Redazione

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- Bari, 9 giu.- "E' stato veramente importante e persino travolgente il risultato di Antonio Decaro nella citta'  di Bari e si conferma l'esistenza di un popolo largo di centrosinistra che vuole andare avanti e non tornare alle vecchie logiche di appropriazione privata della citta' " lo ha detto oggi Nichi Vendola a Bari commentando il risultato di alcuni ballottaggi ieri in Puglia tra cui quelli di Bari, Foggia e Copertino nel Salento. Vendola ha parlato di "Bari non ostaggio dei palazzinari, non vuoto a perdere ma pronta a continuare l'opera di riqualificazione delle periferie, diventando una moderna capitale del Mediterraneo. Il centrosinistra e Antonio Decaro con la sua mitezza e umanita'  hanno meritato una vittoria straordinaria". Foggia invece, per Vendola "il centrosinistra con le sue grandi confusioni perde. Ma e' avvitato in troppe contraddizioni: ora deve fare il punto e guardarsi allo specchio e capire cosa e' accaduto. La vittoria di Landella e' di misura, ma credo che non sia una buona notizia per Foggia. Voglio anche dire che in Puglia e' stata sconfitta la tentazione luciferina di proporre un laboratorio politico come quello di Copertino, in cui il Pd si libera finalmente di Sel e veleggia con il Nuovo Centrodestra. Un Pd piu' spregiudicato e piu' incline a mettere in piedi sistemi di potere piuttosto che alleanze di cambiamento". "A Copertino contro questa formula malata di cattiva politica - ha insistito Vendola - ha vinto la candidata sindaco del centrosinistra vero che ha in Sel il suo perno fondamentale. Anche questa per me e' una buona notizia". Quanto al risultato generale in Italia Vendola rileva che "cambia qualcosa, rispetto ai giudizi definitivi e apodittici della scorsa tornata. Credo che siamo di fronte alla geografia politica di una societa'  liquida in cui il consenso non riguarda blocchi di consenso ma e' volatile, volubile. Cio' vuol dire che per il centrosinistra che per esempio perde nelle roccaforti fondamentali della sua simbologia come Livorno e Perugia, non ci sono piu' rendite di posizione. Si ricomincia ogni volta guadagnandosi credibilita' e legittimita' nella contesa politica - ha concluso - gli elettori hanno sempre ragione nel senso che danno un giudizio. Quando si conquistano citta' storicamente di destra e si perdono citta' storicamente di sinistra vuol dire non che l'elettorato e' schizofrenico ma che vi e' stato un giudizio. E' bene che tutti noi, anche io, riflettiamo su quel giudizio". .

- Roma, 9 giu. - Matteo Renzi, prima ancora di ottenere il fatidico 40,8 per cento alle europee, aveva confidato che il suo obiettivo rimaneva quello di ottenere alle amministrative almeno 20 sindaci nei comuni capoluogo. Il centrosinistra, nei due turni, conquista pero' 'solo' 19 sindaci. Il centrodestra ne conquista 7, uno il Movimento 5 Stelle, uno le Liste Civiche.

Renzi oggi e' in missione in Thailandia, e cosi' il commento del Pd e' affidato al vicesegretario Lorenzo Guerini: "La netta vittoria e' merito di tutto il Partito Democratico. Cosi' come tutto il Pd riflettera' e si confrontera' sui pochi casi in cui il risultato non e' stato soddisfacente. I numeri non mentono", aggiunge Guerini, "abbiamo preso tutto il Nord", e in Lombardia "governiamo in tutti i capoluogo, eccetto Varese".

Ma la sorpresa piu' grande del voto di ieri e' la conquista della 'rossa' Livorno da parte del Movimento Cinque Stelle, e Beppe Grillo esulta: "I nostri sindaci 5 Stelle. Sempre di piu'. Virus inarrestabile", scrive su Facebook il politico genovese. "Manca l'ultimo tassello - aggiunge Grillo - Patrizio Cinque candidato sindaco M5S Bagheria, oggi dalle ore 15 si comincera' a conoscere l'esito. Sara' vero che vinceremo poi? Non so, ma io sono contento adesso". Autore della vittoria a sorpresa, ottenuta grazie ad una imponente rimonta rispetto agli esiti del primo turno, e' Filippo Nogarin. Ha ottenuto il 53 percento dei voti, mentre il candidato del centrosinistra Marco Ruggeri si ferma al 47.

Livorno non e' l'unica sorpresa del turno di ballottaggio dopo le amministrative di 15 giorni fa. Da segnalare che dopo 70 anni la sinistra perde anche Perugia, passata con una sorta di plebiscito al centrodestra: in 35enne avvocato Andrea Romizi trionfa nella citta' piu' rossa dell'Umbria con quasi il 60 per cento dei voti. Cala ancora l'affluenza alle urne (48 percento), complice la prima giornata di versa estate ed il mancato traino delle europee.

