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Electrolux, c'è l'intesa: nessun licenziamento e decurtazione dei salari
Tra oggi e domani gli ultimi round con le istituzioni e Palazzo Chigi. Poi partono i referendum tra i lavoratori per chiudere entro il 22 maggio. Tra i punti centrali nessun licenziamento e mantenimento dei salari
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E' stata finalmente raggiunta l'intesa fra sindacati e azienda sulla vertenza Electrolux. E' quanto ha comunicato Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici. "Dopo una notte di trattativa, siamo finalmente riusciti a raggiungere con Electrolux un'intesa difensiva, ma di grande importanza per la salvaguardia sia dell'occupazione, sia del salario. Oggi pomeriggio ci incontreremo al Ministero dello Sviluppo economico e domani alla presidenza del Consiglio", aggiunge Ficco.
Anche il responsabile della Fiom, Michela Spera si mostra soddisfatto: "Sono pronti dopo un incontro durato tutta la notte i testi dell'intesa tra Electrolux e sindacato, il confronto riprende oggi al tavolo ministeriale con la partecipazione delle Regioni interessate, per formalizzare le misure decise dal Governo e dalle Regioni stesse a sostegno delle produzioni di Electrolux in Italia; il confronto conclusivo si terrà domani, alle ore 15, a Palazzo Chigi". Proseguono ancora i due sindacalisti: "Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori". Le assemblee per illustrare i contenuti dell'ipotesi di accordo cominceranno venerdì 16 maggio a Forlì. A seguire ci saranno le assemblee a Porcia, il 19 maggio, a Susegana, il 20, e in conclusione, il 21 maggio, nello stabilimento di Solaro. In tutti gli stabilimenti del gruppo l'intesa sarà sottoposta a referendum che si concluderà entro il 22 maggio.
"I contenuti principali dell'intesa che poi sarà sottoposta al vaglio dei lavoratori", spiega ancora Ficco, "sono i seguenti: nessuna chiusura di stabilimento, in virtù di un piano industriale per tutti i quattro stabilimenti italiani con 150 milioni di euro di investimenti nel periodo 2014-2017; nessun licenziamento, grazie al ricorso ai contratti di solidarietà nelle fabbriche, alla cassa integrazione straordinaria in alcune aree impiegatizie ed alle uscite incentivate volontarie o finalizzate alla pensione; mantenimento integrale del salario, nonchè delle pause per effetti stancanti e per necessità fisiologiche, con la riduzione della sola pausa aggiuntiva di Porcia che passa da 10 a 5 minuti; per Porcia impegno dell'azienda al riassorbimento di 150 esuberi, attraverso iniziative interne e intervento di un imprenditore intenzionato a insediarsi nelle aree dismesse del sito; previsione di alcuni incrementi di gettito produttivo, ma con l'impegno aziendale a non peggiorare gli indici di salute e sicurezza sul lavoro e a verificare in fabbrica la fattibilità degli interventi; taglio del 60% dei permessi sindacali dal 1/1/2015, ma mantenimento delle ore di assemblea sindacale".
Piano garanzia giovani, quasi 30 mila richieste in pochi giorni
E' boom per il Fondo Governativo che punta all'inserimento di under 30 che non studiano né lavorano. Quasi 30mila richieste nei primi otto giorni di lancio del programma.
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Decolla il piano garanzia giovani. Dall'1 all'8 maggio si sono iscritti complessivamente 29.936 persone, nella maggior parte dei casi (21.189) attraverso il Portale Nazionale dedicato www.garanziagiovani.gov.it, in altri casi attraverso i portali regionali. Trend in costante crescita, nonostante l'assenza di consistente campagna pubblicitaria. Quanto alla provenienza geografica, la maggior parte dei giovani iscritti è nel sud in particolare in Campania, regione in cui il problema dei Neet è più evidente con 6.656 unità pari al 22% del totale. Seguono la Sicilia che ha espresso il 17% delle adesioni (4.981 unità) e, la Toscana con l'11% degli iscritti complessivi (3.358 unità). La regione con il minor numero di residenti, che hanno aderito al programma è invece la Valle d'Aosta.
Per quanto riguarda il genere, si registra una prevalenza degli uomini che hanno espresso il 54% delle adesioni (16.196). Sul versante delle fasce d'età il 51% delle adesioni, ossia 15.371 (7.616 uomini e 7.755 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 25 e 29 anni, mentre sono state 13.840 (pari al 46%) le iscrizioni che hanno riguardato soggetti dai 19 ai 24 anni (8.103 uomini e 5.737 donne) e 725, pari al 2%, quelle dei giovani dai 15 ai 18 anni (477 uomini e 248 donne). Interessante anche il dato che illustra le regioni scelte dal giovane per ricevere il portafoglio di servizi del programma: prevale la Campania con il 18% delle adesioni, seguita ancora una volta da Sicilia con il 12% del totale e dalla Toscana a quota 11 per cento. Queste tre regioni insieme assorbono insomma qualcosa come il 41% delle adesioni.
