
Redazione
Inps, Cioffi alla Direzione Generale
Sabato, 21 Febbraio 2015L'istituto previdenziale avrà un presidente ed un direttore generale entrambi provenienti dall'esterno. La scelta di Cioffi è stata concordata con il Neopresidente Tito Boeri.
Kamsin Il governo completa l'assetto di vertice dell'Inps. Su proposta del neopresidente Tito Boeri, il ministro del Lavoro Poletti ha indicato per la direzione generale Massimo Cioffi, già direttore del personale dell'Enel, uscito dopo l'arrivo di Francesco Starace alla guida del colosso elettrico. Affinché il nuovo dg diventi operativo occorrerà attendere il decreto ministeriale a firma del responsabile del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha già confermato all'Inail dg uscente, Giuseppe Lucibello.
I tempi dovrebbero essere rapidi anche per consentire all'Inps di tornare nel pieno dell'operatività dopo l'uscita dal commissariamento breve di Tiziano Treu e in attesa della definizione della nuova governance. Un modello duale con Cda leggero e Civ ridotto che dovrebbe essere accompagnato da un vasto processo riorganizzativo. Anche per questo motivo la scelta sarebbe ricaduta su Cioffi, bocconiano come Boeri. La nomina sarà formalizzata la prossima settimana: è così destinata a durare pochi giorni la reggenza di Antonello Crudo, scelto come dg facente funzioni dopo la scadenza del mandato di Mauro Nori e della relativa proroga di 45 giorni.
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Pensioni, Grasso: stop vitalizi ai condannati entro il 2015
Sabato, 21 Febbraio 2015Botta e risposta tra il presidente del Senato, Piero Grasso, e la presidente della Camera, Laura Boldrini, sull'abolizione del vitalizio agli ex parlamentari condannati in via definitiva. Ne discutono entrambi i rami del Parlamento da circa otto mesi. Ma ancora non s'è fatto nulla. «Lo stop arriverà entro l'anno» assicura Grasso. Che, poi, attacca: «Abbiamo correttamente aspettato la Camera, ma la loro decisione non è arrivata. Decideremo ugualmente, anche senza il parere dei deputati». «La questione è stata da me posta già a giugno all'attenzione dell'Ufficio di Presidenza della Camera», ribatte Laura Boldrini. «Ho sollecitato la conclusione dell'istruttoria anche nella riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'8 ottobre — sottolinea la presidente di Montecitorio — sono fiduciosa che l'iter si concluderà quanto prima.
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Milleproroghe 2015, ok definitivo della Camera. Ecco le novità
Venerdì, 20 Febbraio 2015L’Aula di Montecitorio ha approvato il decreto Milleproroghe con 280 «sì» e 96 «no». Il provvedimento, che scade il 1° marzo, passa ora al Senato per il varo definitivo.
Kamsin Il decreto milleproroghe, ha ricevuto oggi pomeriggio il disco verde definitivo della Camera. Confermata dunque la doppia boccata d'ossigeno per le Partite Iva. L'aumento dei contributi previdenziali, che quest'anno sarebbe dovuto passare dal 27,7 al 30,7%, per poi salire fino al 33%, sarà congelato. Una misura fortemente chiesta dal ex-ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Non solo. Il governo ha anche dato il via libera ad un emendamento di Scelta Civica con il quale è stato riportato in vita il vecchio regime dei minimi, abolito poco più di un mese fa con la legge di stabilità e sostituito da una nuova tassazione forfettaria. Per tutto il 2015, dunque, i giovani professionisti, quelli cioè con meno di 35 anni di età, che dichiarano un reddito inferiore a 30 mila euro, potranno continuare a versare una tassa del 5 per cento sui loro guadagni.
La modifica, per la quale si è battuto soprattutto il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, convivrà con il nuovo sistema introdotto dalla manovra di fine anno. Sistema, quest'ultimo, che prevede una tassazione «flat» al 15 per cento per tutti i professionisti che dichiarano fino a 15 mila euro l'anno di reddito. Il via libera alle misure a favore delle Partite Iva è stato plaudito sia dal governo che dalle opposizioni.
