Redazione
Tasi 2015, niente aumenti per il prossimo anno
Lunedì, 15 Dicembre 2014Via libera del Governo all'emendamento al ddl di stabilità che proroga il tetto per l'aliquota del 2,5 per mille sulle prime case per il 2015. Capitolo Local Tax rischia di slittare al 2016.
Kamsin La local tax slitta al 2016 e il Governo corre ai ripari presentando un apposito emendamento al ddl di stabilità per evitare che la Tasi aumenti dal prossimo anno. Infatti per il solo 2014 era operativo un tetto all’aliquota, fissato al 2,5 per mille, oltre alla regola generale per cui la somma di Imu e Tasi non può superare le vecchie aliquote massime dell’Imu (6 per mille per le abitazioni principali e 10,6 per gli altri immobili). Scaduta la norma transitoria, dal 2015 i Comuni avrebbero potuto quindi potuto far crescere fino al 6 per mille il prelievo sulle prime case: opzione non improbabile visti anche gli ulteriori tagli dei trasferimenti destinati agli enti locali.
Il prossimo anno, invece, la Tasi resterà sui valori del 2014: aliquota massima del 2,5 per mille piu' l'eventuale 0,8 per mille aggiuntivo nel caso in cui i Comuni finanzino detrazioni sulle abitazioni principali.
Anche per il canone televisivo dopo molte discussioni l’esecutivo ha abbandonato l’idea di portare avanti in tempi rapidi la riforma ha preferito stabilire che il prossimo anno la tassa sul possesso dell’apparecchio televisivo resti all’attuale livello di 113,50 euro.
Zedde
Riforma Pensioni, ecco le aperture del Governo
Domenica, 14 Dicembre 2014Riprende questa settimana l'esame in Commissione Bilancio degli emendamenti alla legge di stabilità. Dal Governo via libera alla deroga per i lavoratori dell'Isochimica di Avellino esposti all'amianto.
Kamsin La legge di Stabilità prosegue il suo iter a Palazzo Madama. Ieri il governo ha presentato in commissione Bilancio un pacchetto di 60 emendamenti che saranno esaminati a partire da domani. Gli emendamenti depositati riguardano diverse questioni importanti (si pensi allo stop dell'aumento della Tasi e del Canone Rai) ma tra le proposte mancano ancora diverse altre questioni critiche, nodi che il governo punta a sciogliere la prossima settimana.
In particolare, Palazzo Chigi sta lavorando sui fondi pensione per i quali la manovra prevede un aumento della tassazione dall'11,5 al 20% con efficacia retroattiva dal 2014 al netto dei riscatti già effettuati. Sul tema c’è un serrato dibattito interno alla maggioranza, la quale spinge il governo a moderare la leva fiscale fissando l'aliquota al 17%.
Ieri, tuttavia, il Governo ha sciolto il nodo per il personale in esubero di Province e Città Metropolitane. Si prevede la riduzione del 50 e del 30 per cento della dotazione organica, rispettivamente, di province e città metropolitane e la definizione di un procedimento volto a favorire la mobilità del personale eccedentario verso regioni e comuni, prioritariamente, nonché verso le altre pubbliche amministrazioni - con esclusione del personale amministrativo di alcuni settori della P.A. caratterizzati da specifica professionalità - a valere sulle facoltà assunzionali degli enti di destinazione. Esclusa dal testo dell'emendamento, per ora, la possibilità di procedere a prepensionamenti sino al 2018 del personale in esubero, i termini restano quelli ordinari.
E' arrivato invece il via libera alla Deroga alla Riforma Fornero per i lavoratori dell'Isochimica di Avellino, ammalati di amianto. L'emedamento governativo (in calce il testo) prevede che tali soggetti possano mantenere le previgenti regole di pensionamento qualora conseguano la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 2015. La misura, secondo la relazione illustrativa, riguarderà circa 200 soggetti con un costo di circa 5milioni di euro annui.
Tutte le altre modifiche al capitolo pensioni saranno invece discusse nel corso della settimana. Tra le principali richieste di modifica si ricorda l'eliminazione definitiva (cioè anche oltre il 2017) della penalizzazione per chi accede alla pensione anticipata (42 anni e mezzo di contributi; 41 anni e mezzo le donne). Sempre sul tema penalizzazione c'è la proposta di "depenalizzare" anche agli assegni decurtati prima del 2015 e l'ipotesi, formulata da 24 senatori Pd, di lasciare la penalizzazione solo sui trattamenti superiori a 3500 euro lordi al mese). Poi ci sono le tante deroghe a vario titolo presentate: si va dalla introduzione della deroga per i quota 96 della scuola; revisione delle norme pensionistiche per i macchinisti ferroviari; allargamento della platea degli esodati "salvaguardati"; estensione dei benefici previdenziali in materia di amianto; prepensionamento del personale delle province in esubero; revisione del tetto sulle pensioni d'oro introdotto in prima lettura del provvedimento.
