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- Roma, 29 mag. - Infuriati. Cosi' sarebbero, secondo quanto si apprende, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio con lo staff della comunicazione della Camera che ha fatto un'analisi del voto, messa nero su bianco e illustrata ieri sera ai deputati riuniti in assemblea. A far "trasalire" il leader M5S e il cofondatore, e' stata - secondo quanto viene riferito - un'analisi che fa fare "una figuraccia al Movimento" parlando di parlamentari che sembrano "saccenti, non umili e poco affidabili" e "non adatti al governo". Oltre a tirare in ballo l'"uomo forte" che gli italiani cercherebbero ancora oggi in Renzi cosi' come, in passato, in Berlusconi. E Mussolini. Ma l'irritazione di Casaleggio nascerebbe anche dal fatto che il documento chiede di puntare di piu' sulla televisione per poter arrivare all'agognato 51%. Un'indicazione che va in netto contrasto con quanto suggerito invece, all'indomani dell'esito elettorale, proprio da Casaleggio che aveva sollecitato ad essere meno presenti in tv. Tra l'altro, sempre secondo quanto si apprende, sempre Casaleggio non avrebbe voluto un 'quartier generale' a Roma, in un albergo dell'Eur, dove, con tanto di sala stampa, i 5 stelle avrebbero aspettato i risultati. Che pero' sono stati al di sotto delle aspettative. "Troppa attenzione mediatica" era stato sottolineato. Ad alimentare il caos in casa 5 stelle, c'e' anche il fatto che l'analisi del voto sia stata elaborata solo dallo staff comunicazione della Camera. Documento, tra l'altro pubblicato, su qualche quotidiano e oggi a disposizione delle agenzie di stampa, ma che ai deputati non e' stato consegnato. Questa analisi, quindi, e' stata elaborata soltanto dall'ufficio comunicazione M5S dei gruppi di Montecitorio e del Senato - dove i senatori 5 stelle hanno iniziato la loro riunione per un'analisi del voto - ed anche in questo comparto si registra una certa "irritazione". Rocco Casalino, che e' il coordinatore della comunicazione sia di Camera sia del Senato, di fatto sembra sia stato 'bypassato' e in queste ore, secondo quanto si apprende, starebbe cercando un chiarimento con i colleghi della Camera. A complicare il quadro, c'e' anche un'altra analisi, fatta dalla 'tv coach' Silvia Virgulti che ieri sera, in assemblea dei deputati, ha puntato il dito contro quella che ha definito "comunicazione negativa di Grillo" e sul fatto che "Casaleggio, vestito di scuro e con quel cappellino, ha mandato un "messaggio inquietante e non rassicurante". Mentre, cosi' racconta oggi qualche deputato 5 stelle, i parlamentari sarebbero stati "promossi" perche', avrebbe detto la Virgulti, "se non fossero andati in giro per le piazze, il Movimento 5 stelle avrebbe preso un risultato ancora peggiore". Un deputato critico ammonisce: "Basta con 'sta presunzione dei superpoteri, che noi siamo i rappresentanti dei cittadini e loro no.. Non e' cosi' di fatto. Bisogna rispettare il voto dell'elettorato". Ai deputati e' stato spiegato che la comunicazione puo' avvenire "per giudizi o per contenuti" e che M5S finora ha comunicato per giudizi: l'obiettivo, viene spiegato, e' di comunicare da ora in poi per contenuti per convincere gli elettori a votare M5S. Un pomeriggio 'caldo', quindi con deputati e senatori alle prese con le rispettive assemblee di gruppo, in vista di quella assemblea congiunta della prossima settimana. Il clima e' abbastanza avvelenato, anche se oggi molti dicono che non dovrebbero esserci strappi, non foss'altro perche' non sono previste votazioni ma solo l'avvio del dibattito. Al Senato, Paola Taverna fa la sua analisi: "Mi pare evidente - spiega - l'informazione e' stata tutta pro-Renzi. E gli italiani non sono pronti... perche' noi siamo oltre". Ma che cosa ha sbagliato il Movimento 5 stelle in campagna elettorale? "Forse abbiamo avuto toni eccessivi", ammette la stessa 'pasionaria' Taverna.