A farne le spese, oltre a Ruggeri e Wladimiro Boccali (candidato del Pd a Perugia), una serie di altri candidati che, due settimane fa, potevano sperare in un esito loro favorevole. I grillini, oltre a Livorno, si aggiudicano anche Civitavecchia con Antonio Cozzolino (65 per cento). Il centrosinistra piazza una significativa vittoria a Bari: Antonio De Caro ottiene un netto 65 percento. E per il centrodestra c'e' anche la sconfitta, clamorosa, a Pavia del giovane e quotato sindaco uscente definito "l'anti-Renzi": Alessandro Cattaneo cede la fascia tricolore a Massimo Depaoli. Vittoria significativa, come anche quella a Bergano con il renziano di ferro Giorgio Gori, che batte l'uscente Franco Tentorio. Controbilanciata pero' da una serie di risultati non esattamente gratificanti. Nella rossa Perugia si impone Andrea Romizi con quasi il 60 percento. Ma e' a Padova che non si respira un'aria buona: Massimo Bitonci porta la citta' in dote al centrodestra con buona pace di Ivo Rossi. Fratelli d'Italia conquista il sindaco di Potenza strappandolo al centrosinistra. Ricapitolando. Il centrosinistra vince le elezioni comunali 2014 conquistando nei due turni 19 sindaci nei comuni capoluogo di provincia. Il centrodestra ne conquista 7, uno il Movimento 5 Stelle, uno le Liste Civiche. Nelle precedenti elezioni comunali il centrosinistra ebbe 16 sindaci, il centrodestra 11, le liste civiche 1. Il centrosinistra strappa al centrodestra i sindaci di Pescara, Bergamo, Cremona, Pavia, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Prato; conferma i comuni di Cesena, Ferrara, Forli', Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Bari, Sassari, Firenze, Terni. Il centrodestra strappa al centrosinistra i comuni Potenza (con un sindaco Fdi), Urbino, Foggia, Perugia, Padova (con il leghista Bitonci); conferma i comuni di Teramo e Ascoli Piceno. Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra il sindaco di Livorno e conquista anche il comune di Civitavecchia. Le liste civiche confermano il sindaco di Tortoli', anche se resta da stabilire il sindaco di Caltanissetta, dove oggi proseguira' il ballottaggio tra un candidato del centrosinistra e uno di una lista civica. .

- Roma, 9 giu. - "Questi ballottaggi rappresentano una vittoria limpida e indiscutibile, che conferma e consolida l'avanzata del Pd alle europee e alle recenti regionali". Lo afferma Debora Serracchiani, vicesegretaria del Partito democratico, commentando i risultati della tornata elettorale di ieri. .

- Roma, 9 mag. - Tre vittorie per dimenticare la legnata delle Europee: Livorno, Civitavecchia e Bagheria andati a tre sindaci pentastellati riescono a far tornare l'entusiasmo nella base del Movimento. "Un virus inarrestabile", esulta Beppe Grillo al quale risponde indirettamente dei numeri il presidente del consiglio Matteo Renzi: "I ballottaggi hanno segnato un risultato straordinario perche' quando si mettono le persone giuste si vince".

I numeri, fanno rilevare dal Pd, sono inesorabili: "Col voto di ieri il Pd ha vinto in 160 comuni sopra i quindicimila abitanti, che sarebbero 32 piu' di prima. Nei capoluoghi, invece, si passa da 15 a 19. Ecco, difficile dire che abbiamo perso", sottolinea Cuperlo. Ma renzi ha comunque voluto incitare tutto il partito sottolinenado che il tempo delle posizioni di rendita elettorale e' finito.

Prima ancora di sapere il risultato di Bagheria, Grillo si era complimentato con i 'suoi' nuovi sindaci: "Auguro buon lavoro a loro, vi aspetta una bella avventura, difficile ed impegnativa, ma so che la affronterete con la massima serieta' ed il massimo impegno". Poi, la gioia per il risultato in Sicilia: "Bagheria in festa! Patrizio Cinque sindaco M5S". La differenza tra i due candidati gia' a meta' dello spoglio e' tale da non lasciar piu' dubbi: Cinque (M5S) sfiora il 70% mentre Daniele Nicola Vella del Pd e' fermo al 30%. Alla fine i voti per Patrizio Cinque saranno 14.574 voti, una percentuale del 69,77%. Quelli per Daniele Vella 6.314, pari al 30,23%.

Una vittoria storica anche nei numeri, dopo quella 'dei porti d'Italia', Livorno e Civitavecchia. La roccaforte rossa, dove il centrosinistra aveva percentuali che si aggiravano attorno al 70, e' vissuta come una "ferita" da gran parte del Partito democratico. Lo ha sottolineato anche Gianni Cuperlo che, poi, cerca di smorzare le polemiche di chi attribuisce alla classe dirigente della citta' toscana la responsabilita' della debacle: "Il successo alle europee ha avuto nell'azione del premier un'impronta decisiva.

Ma davvero c'e' chi pensa che dopo il ballottaggio di ieri si possa dire che si vince dove il corso renziano si e' fatto strada e si perde altrove?". Festeggia, al contrario, il popolo grillino sui social network. La senatrice di Palermo, Ornella Bertorotta sottolinea: "Patrizio Cinque e' il nuovo sindaco di Bagheria. E' il risultato di un gran lavoro fatto negli anni dagli attivisti sul territorio, di candidature valide, di proposte programmatiche di notevole livello, il tutto shakerato con decenni di mala amministrazione del comune palermitano".