Zedde
89-ter In deroga a quanto disposto dall'articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, le disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 13 della legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni e integrazioni si applicano ai fini del conseguimento del diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico nel corso dell'anno 2015, senza la corresponsione di ratei arretrati, sulla base della normativa vigente prima dell'entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011 anche agli ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica, che hanno cessato il loro rapporto di lavoro per effetto della chiusura, dismissione o fallimento della impresa presso cui erano occupati e il cui sito è interessato da Piano di Bonifica da parte dell'Ente Territoriale, che non abbiano maturato i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa vigente, che risultano ammalati con patologia asbesto correlata accertata e riconosciuta ai sensi dell'articolo 13, comma 7, della legge 27 marzo 1992, n. 257 e successive modificazioni e integrazioni."
Riforma Pensioni, piu' vicino lo stop alla penalizzazione
Sabato, 13 Dicembre 2014Slittano i tempi per la votazione degli emendamenti al ddl di stabilità segnalati in Commissione Bilancio al Senato. Incerto il destino dei dipendenti in esubero delle province, così come la vicenda dei quota 96.
Kamsin Si allungano i tempi per l'approvazione al Senato del ddl di stabilità. Ieri la conferenza dei capigruppo ha indicato che i lavori in Commissione Bilancio proseguiranno almeno sino a mercoledì (massimo giovedì mattina); slitterà quindi anche l'approvazione dell'Aula del Senato a venerdì 19 Dicembre (o Sabato 20 Dicembre). Il testo poi tornerà alla Camera per l'approvazione definitiva entro il 23 Dicembre.
Ieri, intanto, il Governo ha presentato un primo pacchetto di misure in materia fiscale che prevedono la cessione della rete elettrica FS a Terna, la destinazione alle poste di 535 milioni di euro in attuazione di una sentenza europea sugli aiuti di Stato e sulle tariffe postali flessibili. Viene poi previsto lo slittamento a fine 2015 del nuovo dispositivo di verifica sulle armi da scena, con il risultato di salvare i set di film e fiction d'azione, come il nuovo 007. Viene poi fissato a fine febbraio 2015 il termine per definire in modo chiaro e trasparente le modalità di rendiconto circa la destinazione del 5 per mille. Arriva poi una misura che consentirà alle forze di polizia e agli uffici giudiziari che ne facciano richiesta di utilizzare il carburante sotto sequestro. Altre norme riguardano una velocizzazione dell'iter degli appalti.
Il nodo pensioni verrà invece sciolto nei prossimi giorni. Il Governo dovrà infatti presentare le proposte di modifica in materia di gestione e ricollocazione del personale in esubero delle province (dove prende l'ipotesi di garantire il prepensionamento con i requisiti ante-fornero sino, almeno al 2016), la revisione della tassazione dei fondi pensione e dei rendimenti della Casse professionali. A prescindere dalle proposte governative ci sono però le decine di emendamenti presentati dai gruppi politici e segnalate dalla Commissione Bilancio per la votazione finale.
La Commissione dovrà pronunciarsi, in particolare, sui ritocchi alle pensioni anticipate (c'è la proposta di togliere la penalizzazione oltre il 2017; quella di depenalizzare anche gli assegni già decurtati prima del 2015; quella di reintrodurla solo per coloro che hanno ratei superiori a 3500 euro lordi al mese), le modifiche al tetto sulle cd. pensioni d'oro introdotto alla Camera, la deroga sui quota 96 della scuola, alcune misure sugli esodati e diverse altre modifiche minori. Emendamenti che passeranno solo se l'esecutivo non si metterà di traverso. La partita non è in discesa perchè si tratta di ritocchi che necessitano di adeguata copertura ma in ogni caso non saranno messe in discussione le modifiche già passate in prima lettura alla Camera e cioè lo stop alla penalizzazione sugli assegni anticipati sino al 2017 e il tetto sulle cd. pensioni d'oro.
Da risolvere anche la questione sulle partecipate, sugli sconti Irap per gli autonomi, i minimi dei professionisti, il capitolo dei giochi.
Zedde
Quota96, De Pretis: possibile risolvere la questione con la legge di stabilità
Venerdì, 12 Dicembre 2014Presidio dei Quota 96 davanti al Senato per ottenere i benefici previdenziali. La Senatrice De Petris (Sel): "la vicenda deve essere risolta con il ddl di stabilità".
