Attualmente le regole (legge Fornero) prevedono che un lavoratore (uomo) in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possa conseguire la pensiona anticipata indipendentemente dall'età anagrafica; adeguato alla speranza di vita ciò conduce (a decorrere dal 2016) ad un requisito minimo 42 anni 10 mesi. L'ipotesi di cui discutono in questi giorni governo e sindacati prevede - a grandi linee - la possibilità per i lavoratori nati negli anni '51 - '53 (ma alcuni ipotizzano anche il '54) di poter chiedere un anticipo all'Inps per uscire dal lavoro anticipatamente rispetto ai requisiti della legge Fornero.
Ciò significa che tale ipotesi - qualora divenga legge integri (fornendo una ulteriore possibilità di pensionamento a chi non ha il requisito dei 42 anni e 10 mesi) - i requisiti della legge Fornero? Pertanto questi ultimi rimangono in vigore? Ossia, tornando all'esempio citato, un lavoratore in possesso di anzianità contributiva pari ad almeno 42 anni e 10 mesi mantiene la possibilità di andare in pensione alle condizioni attuali (senza quindi dover richiedere il prestito all'INPS ipotizzato nell'Ape? Oppure........?
Grazie