Ad oggi sono 13 le convenzioni firmate con le Regioni: Calabria - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia -Lazio - Liguria - Marche - Piemonte - Provincia Autonoma di Trento - Sardegna -Toscana - Umbria - Valle d'Aosta - Veneto. Prosegue nel frattempo, l'impegno del Ministero per la promozione di specifici protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese. Dopo quelli con Finmeccanica (28 marzo) e con Cia e Agia (22 aprile), sono stati siglati i protocolli con le organizzazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia: Casartigiani - Cna - Confartigianato - Confcommercio - Confesercenti.
La residenza del giovane non è affatto preclusiva per la scelta della regione dalla quale ricevere il portafoglio di servizi; infatti, il 27% degli iscritti (10.811 unità) ha scelto una regione diversa da quella di residenza. La regione con la differenza maggiore tra residenti che hanno aderito e coloro che hanno scelto una destinazione diversa è proprio la Sicilia con 2.395 giovani con la "valigia pronta" (in pratica il 33% degli aderenti residenti sull'isola).
Pensioni, al via la campagna Red dell'Inps per le verifiche reddituali
E' partita la cosiddetta "Campagna red", con la quale l'Inps chiede ai pensionati di comunicare se oltre alla pensione hanno avuto nel 2013 altri redditi (personali e familiari), che - a seconda della loro misura - potrebbero modificare l'importo della pensione o farla perdere del tutto. La richiesta non riguarda tutti i pensionati, ma è rivolta solo a quelli che hanno la pensione il cui importo dipende, in tutto o in parte, dal proprio reddito personale o coniugale. Si tratta, ad esempio, di persone che hanno la pensione integrata al minimo, vedove che hanno la pensione ai superstiti che deve essere ridotta in presenza di particolari redditi.
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Interessati anche i pensionati che riscuotono l'assegno per il nucleo familiare e la cosiddetta quattordicesima; ma anche i titolari di pensioni e assegni sociali e le persone che hanno le prestazioni di invalidità civile. La comunicazione deve essere presentata all'Inps entro il 30 giugno soltanto attraverso il mezzo telematico. Ci sono due possibilità: contattare direttamente l'Inps, oppure rivolgersi a intermediari esterni. Nel primo caso è sufficiente collegarsi direttamente all'Inps seguendo il percorso indicato dalla procedura. Occorre denunciare il proprio codice fiscale e il codice segreto Pin per poter essere riconosciuto dall'Inps e abilitato a fare l'operazione. Nell'altro caso si può chiedere l'aiuto gratuito dei Caf o dei professionisti abilitati come i consulenti del lavoro.
È necessario portare la lettera di invito dall'Inps nella quale è inserita una stringa, riportata con codici a barre, che contiene tutte le informazioni personalizzate di ogni interessato. Non rispondere significa avviare il blocco della pensione e poi la richiesta di restituzione delle somme indebite.
Ucraina: Lavrov, paese e' sull'orlo di una guerra civile
Pensioni, si apre oggi la giornata della previdenza
Ritorna anche in questa edizione l'iniziativa 'Busta arancione', grazie alla quale ognuno può ottenere una proiezione effettiva di quella che sarà la propria pensione, ricevendo consigli su eventuali strumenti di previdenza complementare.
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E' iniziata oggi la manifestazione dedicata alla "Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro", che si terrà a Milano fino al 16 maggio. I temi chiave saranno pensioni e welfare, giovani e lavoro, innovazione sociale e sanità nella sede della Borsa italiana di palazzo Mezzanotte e piazza degli Affari a Milano.
Presenti all'apertura Luigi Angeletti, segretario generale Uil, Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Roberto Maroni, presidente Regione Lombardia. La kermesse contempla una serie di appuntamenti rivolti a tutti, gratuiti, capaci di rispondere alle esigenze di lavoratori dipendenti e autonomi, liberi professionisti alle prese con imprenditorialità e nuove sfide, ragazzi che si affacciano sul mondo del lavoro per la prima volta.
Con oltre 80 stand, una sessantina di convegni, postazioni interattive per fare il proprio check-up previdenziale, consulenze per chi è pronto ad avviare un'attività e veloci speed-date previdenziali per porre domande specifiche a esperti di settore, la quarta edizione della Gnp dimostra come la manifestazione sia ormai un appuntamento non solo per gli addetti del settore, ma per un largo pubblico, anche molto giovane.
In primo piano il tema del lavoro, con la manifestazione parallela #servelavoro. Per tutte e tre le giornate è allestita appositamente una struttura nella quale ricevere informazioni utili su colloqui, curricula, lavoro on line, bandi e possibilità di crescita professionale. Per promuovere e testare sul campo l'idea del lavoro in uno spazio condiviso c'è un'area di temporary coworking, e non manca una vera e propria 'isola dei professionisti', con esperti di settore pronti a fornire consulenze gratuite e a
rispondere alle domande più varie, da come si apre un'azienda alle peculiarità della partita iva, ai contratti di lavoro.
Ritorna anche in questa edizione l'iniziativa 'Busta arancione', grazie alla quale ognuno può ottenere una proiezione effettiva di quella che sarà la propria pensione, ricevendo consigli su eventuali strumenti di previdenza complementare.