La proposta di legge sugli esodati, a firma del presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano (Pd), inizierà l’esame in aula alla Camera da lunedì 23 giugno. E' quanto ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo della Camera.

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La proposta di legge unificata contiene la cd. sesta salvaguardia, un insieme di norme volte a tutelare quei lavoratori che attualmente non hanno potuto mantenere il beneficio delle vecchie regole pensionistiche, quelle vigenti sino al 31 dicembre 2011.

Si ricorda che la proposta tutela, in sostanza, i lavoratori che fruiscono della mobilità sulla base di accordi sindacali stipulati entro il 2011 che maturino i requisiti per la pensione entro 2 anni dal termine dell'indennità di mobilità; gli autorizzati ai volontari che abbiano presentato domanda entro il 31 gennaio 2012 che maturino la decorrenza del trattamento entro il 2018; i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro (unilateralmente o con accordi) che maturano il requisito per la pensione (non piu' la decorrenza) entro il 6 dicembre 2014.

Modifiche importanti interessano anche i lavoratori precoci in favore dei quali viene resa valida la contribuzione accreditata a qualsiasi titolo al fine di escludere le penalizzazioni sino al 31.12.2017 previste dall'articolo 24, comma 10 del Dl 201/2011. Altri benefici interessano gli autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007 ed il personale ferroviario viaggiante, di macchina e di manovra.

- Roma, 29 mag. - "Abbiamo ricevuto un consenso che ci impone di cambiare il nostro Paese e l'Europa in maniera decisa". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi alla direzione del Pd. "L'Europa cambia perche' l'alternativa e' l'Europa che non si salva". - "Il Pd si e' posto come non il garante di conservazione ma come il testimone di speranza. La partita si e' giocata tra rabbia e speranza e ha vinto la speranza, per questo non possiamo indietreggiare su questa vocazione", ha aggiunto Renzi, secondo il quale "il Pd e' chiamato ad essere il partito della nazione e della speranza". "Prima delle dissertazioni sui nomi e' importante capire se le idee che il Pse ha espresso sono ancora valide oppure no. Questo e' il punto di partenza: c'e' o non c'e' la consapevolezza che di fronte ai populismo c'e' da investire sui valori di cittadinanza e sui valori sociali". "Abbiamo il dovere di dire - ha sottolineato il premier - che la risposta che l'Europa ha dato alla crisi non e' stata sufficiente alle attese dei cittadini europei". Poi una stoccata a Grillo: "In streaming si fanno i dibattiti, a trovare i populisti inglesi ci si va di nascosto", ha detto commentando l'atteggiamento del Movimento 5 stelle. "Mi ha colpito - ha aggiunto - perche' c'e' una filosofia dietro che avevo sottovalutato. In campagna elettorale ci chiedevamo 'chissa' con chi staranno?', loro lo sapevano gia'". "Il punto piu' basso della campagna elettorale e' stato toccato quando un cantante sul palco di San Giovanni ha detto di odiare Napolitano piu' come uomo che come politico". Quanto al Pd sono "allucinanti le polemiche sulla foto di gruppo, non c'e' stato alcun salto sul carro del vincitore". .
- Roma, 29 mag. - "Non solo condividiamo in pieno l'analisi del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulla situazione dell'economia italiana e le proposte formulate questa mattina per superare la crisi in cui versa il Paese, ma lo ringraziamo, anche, per aver ribadito ancora una volta quelli che sono i cardini della nostra azione politica e che in passato hanno caratterizzato la nostra azione di governo", afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. "Dal 'ridimensionamento della spesa corrente, tagliando gli incentivi improduttivi, riducendo il perimetro pubblico e avviando una radicale messa in efficienza della Pubblica Amministrazione, riportando la pressione fiscale e contributiva a livelli accettabili 'alla necessita' di 'una regolazione semplice, chiara e stabile, un'amministrazione al servizio delle imprese e non contro queste; una giustizia rapida ed efficiente; un'istruzione che sappia attrezzare i giovani alle nuove sfide; una ricerca mirata; il decentramento della contrattazione collettiva e la decontribuzione e detassazione dei salari di produttivita'': tutti strumenti di una politica industriale buona ed efficiente", dice ancora. "Cosi' come, al pari di Confindustria, siamo preoccupati per la ristrettezza del credito che affligge le nostre imprese, e che Forza Italia collega all'esigenza di attribuire alla Bce il ruolo di prestatore di ultima istanza. E non possiamo accettare - riprende Brunetta - come ha ricordato tanto il presidente Squinzi nella sua relazione, quanto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che in Italia ' chi fa impresa sia trattato come un nemico della legge o un soggetto che tenta di aggirarla'". "Infine, solenne il passaggio del presidente Squinzi sull'importanza delle esportazioni per il nostro Paese e, soprattutto, del Made in Italy, con riferimento al quale ha parlato di ' gusto, qualita', raffinatezza, personalita'' dei nostri prodotti: innegabile. Siamo, nei fatti e con la nostra storia, sulla stessa lunghezza d'onda di Confindustria. Presidente Squinzi - conclude - lavoreremo insieme. Le tue proposte per riportare l'Italia sul sentiero della crescita sono le nostre, le nostre proposte sono le tue". .

