Zanda (Pd) avanzera' nella capigruppo. Ci sono voluti quasi tre anni per scrivere la Carta - commenta - ed ora, in piena estate, Renzi e Berlusconi pensano di stravolgerla, diminuendo gli spazi democratici per i cittadini, in tre soli giorni".

Prevertice Pd a palazzo Chigi prima della riunione con M5S

Ncd, tramite il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi, conferma di voler chiudere "prima della pausa estiva", ma il suo compagno di partito Renato Schifani riconosce che "il percorso e' arduo. Da qui al 10 agosto bisogna trovare una soluzione politica". Sul tavolo, fa notare, ci sono ben 7mila emendamenti: "Mi auguro vengano dimezzati - prosegue - ma anche se fossero 2mila, impegnerebbero moltissimo l'aula. E sulle riforme costituzionali - ricorda - non e' previsto il voto di fiducia. Mi affido quindi alla responsabilita' dei partiti e alla capacita' di mediazione della presidenza del Senato affinche' trovino una soluzione politica".

Zanda: si vota da lunedi' pomeriggio

- Roma, 17 lug. - Il dibattito sulle riforme nell'Aula del Senato "terminera' lunedi' mattina, ci saranno poi le repliche dei relatori di maggioranza, del relatore di opposizione e del governo. Poi, nel pomeriggio, iniziera' il voto sugli emendamenti". Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine della capigruppo di palazzo Madama. I termini 'contingentamento' e 'ghigliottina', ha aggiunto, "non sono stati pronunciati" nel corso della riunione. .
- Roma, 17 lug. - Riunione a Palazzo Chigi prima dell'incontro tra Pd e M5S: nella sede del governo sono arrivati il vicesegretario del Partito Democratico Debora Serracchiani, l'eurodeputata Alessandra Moretti e il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza. "La delegazione sara' formata dai firmatari della lettera ai 5 Stelle", ha detto Moretti rispondendo ai cronisti.

Il "ritardo" della crescita rende "piu' stretti" i margini di manovra del Governo che e' comunque intenzionato a rendere "permanente" il bonus da 80 euro con la prossima legge di stabilita' e a proseguire "nella riduzione dell'Irap".

L'indicazione e' stata fornita dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto alla Camera per un informativa sulle raccomandazioni della Ue. L'inquilino di via XX settembre ha anche definito la crescita "ancora debole e incerta" e si e' limitato a un laconico "no comment" sulla possibilita' di una manovra estiva per correggere alcuni squilibri nei conti. Padoan ha comunque rivendicato con forza l'efficacia delle azioni messe in campo dal Governo in questi mesi. Anche sul fronte delle riforme istituzionali. Il loro "impatto economico", ha rilevato, "e' estremamente rilevante e purtroppo spesso sottovalutato". E' un dato di fatto pero' che la ripresa stenta ad arrivare e questo rende piu' difficile trovare in bilancio i soldi per sostenere l'economia.

"I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati", ha sottolineato il ministro, "indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo", ha aggiunto, "si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme". L'Italia pero', Padoan ne e' convinto, ha fatto non pochi progressi che "saranno dettagliatamente indicati" nell'aggiornamento del Def a settembre. Sin d'ora pero', ha osservato il ministro, e' possibile dire che "lo scenario e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei". Nonostante la crescita che si fa desiderare.

E pero', ha affermato ancora Padoan, "non ci sono scorciatoie" ed "e' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine" perche' "la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso". A promuovere le parole di Padoan sul cuneo fiscale e' il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo cui rendere strutturale il taglio sarebbe "una boccata d'ossigeno e benzina nel motore delle imprese". A definirsi "fortemente deluso" e' al contrario il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che definisce la relazione di Padoan "esoterica, omissiva, elusiva, e anche sbagliata".

Zedde

- Milano, 17 lug. - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, torna ad invocare con veemenza le riforme di cui l'Italia ha bisogno. "Insistiamo con forza che il tempo per riforme concrete, profonde, incisive, a 360 gradi, e' ormai agli sgoccioli, se vogliamo mantenere il nostro ruolo tra i Paesi leader della economica mondiale", ha detto nel corso del suo intervento alla presentazione dell'accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria. "Certo, anche noi dobbiamo svolgere - ha proseguito Squinzi - una riflessione profonda sulla conformazione del nostro tessuto economico e su come ricercare le forme piu' adeguate per posizionarci al meglio nell'evoluzione di mercati sempre piu' globalizzati". Il presidente di Confindustria giudica positivamente le ultime iniziative adottate dalla Banca centrale europea: "Nel merito - ha detto Squinzi - pensiamo determinanti le recenti misure varate dalla Bce: oltre l'ulteriore taglio dei tassi ufficiali, riteniamo di particolare rilievo la nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine delle banche mirata alla concessione di prestiti alle imprese, che si avviera' a settembre e si svolgera' nell'arco di due anni". Secondo Squinzi, "L'obiettivo e' di giungere ad un rapporto banca-imprese trasparente, efficiente ed equilibrato, al quale non venga a mancare il credito proprio a quelle imprese sane, che sono in grado di affrontare i mercati e di crescere, trainando anche la ripresa del Paese": "Nel prossimo futuro - ha aggiunto Squinzi - sara' necessario un forte impegno da parte del sistema bancario per approfondire la conoscenza delle imprese e tenere conto delle reali prospettive di sviluppo delle singole aziende, a prescindere dal settore di appartenenza e dagli indicatori medi e dal livello di innovazione che lo caratterizzano". .
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati

Accedi