Kamsin La presidente dei senatori di Sel, Loredana De Petris, ha incontrato oggi pomeriggio il gruppo di docenti della cosiddetta “Quota 96″ in presidio davanti al Senato, che da alcuni giorni sono in sciopero della fame per chiedere una deroga alla Riforma Fornero. La senatrice De Petris ha ribadito la fermezza del gruppo parlamentare di Sel, “e l’impegno, peraltro già concretizzato non solo con la presentazione di specifici emendamenti alla legge di stabilità sulla quota 96, a porre in commissione bilancio al Senato la risoluzione del problema come uno dei punti prioritari per Sinistra ecologia e Libertà”.
La vicenda – ricorda il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel in Commissione Bilancio – riguarda poco piu' di 2mila lavoratori, tra docenti e personale Ata, che nonostante avessero già maturato i requisiti per la pensione all’entrata in vigore della legge Fornero, si trovano da tre anni in una situazione di assoluta ingiustizia”.
“Si tratta di far rispettare un diritto maturato – proseguono i senatori di Sel – che è riconosciuto da tutti, scippato con la Legge Fornero e mai ripristinato dai governi che si sono succeduti dopo quella nefasta riforma. Peraltro tale questione si è cercata di risolverla con un emendamento inserito nel Decreto 90 sulla Pubblica Ammistrazione , che la Camera aveva approvato, e che qui in Senato è stato poi tolto”. “Per noi – conclude la senatrice De Petris – la vertenza dei lavoratori della Quota96 Scuola è una questione fondamentale che deve essere risolta all’interno di questa legge di stabilità”. Condividono la battaglia di Sel anche una folta pattuglia di senatori M5S che hanno presentato un altro emendamento in tal senso.
Il verdetto finale arriverà la settimana prossima quando la Commissione Bilancio di Palazzo Madama inizierà a votare le circa 500 proposte emendative segnalate al ddl di stabilità.
seguifb
Zedde
Riforma Pensioni, oggi le proposte del Governo
Venerdì, 12 Dicembre 2014A Palazzo Madama si entra nel vivo della discussione sulla legge di stabilità. Tra le piu' interessanti proposte di modifica c'è lo stop definitivo alla penalizzazione per i lavoratori precoci e la deroga per salvare i quota 96 della scuola.
Kamsin Proseguono i lavori in Senato sulla manovra. Ieri la Commissione bilancio di Palazzo Madama ha ridotto da 3.800 a circa 500, gli emendamenti parlamentari che saranno oggetto del voto della Commissione entro lunedì prossimo. La Commissione dovrà pronunciarsi sui ritocchi alle pensioni anticipate (con le proposte di togliere la penalizzazione oltre il 2017 e di reintrodurla per coloro che hanno ratei superiori a 3500 euro lordi al mese), le modifiche al tetto sulle cd. pensioni d'oro, la deroga sui quota 96 della scuola. Le proposte di modifica del governo, invece, non sono state ancora depositate. Lo saranno probabilmente oggi, perché il ministero dell’Economia ha chiesto più tempo per valutare i testi messi a punto da Palazzo Chigi.
Il Governo dovrebbe mettere nero su bianco la riduzione del prelievo sui fondi pensione che dovrebbe scendere dal 20 al 17 per cento. In via di soluzione anche il rebus sulla ricollocazione del personale in esubero delle province: si dovrebbe procedere a definire soprannumerari il 50% dei dipendenti di area vasta e il 30% si quelli delle città metropolitane. Per questi soggetti si procederà al prepensionamento a condizione che maturino la decorrenza della prestazione pensionistica, calcolata con le regole previgenti alla Riforma Fornero, entro il 31 Dicembre 2016 (in pratica estendendo l'attuale limite vigente nelle Pa fissato dall'articolo 22 del Dl 95/2012).
Sarà presentato poi, un pacchetto sui giochi, con il «pay out», le somme che vengono restituite come premi ai giocatori, che per le slot machine saranno riportate dal 70 al 74 per cento. Arriverà un taglio dell’aggio per i concessionari che dovrà permettere di recuperare almeno 300 milioni. Tra le novità, come riportato da Public policy, ci potrebbe essere uno stanziamento di 535 milioni di euro per Poste italiane necessari a rispettare una sentenza europea.
Tra gli emendamenti parlamentari «segnalati», e che dunque verranno messi in votazione, ce n’è anche uno del Pd con il quale si mira ad inserire in maniera sperimentale il principio del contrasto di interessi nella lotta all’evasione fiscale. L’emendamento prevede la detraibilità delle spese documentate per la manutenzione ordinaria delle abitazioni e per la riparazione di auto, moto e bici entro un tetto di 3 mila euro l'anno. La misura sperimentale per il triennio 2015-2017 avrebbe una funzione anti-evasione. Previste anche l'aliquota Iva ridotta e sanzioni in caso di frodi.
Zedde

