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Per esercitare l’opzione contributiva in una singola gestione, i requisiti devono essere soddisfatti all’interno della stessa gestione caratterizzata da:

1) almeno 15 anni di contributi totali,
2) di cui almeno 5 successivi al 31/12/1995.

Nel caso indicato: 10 anni FPLD + 10 anni ART: nessuna delle due gestioni singolarmente raggiunge i 15 anni , e purtroppo non è possibile fare l’opzione contributiva.

Essendo il Trattamento Minimo per il 2025 pari 603,40€, le fasce per la perequazione delle pensioni 2026 dovrebbero essere:
- prima fascia fino a 603,40 x 4 = 2.413,60 € (rivalutazione al 100%)
- seconda fascia fino a 603,40 x 5 = 3.017,00 € (rivalutazione al 90%)
- terza fascia oltre 3.017,00 € (rivalutazione al 75%)

Per il momento si puo' assumere un indice di Inflazione FOI ST per il 2025 tra 1,4% e 1,5% (questo sembra essere il valore piu' attendibile per il momento come anche evidenziato da molte fonti) in base al quale sarebbero rivalutate le pensioni nel 2026.

Gentilmente vorrei sapere le fasce pensioni anno 2026, se non ricordo male per il 2025 la prima fascia del 100% era 2.394,94 grazie

Certo che puoi, se nel caso hai tutti i requisiti per fare l'opzione con una sola gestione e non sei interessato al cumulo puoi anche non coinvolgere l'altra gestione. Altrimenti se vuoi fare cumulo oppure se il cumulo è necessario deve coinvolgere tutte le gestioni.

Buongiorno,
riguardo all'oggetto dell'argomento, ne approfitto per ripetere la mia domanda ai nostri gentili esperti (già peraltro fatta tempo fa, ma che non ha avuto una risposta esaustiva) sui requisiti per esercitare l'opzione:
Leggo dal sito PENSIONI OGGI alla pagina
www.pensionioggi.it/dizionario/opzione-per-il-contributivo
"Più gestioni
I requisiti per esercitare l'opzione al sistema contributivo (anzianità al 31.12.1995, almeno 15 anni di contributi di cui almeno 5 successivi al 31.12.1995) devono essere verificati nella gestione in cui si effettua l'operazione."
Ciò vuol dire che se ho 10 anni nel FPLD e 10 anni nella gestione ART non posso esercitare l'opzione?
Grazie per i vostri commenti (compreso Jack Burton)
Claudio
 

Verifica già eseguita: rientra tra i 999 casi su mille per i quali il calcolo contributivo è penalizzante.

Premesso che solo il calcolo del grande capo Cochise potra' fugare ogni dubbio, voglio solo aggiungere che, in generale, nel caso che la retribuzione tenda a decrescere negli anni (al contrario di quanto avviene normalmente), l'opzione al contributivo puro potrebbe essere vantaggiosa rispetto al calcolo misto retributivo/contributivo. Questo perche' le quote retributive 'guardano' alle retribuzioni degli ultimi anni (per es. la Quota A 'guarda' alle retribuzioni degli ultimi 5 anni) che potrebbero essere inferiori a quelle di anni addietro.

sinceramente la simulazione inps mi puzza tantissimo, però potrò dare risposta certa solo guardando i numeri.
Inviami quanto di seguito dettagliato e provvederò io a far parlare i numeri, in modalità gratuita.
ciao
•Accedere alla propria posizione inps
•Nel motore di ricerca in alto a destra digitare “fascicolo”
•Accedere al Fascicolo previdenziale del cittadino servizio_Utilizza strumento
•Posizione assicurativa
•Estratto conto
•Cliccare con il mouse su “estratto ca.r.pe.”
•Verrà generato un file denominato “EC_codice fiscale_E1 che troverai nella cartella download
•Senza aprirlo (occorre l’applicazione carpe inps che però sbaglia, quasi sempre , il calcolo della quota A) Invialo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Converti il lordo annuo in Euro dividendolo per 1936,27
Poi moltiplichi per il coefficiente di rivalutazione che per il 1990 corrisponde a 2,3175, come da circolare che trovi al seguente link  

Saluti

Buona sera,

riassumo in sintesi la mia storia contributiva:

