Redazione

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- Roma, 30 lug. - Il presidente Grasso ha sospeso i lavori dell'Aula e ha convocato la Giunta per il regolamento del Senato. All'ordine del giorno della riunione l'applicazione della cosiddetta norma 'canguro' sugli emendamenti al ddl Riforme. L'Aula, convocata fino alle ore 24, riprendera' i lavori alle 15:00 con l'esame dell'emendamento 1.1453 all'articolo 1 del testo approvato dalla Commissione.

Intanto il leader di Sel, Nichi Vendola, avverte: "La rottura che il Pd ha unilateralmente praticato attraverso il sottosegretario Luca Lotti comportera' delle conseguenze". "Vogliamo capire se il Pd ha scelto organicamente un'alleanza strategica e di lungo periodo con la destra". "Naturalmente questo cambierebbe tutto - ha concluso Vendola - noi la subiremmo ma ne trarremmo anche le conseguenze".

RENZI: "IL CANGURO FUNZIONA" - Ieri, al termine di una giornata caldissima in Senato con le votazioni sugli emendamenti al ddl, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scritto su Faceboob che "le sceneggiate dimostrano che alcuni senatori perdono tempo per paura di perdere la poltrona". Il premier, pero', guarda con fiducia al prosieguo del lavoro sulla riforma della Costituzione. Conversando con il suo entourage Renzi ha sottolineato come "siamo ad un quarto degli emendamenti, abbiamo fatto aperture sostanziali alla minoranza, ci hanno risposto picche con tonnellate di emendamenti: noi si va avanti tranquilli e determinati". E, insomma, per il premier "il canguro funziona...". .

Nel 2012 le donne, nel trattamento pensionistico, hanno rappresentato il 52,9% dei beneficiari (8.774.099), ma gli uomini percepiscono la quota maggioritaria della spesa (il 56%, pari a 152 miliardi di euro). Kamsin E' quanto emerge dalla rilevazione annuale sui redditi provenienti dalle pensioni e sui beneficiari condotta da Istat e Inps, a partire dai dati dell'archivio amministrativo - Casellario centrale dei pensionati.

L' importo medio delle pensioni e' piu' basso tra le donne (8.965 euro contro 14.728 euro) e si riflette anche in un piu' contenuto reddito pensionistico medio, pari a 13.569 euro contro i 19.395 euro degli uomini. Gli uomini percepiscono importi piu' elevati delle donne su tutto il territorio nazionale, ma in alcune regioni si registrano diseguaglianze piu' marcate. La Liguria e' la regione in cui il reddito pensionistico degli uomini presenta lo scarto maggiore rispetto a quello delle donne (e' del 53,9% piu' elevato), seguita da Lazio (52,1% in piu'), Lombardia (51,8%) e Veneto (51,6%). 

Zedde

- Roma, 29 lug. - "I gufi, le riforme, i conti non mi preoccupano. La Libia invece si'", lo ha scritto ieri sera Matteo Renzi su twitter. E tuttavia, a meno di 24 ore dalla ripresa dei lavori a Palazzo Madama sul ddl costituzionale, Matteo Renzi si e' rivolto ai senatori della maggioranza: "La discussione del Senato consentira' di affrontare i nodi ancora aperti: preferenze, soglie, genere". Un'apertura quella del presidente del consiglio a quanti, anche all'interno di coloro che hanno sottoscritto il patto per le riforme, chiedono dall'inizio un ripensamento sul tema delle preferenze, primo fra tutti il Ncd di Angelino Alfano. Ma anche i grillini, nell'ultimo incontro avuto con il premier, avevano posto quello della rapresentativita' fra i cinque punti imprescindibili. Quel colloquio, tuttavia, sembra superato oggi dal ritorno del M5S al partito di lotta e non governo: Beppe Grillo ha annunciato una "guerriglia democratica" per "fermare Renzi e la riforma antidemocratica del Senato".

Riforme: si tratta su ritiro emendamenti e voto a settembre

Lo ha fatto invitando tutti a stampare e diffondere un volantino in cui si spiegano i rischi che corre la democrazia in Italia. Ma il MoVimento sara' anche in piazza per 'presidiare' fisicamente ai lavori del Senato. Le ipotesi in campo, fino a questo momento sono de: che ci possa essere una mobilitazione sui territori o, piu' semplicemente un sit-in per tutta la durata dei lavori d'Aula davanti a Palazzo Madama. A dirsi fedele alla lettera del patto del Nazareno e', ancora una volta, Forza Italia. Il presidente dei senatori azzurri Paolo Romani non intende "valutare modifiche a quella versione" dell'Italicum. Eventuali cambiamenti, afferma, saranno possibili "solo dopo un incontro tra i contraenti" del patto. Ovvero Renzi e Berlusconi. Un vertice, in effetti, pareva alle porte, ma una improvvisa indisposizione dell'ex cavaliere ha fatto saltare l'appuntamento.

