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- Roma, 17 mag. - Appello al voto della presidente della Camera, Laura Boldrini, in vista delle elezioni Europee del 25 maggio. "Tra pochi giorni - ricorda nel video settimanale nel quale lancia l'hashtag #votodirittodovere - ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Come presidente della Camera chiaramente sono fuori dalla contesa elettorale. Ma - proprio in virtu' del mio ruolo istituzionale - voglio rivolgere un appello: votate, votate per chi volete ma votate". "Votare e' un dovere civico, ci ricorda la Costituzione - aggiunge nel filmato - ma e', piu' ancora, un diritto e un'opportunita'. Lo dico in particolare ai giovani. L'Europa non e' qualcosa di fisso, di immutabile. Le sue scelte possono cambiare. Dipende da quello che ciascuno di noi scegliera' di fare il 25 maggio". "Vorrei - aggiunge ancora Boldrini - che considerassimo con attenzione un elemento che sta emergendo poco in questa campagna elettorale. Il Parlamento europeo ha sempre piu' peso nella vita dei cittadini dei 28 paesi. Ha poteri rilevanti su materie fondamentali: bilancio, ambiente, agricoltura, giustizia, tutela dei consumatori. Anche le leggi che vota il Parlamento italiano sempre piu' spesso derivano da norme europee". Ecco perche', secondo la presidente, "la possibilita' di contare, di farsi sentire e di dire la propria merita di essere sfruttato". .
- Rapallo (Genova), 17 mag. - "Il governo non da' potere a Cantone per i controlli sull'Expo 2015. Lui ha solo potere di chiedere informazioni. Non serve a nulla. Ho chiesto a Matteo Renzi di dargli il potere, ma il Governo si e' disinteressato della cosa". Lo ha detto Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, che stamani ha incontrato il candidato a sindaco di Rapallo, volto nuovo della Lega Nord. "Confido che le operazioni per l'Expo procedano celermente - ha aggiunto Maroni - perche' ogni giorno che passa e' un giorno in meno a disposizione. L'impegno da parte delle istituzioni lombarde e' massimo, manca quello del Governo". .
Dopo le dichiarazioni di Fassino, presidente dell'Anci, il governo decide di non intervenire sulla questione del pagamento della Tasi a Giugno ma avverte: i comuni approvino le delibere entro il 23 Maggio.

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Salta per il momento l'idea di spostare l'acconto Tasi 2014 sulle seconde case a Settembre o Dicembre nei Comuni "ritardatari" cioè che non hanno approvato le aliquote e le detrazioni entro il 23 maggio.

A pesare in questi giorni sono state le dichiarazioni di Piero Fassino presidente dell'Anci che avvertito che uno spostamento del pagamento del tributo avrebbe delle conseguenze gravi sui bilanci degli enti locali: "non ci si pone il problema della liquidità dei Comuni. La Tasi e l'Imu sono le principali fonti di finanziamento per i servizi che vengono erogati dai comuni, di conseguenza un eventuale slittamento del pagamento dal 16 giugno a settembre o dicembre, secondo l'ipotesi che sono state fatte dal ministero dell'Economia, creerebbe un buco di liquidità drammatico con l'impossibilità per i primi cittadini di continuare ad erogare i servizi" ha detto Fassino.

Attualmente quindi il governo non sembra voler intervenire sulla vicenda pur consigliando ai comuni espressamente ad emanare in tempo utile la delibera di approvazione delle aliquote della Tasi. Le delibere per trovare efficacia al 16 Giugno devono essere inviate entro il 23 maggio al MEF per essere quindi pubblicate sul sito istituzionale del Ministero dell'Economia entro il 31 maggio. Le preoccupazioni salgono in quanto solo il 12 per cento dei comuni italiani ha attualmente provveduto ad approvare le aliquote dell'imposta comunale e l'appuntamento elettorale del 25 Maggio rischia ulteriormente di rallentare le decisioni dei primi cittadini.

Si ricorda che se manca la delibera del comune, la legge dice che si versa il 50% dell’aliquota base, pari all’1 per mille sugli immobili diversi dalle prime case. Per le prime case invece, in assenza della delibera del comune, il pagamento slitta a Dicembre. 

- Cesena, 17 mag. - Sveglia alle 6.30 e poi in palestra alla Technogym, alle 7. E' iniziata presto la giornata del presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Cesena. Nel capoluogo emiliano, ieri sera, Renzi ha tenuto un comizio elettorale. Questa mattina visitera' le realta' produttive locali tra cui la Techongym, azienda specializzata in attrezzature per palestre. Renzi ha voluto testare i prodotti e si e' presentato ai cancelli dell'azienda qualche minuto prima delle 7, tra l'incredulita' degli addetti. Il presidente del Consiglio ha effettuato una seduta di circa mezz'ora e poi si e' andato a cambiare per affrontare la giornata ricca di impegni in Emilia Romagna. .
Il Ministro al Messaggero: Pensiamo ad una pensione anticipata per i disoccupati over 60, una norma ponte per erogare la pensione sino ad un anno e mezzo prima per chi si trova in difficoltà. 

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Nell'intervista che il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha rilasciato l'altro giorno al quotidiano Il Messaggero, il titolare del Dicastero rilancia l'idea di realizzare un ponte che consenta ai disoccupati over 60 di arrivare all'assegno pensionistico anche un anno, un anno e mezzo prima dell'attuale età pensionabile. Non dunque un prestito, l'Apa, ipotesi a cui alcuni tecnici del ministero stanno comunque lavorando sulla base del lavoro svolto dal predecessore Giovannini e che non trova d'accordo i sindacati.

Si tratta quindi di concedere una maggiore flessibilità, i cui oneri saranno probabilmente a carico dello Stato e delle imprese con la possibilità di far rientrare nella soluzione anche gli esodati.  Il ministro ha detto che : "c'è in campo una norma che prevede aiuti alle imprese che assumono over 50, sottoforma di riduzione degli oneri. E' una norma che abbiamo già trovato e stiamo verificando se è possibile aumentare le risorse e fare qualcosa per migliorare le procedure" ha detto Poletti. Poi c'e la situazione, ancora più specifica, di chi di anni ne ha intorno ai 64, si e ritrovato senza lavoro, ma gli manca ancora un anno, un anno e mezzo, alla pensione. Per queste persone stiamo pensando a un ponte che li possa portare più velocemente all'assegno pensionistico" ha concluso Poletti. Quanto alle date il ministro non si sbilancia: "per conoscere le caratteristiche del ponte bisogna attendere la fine del progetto. Ci stiamo lavorando e non è ancora il momento delle date".


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