cumulo casse professionali

Salve a tutti,
questa mattina già girano voci di "imminente abolizione del cumulo per i professionisti";
so che non è così, ma molti ci credono e abbandonano le armi sconsolati ...." era un regalo troppo grosso!" dicono.

Aggiungo questo spezzone di comunicato Cosmed, sperando che altre associazioni sindacali facciano pressione sulla politica.

"Occorre un chiarimento urgente politico, non potendo rinunciare ad una norma di civiltà giuridica che risponde ad elementari principi di equità e non essendo ammissibile che il Governo violi le leggi che approva. Se qualcuno vuole modificare o stravolgere la norma in via interpretativa deve metterci la faccia ma sappia che troverà la nostra ferma opposizione che non esiterà ad adire le vie legali", conclude Cosmed.

28 giugno 2017

E così Boeri ci ha “mollato”, deviando la questione alla politica, che probabilmente se ne sbatterà. Leggo dalla relazione del presidente inps:

“Tra le barriere alla mobilità, regimi di valorizzazione dei contributi previdenziali versati in gestioni diverse spesso penalizzanti. Nonostante questo, come documentato nella Parte prima del Rapporto, è aumentata nel corso del tempo la percentuale di lavoratori con più posizioni contributive nel corso dello stesso anno. E sono sempre più frequenti i passaggi fra gestioni contributive diverse. Per questo è stato importante superare, con la legge di bilancio per il 2017, l’Istituto della ricongiunzione onerosa. Mettere insieme spezzoni contributivi in gestioni diverse deve avvenire a costo zero, come a suo tempo proposto in “Non per cassa, ma per equità”. Si tratta ora di mettere pienamente in pratica questa riforma, anche per quanto riguarda il cumulo con le posizioni assicurative nelle casse previdenziali. La legge a questo riguardo è fortemente incompleta e lascia spazio a due interpretazioni estreme: utilizzare, nel definire il diritto alla pensione, i requisiti anagrafici e contributivi più bassi tra, da una parte, le gestioni Inps e, dall’altra, le Casse oppure, al contrario, allinearsi ai requisiti più elevati. La prima opzione è quella che premia maggiormente le carriere mobili ed è dunque preferibile alla luce delle considerazioni di cui sopra. Tuttavia può creare nell’immediato un problema, non solo di liquidità, a diverse casse professionali. La seconda opzione ha i problemi opposti. Una terza opzione consiste nel definire in modo unitario la pensione sommando le posizioni contributive nelle varie gestioni, ma erogare le diverse quote del trattamento solo al perfezionamento dei requisiti anagrafici delle diverse gestioni. Urge una decisione, che non può che essere politica, a riguardo. Bene che arrivi in fretta.”

Amen

Maurizio, probabilmente è così...alcune professioni consentono di cancellarsi dalle proprie casse pur continuando ad essere iscritti ai rispettivi Ordini...Inarcassa, se ho capito bene, funziona cosi, ci piacerebbe avere conferma da qualche ingegnere o architetto...per le nostre casse (Enpav, Enpam) siamo legati a filo doppio, non puoi non versare (solo dal 95 in poi i nostri colleghi neolaureati hanno potuto optare se versare o meno)... Questo cosa comporta: per Enpam o Enpav il cumulo non porterà alcuna criticità, l'impatto economico è zero e infatti si dicono "pronte"...qualche altra cassa, dallo statuto più "elastico" è più cicala delle nostre casse formichine adesso si batte il petto...

E io pago come diceva Totò. Nella sua immensa saggezza. Ci manca però sapere se qualcuno invece non paga.

Ho fatto una domanda oggi. Nessuno risponde. Ci sono forse iscritti alle casse che non avevano obbligo di pagamento alla cassa di previdenza pur essendo iscritti all'ordine?
Perchè se così fosse il problema riguarda chi non ha versato contributi continuativi. Come diceva Diaz nel suo articolo si ha diritto per il diritto. Ma non per la misura!

Per quanto mi riguarda ho versato 40 anni alla cassa ( o casta come qualcuno la chiama) + 6 anni di riscatto università ( a carico mio. Milioni all'epoca). 33 all'inps con ricongiunzioni ricongiunzioni onerose per 4 anni. Altri milioni di lire. ( Perchè non mi hanno pagato i contributi in quanto libero professionista). Allora non c'era l'obbligo di iscrizione alla gestione separata. Avvenuta per legge solo dopo il 92. Dovrei vivere fino a 100 anni per riscuotere i corrispettivi complessivi ( 85 e 7 mesi anni di contribuzione coincidente) . E forse non mi bastano i 100 anni. Non ci arriverò. Il lavoro mi ha consumato. Spero almeno di arrivare a 80.
Sono un pò arrabbiato . Scusatemi

ottima osservazione Marco; se ciascun appartenente ad una Cassa, iscritto a questo Forum, facesse lo stesso tipo di indagine e di valutazione, si potrebbero avere delle stime difficilmente oppugnabili.

avevo scritto un intervento a proposito di Inarcassa....lo ripropongo correngendolo in parte...il Presidente, Santoro, ha lanciato l'allarme: "65-66.000 tra architetti ed ingegneri, non più iscritti a Inarcassa sono potenzialmente interessati al cumulo con un onere per la cassa di 550 milioni di euro"....è palesemente un falso....e vi dimostro perchè...mi sono preso la briga di andare a vedere il sito Inarcassa, i dati sono di facile lettura, invito anche voi a farlo....ebbene gli iscritti sono 156.285 (altri 12.117 sono pensionati che ancora esercitano, ma appunto..percependo già un trattamento pensionistico sono esclusi da un eventuale cumulo)...c'è poi il popolo degli iscritti all'Albo: 193.581 che evidentemente possono decidere di non iscriversi (chiedo conferma a qualche ingegnere o architetto)...tra i vari diagrammi e statistiche (molto ben fatte) c'è quella della divisione degli iscritti in fasce d'età...quella più interessata è ovviamente 56-65 anni che costituisce il 15% del totale, ma considerando che solo dai 62 anni in su puoi aver maturato 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva direi che appena un terzo, cioè il 5% di 156.285 è la platea massima dei potenziali cumulati...ossia 7.814 (tutti bravi, tutti laureati in 5 anni...)...stiamo parlando degli iscritti....il numero dei NON PIU' iscritti Inarcassa, utilizzando la stessa suddivisione in fasce di età....è di poco superiore (la base di calcolo passa da 156.285 a 193.581)...quindi stiamo parlando di 9.682 ultra 62enni che rappresentano la base massima potenziale di coloro che potrebbero essere interessati al calcolo retributivo per veder valorizzata la loro pensione...tutti quelli più giovani non riusciranno mai ad avere i 18 anni contributivi al 31-12-1995. Consideriamo inoltre che NON TUTTI HANNO FATTO IL RISCATTO DI LAUREA! (SOLO CON QUEGLI ANNI VALORIZZI IL CUMULO AI FINI DEL RETRIBUTIVO!) E' una bufala parlare di 65-66.000! bisogna vigilare e denunciare questi depistaggi..