Redazione

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- Roma, 11 giu. - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in una "lunga e cordiale telefonata" con il comandante generale Saverio Capolupo, ha ribadito "la piena fiducia alla Guardia di finanza per l'impegno e la professionalita' con cui svolge i compiti a essa assegnati, nell'interesse e per il buon funzionamento del Paese". "Le donne e gli uomini del Corpo delle Fiamme gialle - ha sottolineato il ministro Alfano - sono quotidianamente in trincea a garanzia della legalita' e lo hanno dimostrato anche in questa occasione, applicando al loro interno, senza esitazione alcuna, rigore e alto senso dello Stato". .
- Roma, 11 giu. - "C'e' una parte della nazione che e' sana. La Guardia di finanza non ha avuto nessuna remora ad occuparsi di indagini al proprio interno". Lo ha detto il commissario anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo oggi alla Farnesina al convegno del gruppo di lavoro anticorruzione del G20. "E' stata la stessa Guardia di finanza - ha aggiunto Cantone, commentando i recenti fatti di cronaca - che ha proceduto nei confronti di esponenti del Corpo. Cio' vuol dire che esiste una parte della societa' sana".
- Roma, 11 giu. - L'Aula di Montecitorio potrebbe essere chiamata ad esprimersi sulla richiesta di custodia cautelare nei confronti di Giancarlo Galan (FI), avanzata dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta sul Mose, gia' entro l'estate. Salvo che la Giunta, come e' gia' accaduto per il 'caso Genovese', non chieda alla presidente Boldrini una deroga per avere piu' tempo a disposizione. A rigore, infatti, se la Giunta per le autorizzazioni rispettera' i tempi previsti dal regolamento, il 4 luglio o al massimno la settimana successiva l'organismo presieduto da Ignazio La Russa terminera' l'iter procedurale e, di conseguenza, spettera' poi all'Aula l'ultima parola. E' il calendario di massima che e' stato deciso nelle riunione di oggi della Giunta, cosi' come riferisce al termine il presidente La Russa, ricordando pero' che i "faldoni sono 18" e quindi servira' del tempo. Galan, che ha chiesto alla Giunta di essere ascoltato e di depositare delle memorie, dovrebbe essere audito al massimo tra 15 giorni. .
- Roma, 11 giu. - Ogni anno si spendono 12 milioni di euro per l'edizione della mezzanotte dei tg delle sedi regionali, quelli della TGR, la piu' grande - per numeri di addetti - testata d'Europa. A fornire quella cifra e' stata oggi Maria Luisa todini, consigliere Rai, durante l'audizione in commissione di vigilanza dell'intero Cda di viale Mazzini, in prosecuzione dei lavori di una settimana fa. "Alle 22, quando c'e' un breve tg - ha detto la Todini - c'e' una signorina, un signorino, un signore che rimanda all'edizione della mezzanotte. Se invece si rimandasse al canale all news si risparmierebbero quei soldi". Una cifra che per la sua entita' ha colpito, ha impressionato i commissari della vigilanza Rai, mentre la presidente Anna Maria Tarantola ha detto "non ho indicazioni precise, se quella cifra sia per tutti i tg o solo per la Tgr". E la Todini in un successivo intervento a sua volta ha in qualche rimesso tutto nel vago dicendo che "si tratta di cifre che mi sono state fornite", e dunque anche lei non e' del tutto in grado di specificare con certezza se si tratti della sola edizione della Tgr o di tutti i tg di quella fascia oraria, quindi anche quelli della notte. Parlando poi sempre di informazione e replicando indirettamente all'obiezione su come mai "ai grandi investimenti su RaiNews corrispondono invece risultati rimasti piu' o meno invariati?", Todini ha sottolineato un altro aspetto che evidenzia i problemi del settore in casa Rai: "c'e' sovrapposizione totale e costante delle news, noi competiamo l'uno contro l'altro armati. In altri broadcast c'e' un canale all news che crea informazione. Abbiamo una concorrenza continua in casa nostra: se Renzi e' intervistato in Italia ha davanti 5 microfoni Rai diversi, all'estero c'e' uno solo, un microfono-zainetto, poi ogni canale fara' il proprio commento". Nominata di recente alla presidenza di Poste italiane, Todini ha confermato che entro l'autunno lascera' l'incarico di consigliere Rai, ricordando pero' in proposito che "per avere un nuovo consigliere non nominato dalla politica, devono cambiare le norme...". Lei era infatti uno dei sette consiglieri di nomina politica. Tornando poi al sistema informazione del servizio pubblico, l'imprenditrice ha detto che esso "dev'essere razionalizzato, altrimenti non ha senso investire in un grande canale all news come esistono in altri grandi broadcast, i quali avranno forse uno share inferiore al nostro, come spesso dicono gli stessi vertici Rai, e pero' godono di reputazione maggiore a livello mondiale". Secondo la Todini, "un accorpamento del'offerta informativa puo' portare alla valorizzazione vera ed effettiva degli investimenti fatti. Spero che l'azienda possa andare avanti su questo terreno". E quanto a Rai Way, "non si parla di svendita finche' non c'e' un prezzo; non si parla di vendita finche' non c'e' collocazione. C'e' un asset da valorizzare - ha detto todini -, e' doveroso sfruttare questo momento di cambiamento per avere un cambiamento reale dell'azienda, e il governo sta andando in questa direzione con piu' azioni, non ultima sulla governance della Rai".
- Roma, 11 giu. - Il Governo e la maggioranza sono stati battuti, in un voto a scrutinio segreto, nell'esame sulla legge europea 2013-bis alla Camera. E' infatti passato un emendamento della Lega, a prima firma Gianluca Pini, e a cui Governo e relatore avevano dato parere contrario, che riscrive l'articolo 26 sulla responsabilita' civile dei magistrati. .
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