Cuperlo, ora via l'ostruzionismo alle riforme rivedere l'Italicum

Tuttavia, stando a quanto viene riferito, Berlusconi sarebbe rimasto sorpreso da quella che considera una prova di debolezza di Renzi, con le aperture sulle preferenze e sulle soglie di sbarramento non concordate preventivamente. Il patto, per Forza Italia, rimane quello anche se fonti del partito riferiscono che una trattativa sarebbe gia' in corso per arrivare a un punto di caduta in un sistema che preveda capi lista 'blindati' e il resto delle candidature aperto alla scelta degli elettori. Un sistema al quale, in questo momento, Forza Italia dice 'no', ma che potrebbe rappresentare un punto di caduta accettabile con un accordo complessivo che comprendesse anche l'assetto istituzionale. Esultano, al contrario, gli alfaniani: il ministro dell'Interno aveva auspicato durante la prima assemblea del partito, modifiche all'impianto della legge elettorale, soprattutto sul tema delle preferenze e della soglia di sbarramento. E ieri, il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi, ha detto di apprezzare la lettera del premier perche' si rivolge alla maggioranza e "perche' riconoscere essere aperto il nodo delle preferenze e delle soglie di accesso alla rappresentanza". Intanto, a Palazzo Chigi il premier continua a lavorare sui dossier piu' spinosi. A cominciare da quello per le nomine Ue. Ieri, in un ora di colloquio con Massimo D'Alema, il premier ha avuto modo di ribadire la sua posizione: nessun nome per l'alto rappresentante della Politica estera e di sicurezza comune, prima di essere sicuro che questo possa ottenere un ampio consenso in seno al Consiglio Europeo chiamato a votare la proposta. Nello stesso colloquio, poi, i due avrebbero discusso di scenari internazionali, Libia e Medio Oriente innanzitutto, soffermandosi anche sulle riforme. .

- Roma, 29 lug. - Dopo i primi due 'contraenti' del patto del Nazareno, Pd e FI, anche Ncd - che sostiene il ddl riforme - accoglie con favore la proposta di Vannino Chiti di ridurre il numero degli emendamenti, concentrare il confronto e i voti solo su alcuni temi, e poi rinviare il voto finale a settembre. A parlare in Aula e' il capogruppo Ncd, Maurizio Sacconi, che tuttavia avverte: "Questa proposta ha senso se riscontra un largo consenso". .
- Roma, 29 lug. - Dopo tante aperture alla proposta di Vannino Chiti, arriva il primo stop in Aula al Senato. La Lega pone dei paletti chiari e avverte il premier Renzi: "o ci da' risposte concrete alle nostre proposte o grazie e arrivederci, per noi si va avanti niente ferie". Ad intervenire e' il capogruppo Gian Marco Centinaio: "Noi siamo settimane che stiamo parlando di contenuti, non e' che si inizia oggi con l'intervento di Chiti. Da settimane abbiamo avanzato proposte costruttive sulle quali aspettiamo risposte dal governo che, ad oggi, non sono ancora arrivate. Senza risposte concrete e serie io rimango fermo al bivio per decidere dove andare", quindi - scandisce l'esponente del Carroccio - "non cantate vittoria, domani mi immagino gia' il faccione di Renzi che dice 'abbiamo vinto, i brutti e cattivi hanno ritirato gli emendamenti', ma non e' cosi'. Io vorrei vedere invece il faccione di Renzi che si siede al tavolo per confrontarsi sulle riforme, in caso contrario io rinuncio alle ferie. Nessun accordo si e' raggiunto: risposte concrete finalmente e poi decidiamo un percorso, in caso contrario grazie e arrivederci". Infine, Centinaio conclude: "Mi ha fatto paura che FI mette paletti sul patto del Nazareno, ma per noi o si ridiscute tutto, oppure si va avanti cosi'. La Lega non e' fatta da cadregari, abbiamo fatto proposte concrete, quindi un passo e' stato fatto ma il percorso deve ancora iniziare".
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