- Roma, 29 mag. - Via libera bipartisan della Camera alle nuove norme che mirano ad introdurre in Italia il divorzio breve. I primi a rivendicare la vittoria sono i due relatori, l'azzurro Luca D'Alessandro e la Democratica Alessandra Moretti, che hanno illustrato la materia oggi in una conferenza stampa, invitando i colleghi senatori ad approvare a loro volta il provvedimento in tempi brevi: "Siamo in contatto con i colleghi di palazzo Madama - ha spiegato i due relatori - auspichiamo che il testo non venga stravolto e che non si dia il via al solito rimpallo tra le Camere".

La norma che introduce il divorzio berve, spiegano D'Alessandro e Moretti, "e' molto equilibrata", anche perche' "interviene solo sui tempi e in maniera chirurgica", mentre non va ad incidere, ad esempio, sull'aspetto che riguarda la tutela dei figli: "I minori sono assolutamente garantiti dalle norme preesistenti che non vengono in alcun modo modificate", assicurano i due esponenti di Forza Italia e Pd. In questo modo il legislatore mira ad evitare i conflitti che colpiscono in particolare i figli, aiutando chi vuole creare una nuova famiglia.

Il provvedimento sul 'divorzio breve' approvato dalla Camera "e' un testo equilibrato e realistico, che senza stravolgere le norme rendera' piu' snello il percorso giudiziale riducendo il contenzioso. Abbreviare i tempi facilita la soluzione dei conflitti tra coniugi, anche a vantaggio della serenita' dei figli". Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, esprime soddisfazione per il voto in aula: "Dopo tanti tentativi andati a vuoto nelle scorse legislature, stavolta siamo vicini al traguardo.

E' una legge doverosa in linea con i tempi e con gli altri paesi, e' un passo avanti di civilta' giuridica e sociale. Auspico che il passaggio al Senato possa avere tempi rapidi". Il 'divorzio breve', a giudizio di Ferranti, "non sminuisce affatto il valore del matrimonio ne' obbliga a tempi accelerati, perche' anche con la nuova legge - osserva - saranno pur sempre gli ex coniugi a decidere quando chiedere il divorzio dopo la separazione. Quanto ai figli, il nostro ordinamento li tutela ampiamente a prescindere dal contesto familiare". .

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