- dal 09/1985 al 09/1990 lavoro dipendente privato  (al quale aggiungere breve apprendistato, servizio militare e 3 mesi come dipendente pubblico)
- segue un vuoto contributivo in quanto titolare di P.IVA senza obbligo di versamenti fino al 1996
- dal 1996 al 2015 versamenti nella Gestione Separata
- dal 03/2015 ad oggi lavoro dipendente privato

Visto il vuoto contributivo di cui sopra, potrò beneficiare solo della pensione di vecchiaia a 67 anni + ? mesi…

Utilizzando il simulatore del portale INPS risulterebbe molto conveniente optare per il sistema contributivo
(Lordo mensile di 2.228 € rispetto ad un lordo di 1.383 € con il sistema di calcolo retributivo/misto).

Con la speranza che le simulazioni INPS siano affidabili, vi chiedo se esiste per caso qualche controindicazione nella scelta dell'opzione per il sistema di calcolo contributivo e, in caso negativo, quando è opportuno effettuare la scelta in tal senso (decorrenza immediata ?).

Grazie
Un saluto
Alessandro
 

Ciao Luca, benvenuto! Qui troverai persone molto preparate, specialmente sui calcoli e sui requisiti pensionistici. Ottima scelta quella di aprire i thread nelle sezioni giuste.

Mi rispondo da solo e lascio traccia anche per altri in futuro.

Alla lavoratrice di cui dicevo hanno appena liquidato la pensione con la terza deroga Amato, quindi, come spesso capita, era un errore del funzionario INPS

15 anni di contribuzione da lavoro dipendente raggiunti anche con un anno di contribuzione volontaria, in presenza di 10 anni di lavoro dipendente discontinuo e 25 anni di anzianità assicurativa, hanno dato luogo, alla fine, all'erogazione della pensione di vecchiaia.

 

Mi limito a copiare e incollare parte dello  Statuto Inarcassa. 
Art. 7- Iscrizione ad INARCASSA
7.1 - L’iscrizione ad INARCASSA è obbligatoria per tutti gli ingegneri e gli architetti che esercitano la libera professione con carattere di continuità e ad essi esclusivamente riservata.
7.4 - Gli iscritti ad INARCASSA che siano o siano stati membri del Parlamento, dei consigli regionali, o presidenti delle province o sindaci dei comuni capoluoghi di provincia o con più di 50.000 abitanti, sono esonerati, durante il periodo di carica, dal requisito della continuità dell’esercizio professionale.
7.5 - Sono esclusi dall’iscrizione ad INARCASSA gli ingegneri e gli architetti iscritti a forme di previdenza obbligatorie in dipendenza di un rapporto di lavoro subordinato o comunque di altra attività esercitata.

un professore è assunto part time a tempo indeterminato presso una scuola superiore ed è anche un architetto che fa libera professione . deve versare i contributi a gestione separata o inarcassa?
inoltre ha preso 5 anni di aspettativa dalla scuola perchè eletto assessore presso un ente locale. il comune come stabilisce la legge verserà i contributi dell' assessore come se stesse lavorando nella scuola (si sostituisce alla scuola e versa i contributi sulla base delle retribuzioni che quest' ultima comunica all'ente) e , nel mentre , continua a fare libera professione, deve versare i contributi a inarcassa o gestione separata?

Francesco scrive:"Si.Le mie notti sono superiori a quelle che servono.Non capisco perché all' Inps mi dicono che devo aspettare 67 anni di età".
Neanche noi riusciamo a capire per quale motivo deve attendere 67 anni d'età, oltretutto incrementabili per aspettativa di vita.
Compirà 61 anni e 7 mesi nel 2026.
Ha almeno 35 anni di contributi.
Maturerà entro il 2026 quota 97,6.
Svolge lavoro notturno per almeno 78 notti all'anno per almeno sette anni negli ultimi dieci che precedono la domanda.
Se il modello AP45 non è compilato correttamente o, nella compilazione dello stesso manca un allegato utile per la verifica di quei requisiti sopra descritti, l'INPS dovrebbe comunicarlo.
Ha allegato dichiarazione del datore di lavoro con il numero di notti svolte anno per anno negli ultimi dieci?