Riscatto della laurea ordinario o agevolato

Sì, è corretto, quando io ho chiesto il riscatto della laurea come commerciante avevo versato qualche contributo e quindi il simulatore mi ha dato una stima preliminare.
In questo forum si trovano anche varie informazioni su come fare il calcolo prima di iscriversi alla gestione INPS per i lavoratori autonomi e ci sono dei suggerimenti su quando versare i contributi per evitare che la domanda di riscatto venga sospesa.

Vi ringrazio per le vostre risposte che mi hanno fatto capire che ho anche una terza opzione.
Per il riscatto agevolato so che il costo è poco più di 5.200€ per anno, per il riscatto ordinario nel fondo lavoratori dipendenti riesco a stimare l’onere con il simulatore INPS che è invece inutilizzabile se cerco di usarlo per il fondo lavoratori autonomi.
Mi appare infatti il messaggio “Non è presente contribuzione nel fondo prescelto. Scegliere il fondo previdenziale in cui si è titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) e riprovare”.
Quindi solo quando avrò versato il primo contributo potrò fare la simulazione del costo di riscatto come lavoratrice autonoma, corretto?

Cometa ha scritto: Quello che mi sorprende è che due patronati che ho consultato di recente, quando ho chiesto consigli su vari argomenti tra cui il riscatto della laurea, non mi hanno parlato della gestione artigiani.
Si può avere una stima del risparmio per un riscatto in questa gestione rispetto a quello che pagherei come ex lavoratrice dipendente?

Lo scorso anno io e altri ex colleghi abbiamo consultato molti patronati e nessuno ci aveva detto nulla sui vantaggi nel riscattare la laurea nella gestione artigiani & commercianti rispetto al FPLD. E quando siamo stati noi a parlarne qualcuno ci disse che iscriversi a questa gestione avrebbe penalizzato la quota retributiva perché “si riduce la media degli ultimi stipendi da dipendente”, ma era un’informazione falsa.

Riguardo al risparmio dipende dalla propria storia contributiva. Per quattro anni di corso di laurea io avrei avuto un onere di 110K nel FPLD mentre nella gestione Artigiani ho pagato 11K.
Ad essere rigorosi non si deve parlare di risparmio ma di riduzione dell’investimento nel senso che è vero che ho risparmiato quasi 100K nel versamento ma poi l’importo della pensione risulta inferiore se si riscatta da artigiano anziché da dipendente.
Però sarei dovuto diventare ultra centenario per recuperare l’esborso richiesto nel FPLD quindi il riscatto da artigiano mi è sicuramente convenuto.

Riassumo la mia esperienza.
Dopo aver fatto il lavoratore dipendente per tanti anni ho aperto una P.IVA e poi ho chiesto il riscatto della laurea nella gestione commercianti che è molto simile a quella degli artigiani.
Fu grazie al passaparola di un amico che ho saputo di questa possibilità e lui stesso ne era venuto a conoscenza da altre persone senza interpellare nessun patronato. Inizialmente ero molto scettico ma poi mi sono ricreduto.
Per i miei obiettivi avevo bisogno di riscattare un solo anno e ho risparmiato circa ventimila euro.

Grazie della risposta.
Per l’attività che ho intenzione di avviare con P.IVA da una prima verifica sembra che posso farla anche come artigiano. Quello che mi sorprende è che due patronati che ho consultato di recente, quando ho chiesto consigli su vari argomenti tra cui il riscatto della laurea, non mi hanno parlato della gestione artigiani.
Si può avere una stima del risparmio per un riscatto in questa gestione rispetto a quello che pagherei come ex lavoratrice dipendente?

Cometa ha scritto: Dovrò valutare i pro e contro di un riscatto agevolato rispetto a quello ordinario ma vorrei sapere se ci sono altri aspetti da analizzare prima di prendere una decisione.

E’ sicuramente necessario verificare vantaggi e svantaggi del riscatto agevolato rispetto a quello ordinario ma per la situazione descritta (prossima apertura di P.IVA) si potrebbe valutare un’ipotesi alternativa alla libera professione se l’attività può essere inquadrata come artigiano.

Per alcuni tipi di attività esistono infatti delle aree di sovrapposizione per i codici Ateco, ma c’è una differenza: in genere un artigiano produce e vende un bene, per un professionista prevale il servizio di consulenza. Per fare un esempio in ambito informatico: chi aiuta le aziende a posizionare al meglio il proprio sito web quando si fanno le ricerche su internet è un libero professionista, mentre chi realizza i siti è un artigiano. Però il confine può essere molto sfumato e questo spiega perché in certi casi c’è il dubbio se iscriversi alla gestione separata o alla gestione artigiani (che hanno adempimenti previdenziali diversi).

Nella gestione separata non si può riscattare una laurea conseguita prima del 1996 (e quindi si è obbligati a farlo nel FPLD con un costo elevato), come artigiano è invece possibile e si avrebbe un onere molto basso, mantenendo la quota retributiva (al contrario del riscatto agevolato).
Ma tutto dipende dal tipo di attività da svolgere con P.IVA, dopodiché si può verificare come procedere.