Ape sociale e pensione anticipata

Cochise e Franz salve,
nel merito del vs. dubbio in merito alla tempistica di presentazione della richiesta di revoca dallo stato di apista che eroga indennità di natura assistenziale, causa maturazione requisiti di pensione anticipata nutro anch'io incertezza .
Mi spiego: se facciamo riferimento alla circolare INPS n. 100 del 16/06/2017 capitolo 8 - Cessazione e revoca del beneficio...... omissis.....Nelle ipotesi in cui il soggetto divenga titolare di un trattamento pensionistico diretto l’indennità è revocata dalla data di decorrenza della pensione....omissis.....: quindi revoca da apista entro il 31/03/2019 + 5 gg (o prossimità ) e secondo logica , sempre nello stesso mese di marzo 2019, il giorno dopo , inoltro di domanda di pensione anticipata.
Tuttavia quando venne formulata la circolare INPS n. 100 la pensione anticipata faceva riferimento alla legge 214 , comma 10 del 22/12/2011 con decorrenza , se dipendente privato, dal 1° giorno successivo il mese della maturazione degli idonei requisiti .
Invece dal 29/01/2019 il DL 4 /2019 le precedenti disposizioni sono state sostituite dall'art. 15 di cui nel caso comma 1( pensione anticipata) e contestuale comma 3 adattabile per Sig. Franz che recita una finestra in deroga per neanche 3 mesi per attivare la decorrenza 1/4/2019, 1° giorno di erogazione della pensione ( dipendente privato) , tutto ciò conteggiato dalla data di maturazione requisiti se maturati ante 29/01/2019.
Proprio per questa descritta transitoria deroga di cui all'art. 15 comma 3 , non mi sento di indicare con certezza di inoltrare la comunicazione unilaterale di revoca apista entro il prossimo 31/03/2019 con il rischio di far slittare di ulteriori 3 mesi la finestra di decorrenza pensione , suffragato ciò dal mutato riferimento normativo previsto dall'istituto per la pensione anticipata dei 42 anni e 10 mesi dal 2019 e dalla mancanza di successivi messaggi interpretativi dopo l'emissione della circolare INPS n. 11 del 29/01/2019, salvo il messaggio n. 402 del 29/01/2019 di riapertura termini di accesso a ape sociale che nulla dice sul nostro argomento di trasformazione da indennità assistenziale a indennità di quiescenza.
Altresì fosse prodotta tale dichiarazione di revoca già domani , comporterebbe la rinuncia a alcune indennità mensili di ape sociale, fino alla decorrenza pensione anticipata
Franz visto che il tema è sensibilmente delicato per lei, per il suo quesito le suggerisco di armarsi di pazienza e di recarsi a colloquio con un funzionario ( sportello cittadino assicurato) INPS presso la sua sede territorialmente competente; avrà cosi modo innanzitutto di accertarsi della fattibilità di tale trasformazione di stato e raccogliere informazione sulla modalità tecnica di produzione di revoca.
Ultima informazione: se ricordo bene le mancano ancora alcune settimane a gennaio 2019 di copertura per contribuzione volontaria atte a completare le 2227 settimane necessarie al requisito.
Se , come penso, ritiene di completare il pagamento immediatamente per le ultime settimane, al fine di definire la sua posizione contributiva, le ricordo che sempre al funzionario INPS di " sportello cittadino assicurato" , in deroga alla normativa determinata per le finestre temporali destinate ai versamenti dei contributi volontari, ha facoltà di richiedere l'emissione urgente ( 4/5 giorni) dell'ultimo mav frazionato settimane utili gennaio 2019 ed effettuare il pagamento immediato per questa ultima obbligarietà, opzione concessa proprio perchè Ella è nell' imminenza di raggiungere i requisiti necessari per l'accesso alla pensione anticipata, entro il completamento trimestrale.
Franz confido che lei abbia sia già in possesso di un estratto conto certificativo aggiornato sul quale abbia dedotto con precisione le settimane di contribuzione mancanti a gennaio 2019, perchè in difetto , la fattibilità si complicherebbe assai.!!!
PS: Un consiglio: nel merito non faccia mai riferimento per raccogliere informazioni al call center INPS, erogano spesso informazioni imprecise se non rientranti nella banalità , attraverso risposte scritte da un algoritmo che non dettaglia nello specifico le richieste così particolari, piuttosto fissi un appuntamento con un funzionario delle pensioni presso la sua sede se non vuole fare la coda allo sportello.

