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Stamattina ho trovato la mia CU sul portale INPS nell'area riservata.
Rimangono ancora ignoti i motivi del ritardo di tre settimane rispetto al 17 Marzo data ultima di rilascio della CU.
Non so, infatti, se aspettarmi la stessa cosa l'anno prossimo
Una buona serata a tutti i forumisti.
GF147

Buon pomeriggio,
Avrei deciso di andare in pensione a fine Dicembre 2025 con 43 anni e 9 mesi ed una eta' di 66 anni essendo nato ad agosto 1959. La mia domanda e': una volta in pensione a 66 anni quando avro' compiuto 67 anni ricevero' la differenza esistente?
Ringrazio anticipatamente se qualcuno potra' rispondermi.

Buongiorno, mi accodo a questa discussione per segnalare una discrepanza (minima) tra le cifre di retribuzione a fini pensionistici che trovo sull'estratto conto INPS e la corrispondente voce nel CUD. Per molti anni le due cifre sono identiche, per altri invece c'è una differenza di centesimi, del tipo:

- anno 2022: secondo INPS è XXXXXXX,35 e nel CUD è XXXXXXX,36
- anno 2023: secondo INPS è XXXXXXX,=11.0pt63 e nel CU è XXXXXXX=11.0pt,67

Ai fini del calcolo finale (quando sarà) non farà praticamente nessuna differenza, ma mi chiedevo se vale la pena segnalarlo in qualche modo.

Grazie!

Buongiorno,
spero che questa sia la sezione giusta, e che qualcuno sia in grado di rispondermi.
Nel 2023 ho acquistato titoli di stato per un certo importo. Nel quadro FC2 sezione 2 della DSU mini 2025 li andrò a detrarre manualmente all'importo precompilato. Il mio dubbio riguarda la parte sull'incremento patrimoniale del quadro FC2 sezione 1. Cosa devo inserire nel campo "INCREMENTO DEL PATRIMONIO MOBILIARE NEL SECONDO ANNO PRECEDENTE (D)": devo inserire l'importo dei titoli acquistati, o non devo inserire nulla (dato che li ho già detratti nella sezione 2)?
Grazie!
[EDIT: dimenticavo di specificare che la differenza fra giacenza media e saldo 2023 del mio conto corrente è inferiore all'importo investito in titoli di stato]

Libero2020.. ha scritto:

I tempi di definizione sono i canonici 120 gg.  
s

Sul sito dichiarano 55 giorni......nel mio caso confermo.....arrivato dopo 50 giorni circa

Io ho lo stesso problema, ho chiamato più volte al call center dell'INPS, ma mi dicono di aspettare, che anche neli anni scorsi si sono verificate questi ritardi e non è il caso di allarmarsi. ..Speriamo che presto si risolva in tempi brevi, perché altrimenti non sarà possibile fare il precompilato

Io ho lo stesso problema, ho chiamato più volte al call center dell'INPS, ma mi dicono di aspettare, che anche neli anni scorsi si sono verificate questi ritardi e non è il caso di allarmarsi. ..Speriamo che presto si risolva in tempi brevi, perché altrimenti non sarà possibile fare il precompilato

Il sostituto d'imposta che non rilascia la CU è passibile di sanzioni che, superati i 60 giorni di ritardo, sono nella misura di 100€ per ogni CU non rilasciata all' AdE e al percipiente.

Occorre controllare il proprio cassetto fiscale per capire se è stata consegnata all' AdE. Se non risulta presente si può segnalare alla stessa AdE il mancato rilascio. Cosa che farò se dovessi ricevere ancora "non risposte" come quelle da Voi indicate.
Una buona serata a tutti i forumisti.
GF147

Buongiorno, desidero sapere se è possibile verificare se l'importo della pensione come in oggetto è corretta secondo i contributi versati più il bonus della legge 335, perchè dalla documentazione ricevuta da INPS manca il conteggio del bonus appunto, grazie e buon lavoro
Cordialmente.
Roberto

Chiedo a tutti una precisazione : è vero che l'ecocert non serve per i dipendenti pubblici?

Riguardo all'Inps - cerficazione unica 2025 in fase di convalida, anche io (provincia di Torino) mi trovo nella stessa situazione. Ho scritto a INPS RISPONDE e dopo aver sollecitato la seconda volta, evidenziando, tra l'altro, i termini stabiliti dalla legge per la comunicazione dei dati all'Agenzia delle entrate per la predisposizione della precompilata, mi vedo rispondere: """gentile utente, quando tratteremo la pratica lo comunicheremo""" Mi chiedo ma  che risposta è a un cittadino che sollecità l'ottenimento della certificazione unica che per legge deve essere rilasciata entro il 16 marzo 2025. Termini e condizioni ribaditi tra l'altro dallo stesso Istituto con la circolare INPS n. 61 del 20 marzo 2025 a firma del Direttore generale.
Adesso ho inviato una pec alla direzione provinciale e alla segreteria del direttore generale per chiedere di ottenere il rilascio della certificazione, importantissima, appunto per la complilazione del prossimo 730.
Attendo, ma sono veramente sfiduciato come cittadino italiano !!!!....
P.S. : c'è qualcun'altro nella mia stessa situazione nella provincia di Torino?