C'è poi il premio 'Gnp2014' che coinvolge ragazzi delle scuole superiori e universitari, un progetto nel quale gli studenti devono comunicare ai coetanei l’importanza di informarsi e conoscere i meccanismi che regolano la situazione previdenziale a partire già dalla prima occasione di lavoro, per assicurare loro un futuro migliore. I vincitori saranno premiati la mattina del 16 maggio, nel corso di un convegno tutto dedicato ai giovanissimi.
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Riforme: Berlusconi a Renzi, gli accordi con te sono inutili
- Roma, 14 mag. - "No. Renzi si faccia le riforme, e' inutile prendere accordi prima se poi non vengono mantenuti anzi vengono cambiati. Noi aspettiamo, da opposizione responsabile quale siamo, di vederle in Parlamento. Se le riteniamo buone diamo voto favorevole altrimenti non diamo il nostro voto". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Uno Mattina rispondendo a una domanda sulla possibilita' di continuare a fare le riforme istituzionali con Matteo Renzi.
Berlusconi: su gravissima notizia silenzio alte cariche
"Faccio presente che ieri il Capo dello Stato, i presidenti di Senato e Camera e il presidente del Consiglio non hanno ritenuto ieri di fare alcuna dichiarazione", dopo le rivelazioni dell'ex-ministro del Tesoro americano, Timothy Geithner. Berlusconi, che ha definito le rivelazioni di Geithner una "notizia gravissima", ha poi stigmatizzato "i comportamenti scandalosi di alcuni giornali, che non hanno nemmeno messo in prima pagina la notizia delle violazione delle regole democratiche e della sovranita' del nostro Paese". .
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Pensioni, tutte le promesse dei politici in vista delle elezioni
L'avvicinarsi dell'appuntamento elettorale del 25 maggio 2014 è foriero di tanti spot elettorali, lo si sa. Ma in questi ultimi giorni i politici si stanno dando un gran da fare a promettere novità e aumenti per la vastissima platea dei pensionati o pensionandi italiani. Un bacino molto grande che in questi ultimi anni è stato impoverito e vessato da provvedimenti ingiusti.
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Ad esempio l'ex premier Silvio Berlusconi promette che, se Forza Italia tornerà al Governo, concederà la pensione alla casalinghe. «Sono l'unico Presidente del Consiglio che ha credibilità in questo campo - ha affermato in un intervento a " La Telefonata" programma su Canale 5; l'ex Cavaliere attualmente affidato in prova ai Servizi Sociali in un Centro di Assistenza ai malati di Alzheimer nell'hinterland milanese dice: " Se torneremo al Governo alzeremo le pensioni minime a 800 euro anche se siamo abbastanza sicuri di poter arrivare a 1000 euro. Per quanto riguarda le casalinghe che sono sette milioni e mezzo e fanno un lavoro faticoso daremo la pensione minima di 800 euro più 200 preso dal fondo delle casalinghe per poter arrivare a 1000 euro" .
E poi c'è Renzi che si affretta a precisare che dal 2015 il bonus irpef arriverà anche ai pensionati: "dal prossimo anno arriviamo ai pensionati, non mi piace fare le promesse, ma ai nonni bisognerebbe dedicare un santo: San Nonno». «Per i pensionati faremo la stessa operazione degli ottanta euro, ma la faremo dal prossimo anno. Prima non ce la facciamo», ha spiegato il Premier, inoltre «per pensionati e dipendenti dal prossimo anno non ci sarà più bisogno di fare la dichiarazione redditi», annuncia il Premier. A casa arriverà «la dichiarazione già precompilata», e in questo modo «lo Stato smette di essere vessatore e diventa amico», ha detto il Premier.
Damiano, punto di riferimento di un'area piu' di sinistra del Pd, chiede una complessiva revisione della riforma Fornero con l'introduzione dei pensionamenti flessibili, la soluzione del nodo relativo agli insegnanti (i cd. quota 96) e una soluzione strutturale sugli esodati.
Ancora piu' duro il Movimento 5 Stelle che invece vuole una completa abrogazione della Riforma del 2011 accompagnata da una staffetta generazionale che faciliti l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani. Nel Blog di Beppe Grillo l'attacco contro la Riforma è duro: "la famigerata Legge Fornero ha di fatto violato illegalmente patti sottoscritti fra centinaia di migliaia di lavoratori e le loro aziende a legislazione vigente, in modo retroattivo: cosa mai verificatasi fino ad ora in nessun ordinamento democratico, italiano ed europeo".
"La Riforma Fornero è l' unica in Europa che, con la sua retroattività, ha gettato nella più profonda disperazione tutti quei lavoratori che avevano già sottoscritto gli accordi e che, di fatto, avevano già perso il lavoro. I cittadini alla Camera e Senato del Movimento 5 Stelle non ci stanno".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Lega Nord il cui segretario, Matteo Salvini, ha ricordato che il movimento ha lanciato da tempo una raccolta firme per un referendum abrogativo della legge 214/2011 e che i cittadini possono recarsi nei comuni per firmare. Per la Lega è necessario reintrodurre la pensione di anzianità anche se con alcuni correttivi per consentire l'equilibrio a lungo termine del sistema previdenziale.