Pensione antipatia dimissioni
- Nicola54
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b) assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il
coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in
situazione di gravita' ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge
5 febbraio 1992, n. 104.
Dove scritto :"al momento della richiesta" interpreto che la richiesta sia quella relativa al comma 199 cioè pensione anticipata precoci.
La differenza tra momento della richiesta e momento della decorrenza è evidente.
Non mi risulta ci siano variazioni al comma indicato.Qualunque Circolare o Messaggio INPS deve essere conforme a quanto stabilito dalla legge e eventualmente chiarirla nei dettagli.
Per questo motivo ritengo corretta la precedente risposta, da verificare comunque nelle competenti sedi.
Bene inteso, ringrazio per la precisazione.
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- robyberto
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Nicola54 ha scritto: Lei scrive che:
"Uun addetto inps si è informato facendo 2 tel ad altri colleghi.Alla fine mi ha detto che soltanto se il familiare assistito decede prima della decorrenza si perde il diritto alla pensione dal 1 giorno di pensione si è fuori pericolo".
_________________________________________________________
Direi errata la risposta fornitale.
Il comma 199a dell'art. 1 della legge n. 232/2016 testualmente recita:
"Assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il
coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in
situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge
5 febbraio 1992, n. 104".
Il par. 2 del Messaggio INPS n. 1481/2018 in modo conforme alla legge indicata testualmente recita:
"L’esistenza in vita dell’assistito devono, invece, sussistere alla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio".
Per questo motivo l'esistenza in vita è da considerarsi requisito che deve sussistere all'atto della domanda, ma non della decorrenza pensionistica.
Salve Nicola, credo che questo valeva esclusivamente per i primi che avevano diritto alla decorrenza retrodatata, infatti la prima parte del punto 2, come regola generale, dice l'esatto opposto...
Aveva ragione Border
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- Antonetti
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- Nicola54
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"Uun addetto inps si è informato facendo 2 tel ad altri colleghi.Alla fine mi ha detto che soltanto se il familiare assistito decede prima della decorrenza si perde il diritto alla pensione dal 1 giorno di pensione si è fuori pericolo".
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Direi errata la risposta fornitale.
Il comma 199a dell'art. 1 della legge n. 232/2016 testualmente recita:
"Assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il
coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in
situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge
5 febbraio 1992, n. 104".
Il par. 2 del Messaggio INPS n. 1481/2018 in modo conforme alla legge indicata testualmente recita:
"L’esistenza in vita dell’assistito devono, invece, sussistere alla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio".
Per questo motivo l'esistenza in vita è da considerarsi requisito che deve sussistere all'atto della domanda, ma non della decorrenza pensionistica.
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- Antonetti
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