Eleonora Capizzi

Eleonora Capizzi

Eleonora Capizzi, dottoressa in giurisprudenza con un Master in management della comunicazione istituzionale, specializzata in materia giuslavorista.

Per PensioniOggi.it scrive di diritto del lavoro e previdenza.

In un messaggio dell’INPS tutte le ricadute di carattere contributivo a fronte della riforma degli ammortizzatori sociali della Legge di Bilancio 2022: dall’estensione delle tutele con conseguente obbligo contirbutivo anche agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio, alla copertura CIGS per i datori di lavoro che beneficiano dei FIS, e così via. Ecco il quadro delle novità.
La disciplina del Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura è stata modificata dal DL n. 113/2018 con riguardo alla sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Alla luce delle novità l’INPS integra e adegua le precedenti istruzioni operative, specie in ordine al regime sanzionatorio, agli adempimenti amministrativi e agli effetti sul rilascio dei DURC Online.
Nella riforma messa in campo dalla Legge di Bilancio 2022: dal 1° gennaio 2025, per i datori di lavoro che non abbiano fruito della CIG per almeno 24 mesi successivi dopo l’ultimo periodo di fruizione del trattamento, la misura del contributo diminuisce in base ad aliquote differenziate a seconda dei periodi di trattamento concesso. Previsto anche uno sconto sul contributo ordinario per CIGS e FIS, ma solo per il 2022.
Le precisazioni dell’INPS sulla platea dei soggetti destinatari delle tutele arrivano dopo che il Ministero del Lavoro ha segnalato la necessità di escludere dall’alveo le farmacie. Federfarma, l’organizzazione datoriale maggiormente rappresentativa per il settore, infatti, non risulta tra le firmatarie dell’Accordo costitutivo del Fondo.
La Legge di Bilancio 2022 rafforza il sistema di controlli incrociati ad opera dell’INPS e dei comuni di residenza: previste verifiche preventive sui requisiti anagrafici e la sospensione del Reddito di cittadinanza per le posizioni incerte. Novità anche per chi detiene beni all’estero.
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