Il governo ha dato via libera anche ad una mini proroga di 4 mesi al blocco degli sfratti. La norma approvata prevede che il giudice possa «disporre la sospensione dell'esecuzione» dello sfratto «fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione», per consentire il «passaggio da casa a casa».
Un altra modifica approvata rguarda poi la possibilità di accedere a un nuovo piano di rate per i debiti con Equitalia fino al 31 luglio di quest'anno per chi è decaduto dal beneficio entro fine 2014. La norma prevede anche che «non si possano avviare nuove azioni esecutive» nei confronti di chi presenta un nuovo piano di rateazione.
Nel provvedimento non sono invece passati gli emendamenti che chiedevano la proroga dell'opzione donna sino al 31 dicembre 2016 e le misure in favore dei Quota 96 della Scuola.
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Jobs Act, via libera del Cdm al decreto sull'articolo 18 e nuovi ammortizzatori
Venerdì, 20 Febbraio 2015Il Consiglio dei ministri ha approvato questa mattina il ddl concorrenza e i decreti attuativi del Jobs act. Stop all'articolo 18 ai nuovi assunti dal 1° marzo 2015.
Kamsin Il Cdm ha dato il via libera definitivo ai due decreti attuativi del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi e l’ok preliminare al decreto legislativo sul riordino delle tipologie contrattuali. Nel provvedimento che modifica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sono compresi anche i licenziamenti collettivi (non sono state quindi ascoltate le richieste delle Commissioni lavoro di Camera e Senato). I testi ufficiali dei provvedimenti non sono tuttavia ancora stati resi noti.
L'abolizione dei contratti a progetto e dell'associazione in partecipazione e la rimodulazione delle altre tipologie contrattuali dovrebbero andare in vigore dal 2016. Per quest'anno - si apprende - sarà ancora possibile stipulare queste tipologie contrattuali, mentre dopo il 2016 sarà possibile stipulare cocopro solo con accordi sindacali. Non sono stati varati gli attesi dlgs di attuazione della Delega fiscale, in assenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, impegnato oggi a Bruxelles per l'Eurogruppo sulla crisi greca.
Per quanto riguarda il disegno di legge sulla concorrenza il Premier ha ricordato che il provvedimento contiene liberalizzazioni su assicurazioni, telefonia, professionisti (in primis i notai) e le multe. "Più che liberalizzazioni io direi Italia Semplice, tutela dei consumatori, è il tentativo di attaccare alcune rendite di posizione ed una sforbiciata sia perché riduciamo il gap tra chi gode di rendite e chi no e tentiamo di eliminare qualcosa di troppo. Agli imprenditori abbiamo tolto ogni alibi, a chi dice che assumere non è conveniente. È la volta buona, ora o mai piu'. Dopo un anno di governo non avremmo pensato di essere a questo punto", ha detto il Premier al termine della conferenza stampa.
Novità in arrivo su assicurazioni, telefonini e multe. Le annuncia Matteo Renzi e spiega: "voi ricevete una multa e c'è la riserva per Poste. C'è solo da noi Ungheria e Portogallo. Lo eliminiamo. Andremo un po' meno dal notaio perché si semplifica il sistema. Andremo con più serenità dai nostri professionisti".
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Pensioni, Damiano: ho rinunciato ad una pensione di oltre 6mila euro
Giovedì, 19 Febbraio 2015Quando ero al governo mi dissero: sei ministro e parlamentare, se l’ultimo giorno ti dimetti da deputato, la tua pensione viene ricalcolata e hai diritto a percepire 10mila euro lordi mensili, ovvero 6mila euro netti. Io ho rinunciato e sono andato in pensione con 2.350 euro netti, che sono il frutto di una carriera di 40 anni”. Lo ha detto Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, intervenendo al forum “Il futuro delle libere professioni e il ruolo delle Casse di previdenza” promosso dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, guidata da Luigi Pagliuca.
“La politica, in generale, ignora i problemi legati alla previdenza – ha aggiunto Damiano -, purtroppo non c’e’ sufficiente competenza. C’e’ molta superficialita’ sui temi che riguardano le Casse dei professionisti, perche’ sotto la spinta di una situazione difficile, in cui occorre far quadrare i conti, si tende a mettere mano dove si pensa che ci siano piu’ risorse, ma senza discernere”.
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