Sono un ingegnere di 72 anni, sono andato in pensione 5 anni fa con l'opzione del cumulo avendo 24 anni di anzianità contributiva, parte con l'INPS e parte con Inarcassa.
da quel momento l'INPS non mi riconosce la perequazione automatica perchè secondo l'Istituto rientro nella fattispecie della pensione in cumulo a formazione progressiva, (formula non prevista da nessuna legge  ma letteralmente inventata dall'INPS a seguito di un parere espresso dal Ministero del Lavoro) .
in sostanza L'INPS asserisce che finchè non raggiungo i requisiti minimi previsti da Inarcassa per andare in pensione e quindi sbloccare il pro-quota Inarcassa  e cioè 67 anni di età e 37 anni di anzianità contributiva, non posso usufruire della perequazione automatica.
Ciò significa che secondo L'INPS, mi dovrei reiscrivere ad Inarcassa dalla quale mi sono cancellato 5 anni fa e, avendo solo 24 anni di anzianità, continuare a  lavorare altri 13 anni per pter raggiungere i predetti requisiti minimi al fine di vedermi riconosciuta la perequazione.
volevo sapere visto che ìl'INPS è un muro di gomma, se c'è qualcuno di voi nelle stesse mie condizioni o qualcuno che gentilmente mi possa consigliare un buon avvocato.
Paolo Ulisse

Sono un ingegnere di 72 anni, sono andato in pensione 5 anni fa con l'opzione del cumulo avendo 24 anni di anzianità contributiva, parte con l'INPS e parte con Inarcassa.
da quel momento l'INPS non mi riconosce la perequazione automatica perchè secondo l'Istituto rientro nella fattispecie della pensione in cumulo a formazione progressiva, (formula non prevista da nessuna legge  ma letteralmente inventata dall'INPS a seguito di un parere espresso dal Ministero del Lavoro) .
in sostanza L'INPS asserisce che finchè non raggiungo i requisiti minimi previsti da Inarcassa per andare in pensione e quindi sbloccare il pro-quota Inarcassa  e cioè 67 anni di età e 37 anni di anzianità contributiva, non posso usufruire della perequazione automatica.
Ciò significa che secondo L'INPS, mi dovrei reiscrivere ad Inarcassa dalla quale mi sono cancellato 5 anni fa e, avendo solo 24 anni di anzianità, continuare a  lavorare altri 13 anni per pter raggiungere i predetti requisiti minimi al fine di vedermi riconosciuta la perequazione.
volevo sapere visto che ìl'INPS è un muro di gomma, se c'è qualcuno di voi nelle stesse mie condizioni o qualcuno che gentilmente mi possa consigliare un buon avvocato.
Paolo Ulisse

Buongiorno a tutti,
mi sono letto buona parte della sezione Pensioni, ci sono moltissime informazioni, complimenti per la competenza di chi risponde.
Avrei anch'io qualche domanda, più che altro di indirizzo pratico .
Premetto, che attualmente sono lavoratore dipendente, nato nel 1964, prima occupazione regolare 1 Luglio 1982 (lavoretti estivi da studente), e sono sempre stato dipendente nel settore privato. Attualmente ho maturato 2179 settimane (estorgo un Ecocert ogni primavera ) e, supponendo continuità contributiva fino a quel giorno, arriverei alle agognate 2227 il primo Marzo 2026, e fino qui dovrei avere tutto chiaro.
I miei dubbi sono pratici, ovvero il mio contratto di lavoro (metalmeccanici) impone ai miei livello e anzianità 4 mesi di preavviso, per cui dovrei presentarlo ai primi di Novembre 2025, ma non ho chiaro come funziona il tutto.
Anzi, ad essere sincero non lo so proprio come funzioni.
Provo a specificare i miei dubbi (leggasi p... mentali), io inoltro il 01/11/2025 questo benedetto preavviso con data di interruzione del lavoro al 01/03/2026, ovvero al compimento delle 2227 settimane (dopo accurata verifica del calcolo), ma visto il ritardo tecnico con cui l'INPS certifica i contributi (p.e. ad oggi sul mio prospetto contributivo arrivano al 31/01 2025), a contare le settimane successive sarei anche capace, ma:
Posso io presentare una domanda di pensionamento prima di avere una effettiva situazione certificata?
Mettiamo che ciò sia possibile, sarebbe saggio ritardare l'interruzione del lavoro di qualche settimana per aver un margine di errore o altro?
Insomma vorrei lasciare il lavoro il prima possibile, ma vorrei la sicurezza di non crearmi problemi proprio le ultime settimane.
Grazie per l'attenzione e buona giornata a tutti.
Giampaolo
 

Buongiorno a tutti,
sono un aspirante pensionato con maturazione delle 2227 settimane il 1 Marzo 2026.
Sì, lo so, parto con ampio anticipo , ma conto le settimane mancanti da quando erano 189 (ad oggi sono 48).
Mi sono iscritto per capire bene come comportarmi quando sarà il momento, preavviso di interruzione del lavoro, domanda di pensionamento, ecc...
Al di là di ciò, buona vita a tutti.
Giampaolo