Manlio Di Stefano, anche lui palermitano, si limita a scrivere: "Sognando Bagheria...". La catanese Giulia Grillo gioisce: "Dopo Livorno e Civitavecchia e' l'ora di Patrizio Sindaco di Bagheria! #vinciamopoi ma vinciamo!". .

- Roma, 9 giu. - Nessun voto nell'assemblea congiunta M5S. Questa sera i deputati e i senatori 5 stelle, riuniti nell'auletta dei gruppi di Montecitorio, avrebbero dovuto votare le proposte emerse dalle riunioni dei rispettivi gruppi e riassunte in una sintesi dai due capigruppo, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella, anche alle luce del loro incontro a Milano con Casaleggio. E invece, le cose sono andate diversamente: l'odg e' stato invertito ed e' stato anticipato il secondo punto che prevede la proposta di una rosa di nomi per i giudici della Corte Costituzionale che il Parlamento in seduta comune dovra' eleggere giovedi' mattina. A quel punto, molti deputati sono andati via, chi lamentando il ritardo dell'inizio della riunione di quasi un'ora e chi dicendosi "stanco". In ogni caso, anche in un giorno in cui i 5 stelle portano a casa la vittoria in 3 comuni importanti - Civitavecchia, Livorno e Bagheria - i malumori dei dissidenti restano seppur sottotraccia. Alla congiunta di stasera, cosi' si leggeva nell'odg ricevuto dai parlamentari 5 stelle, "l'assemblea potra' proporre eventuali integrazioni che saranno sottoposte a votazione". Ma gia' prima della riunione, alla domanda dei cronisti se ci sarebbe stato un voto, la risposta dello staff e' stata netta: "Stasera nessuna votazione". Continua pero' il 'mal di pancia' dei dissidenti: secondo quanto si apprende, c'e' chi lamenta che "nulla e' cambiato" e vorrebbe chiarire alcuni punti: "maggiore trasparenza dell'organigramma, certificazione del voto sul blog di Grillo e eliminazione del 'metodo dei vip'", quel gia' battezzato 'cerchio magico' di cui fanno parte solo alcuni dei parlamentari che vanno sempre sui media. "Perche' non fare una rotazione di tutti per le presenze in tv?" si chiede un deputato. E poi, altre domande: "Qual e' il ruolo del figlio di Casaleggio? Adesso, siccome Casaleggio, che e' un imprenditore informatico, non sta bene, viene sostituito dal figlio? A che titolo? Gira voce poi - prosegue lo stesso esponente del Movimento - che arrivera' anche la figlia di Grillo". Qualcun altro ha da ridire anche sui "metodi di selezione" ed e' pronto ancora a puntare il dito su "staff e comunicazione", nodi che vengono considerati ancora non sciolti. Proprio nell'assemblea di stasera ci sara' la presentazione ufficiale di Ilaria Loquenzi, l'ex assistente della senatrice Paola Taverna, che affianca Nicola Biondo nello staff alla Camera; e quella di Rocco Casalino, 'promosso' al Senato dopo che Claudio Messora e' andato a Bruxelles. "Perche' viene promosso nel gruppo dello staff l'ex assistente della Taverna e non il mio o di un altro?" si domanda un deputato. "Perche' non esistono normali colloqui di lavoro?". E' tutto questo che fa storcere il naso ad alcuni. Ma poi, quasi rassegnati, dicono, "tanto e' tutto inutile, qui non si puo' cambiare niente. E festeggiano perche' abbiamo conquistato 3 comuni su 4mila: ma cosa c'e' da festeggiare?". Ma su questo punto gli integralisti doc la pensano in un altro modo. Questa e' l'analisi di Roberto Fico, decisamente soddisfatto: "Noi siamo come l'omeopatia: riequilibriamo il sistema un pezzo alla volta. E' un percorso, ci proviamo.. poi non e' detto che ci riusciamo, ma ci proviamo. E secondo me ci riusciamo". Un altro deputato ortodosso sottolinea soddisfatto che M5S "ha ottenuto ben 600 consiglieri comunali". Sempre Fico sottolinea che "noi dai comuni veniamo" e che il rapporto con il territorio e' fondamentale. La vittoria di Livorno, considerata molto importante essendo una citta' da sempre dell'area Pci-Pds-Pd, fa fare questa analisi ad un deputato come Massimo Artini, toscano che ha seguito la campagna elettorale: "La fotografia dell'attuale non basta. Bisogna andare oltre. La vittoria nei 3 comuni dice questo: Filippo Nogarin ha vinto a Livorno forse per demerito del Pd ma anche perche' ha presentato un progetto alternativo". E anche il fatto che il Movimento abbia vinto in quelle tre citta' "grazie a dei parlamentari che hanno usato toni moderati e parlato di progetti e contenuti" dimostra, spiega un altro esponente M5S, che "cosi' si vince: bisogna convincere quelli la'..." riferendosi implicitamente a Grillo e ai piu' integralisti che talvolta hanno usato toni sopra le righe. .
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