Cochise, come leggi e me ne scuso, la mia sensibilità sulla tematica del "portafoglio in tasca agli utenti " non mi consente ancora di affermare bianco o nero , in merito al corretto protocollo da attivare in questa recente fase di transizione, in particolare per processi così delicati e particolari che rimbalzano da una gestione all'altra, e che esulano da procedure standard già tracciate e consolidate.
Cordialità

cochise ha scritto: Nedro, però non mi è chiara la fase operativa.
Chi ha decorrenza aprile 2019, quando deve fare comunicazione e con che modalità.
Se chiarisci questi aspetti fai un grosso servizio alla tribù Apista.

Grazie Nedro, mi associo alla domanda di Cochise , che ringrazio, io ho conseguito i 42 anni e 10 mesi in gennaio, la finestra è il 1 aprile. Quando dovrei revocare l’Ape.
Grazie a tutti siete una bella comunità.

Nedro, però non mi è chiara la fase operativa.
Chi ha decorrenza aprile 2019, quando deve fare comunicazione e con che modalità.
Se chiarisci questi aspetti fai un grosso servizio alla tribù Apista.

@ adrobe Hai ragione, sono all’estero e ritorno Venerdì. Comunque non sempre ricevi risposte univoche.

Signor Franz55 buongiorno,
non disperi perchè ha solo dimenticato un passo obbligatorio per effettuare il passaggio da percettore di Ape Sociale a prossimo percettore di pensione anticipata ( se maturati gli idonei requisiti dopo ulteriori tre mesi di finestra di attesa dal 2019 DL 4/2019)
Fin da quando è stata distribuita dall'INPS la circolare n. 100 del 16/06/2017 al punto n. 4 erano riportati i dettagli di comportamento relativi alla fattibilità del percipiente di trasformare il suo diritto apista in percettore di quiescenza per pensione anticipata.
Il punto 4 riepiloga questa concessione di trasformazione:
Cause di decadenza dall’indennità diAPE sociale e rapporti con lo svolgimento di attività lavorativa (art. 8, commi 1 e 2, del decreto)
Ove in corso di fruizione dell’APE sociale il beneficiario divenga titolare di pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia di cui all’art. 24, comma 6, del d.l. n. 201 del 2011, il medesimo decade dal diritto all’indennità dalla data di decorrenza della pensione (art. 8, comma 2, del decreto).........omissis.........
.......Al fine di consentire all’Inps la tempestiva revoca del relativo trattamento, il percettore di APE sociale è tenuto a dare comunicazione all’Istituto della causa di decadenza entro 5 giorni dal verificarsi della stessa.
Suppongo, visto il rigetto di domanda di pensione anticipata comunicatole da INPS, che Ella non abbia prodotto nei termini questa dichiarazione, unilaterale e obbligatoria di revoca e specifica causale, alla condizione attuale di apista.
Faccia attenzione che i 5 gg partono dalla data dalla quale decade il percepimento di Ape Sociale e dello stato giuridico di apista in conseguenza della data di maturazione , nell' istituto di pensione anticipata .
Per INPS stato giuridico di apista e stato giuridico di pensionato non possono essere considerate sovrapponibili.
Se nel corridoio ci sono 2 stanze adiacenti ( una ape Sociale e l'altra pensione anticipata) , dopo essere entrati nella prima stanza non si può accedere alla seconda attraverso la parete, ma bisogna innanzitutto ( dichiarazione di revoca con causale) uscire dalla porta di nuovo sul corridoio per poi entrare nella seconda stanza nella quale è permesso restare.
Cordialità

Potresti chiedere un appuntamento specifico presso la Sede INPS territoriale di competenza chiamando il n. verde INPS, probabilmente avrai dissipato ogni dubbio...