Gestione Commercianti e Quota 100

mariom57 ha scritto: Cochise, grazie mille per la tua risposta. Anch’io condivido la tua logica. Tuttavia mi pare di aver fatto un passo avanti nell’apprendere che la Gestione Commercianti non e’ la stessa cosa della Gestione Separata. Questo significa che potrei riscattare la laurea (5 anni) nella Gestione Commercianti sebbene l’importo del riscatto sia a me sconosciuto al momento (dovrei infatti iscrivermi alla Cassa, pagare almeno un contributo, e chiedere il riscatto della laurea).

Il mio obiettivo e’ di andare in pensione -se fosse possibile- con Quota100 raggiungendo i 38 anni di contributi sommando quelli nel FPLD (circa 35 anni ad oggi) con quelli nella Gestione Commercianti (5 anni di riscatto laurea piu’ pochi mesi).

Mi chiedo infatti, e chiedo cortesemente ai partecipanti a questo forum, se fosse possibile ricongiungere onerosamente i contributi della Gestione Commercianti a quelli del FPLD per accedere alla Quota100 nel FPLD.

Grazie e auguri di buon anno a tutti.

Solo un punto: la laurea che io sappia non è obbligatorio riscattarla tutta, se a te servono solo 3 anni, riscatta 3 anni e non 4 o 5, risparmi qualcosa...

Grazie Cochise per aver eliminato il dubbio sul punto f).

La perplessità esiste solo sul punto d) in quanto anche il dubbio del punto f) non sussiste in quanto , oltre a quanto hai riportato, le contribuzioni in fpld e com e art sono in un'unica cassa, anche se le regole di calcolo sono diverse.
Tanto per essere chiari, anche prima della legge sul cumulo, la pensione di anzianità si raggiungeva sommando le contribuzioni (non coincidenti) di FPLD, ART e COM (figli della stessa madre.

Domino,
Vorrei provare a ragionare un poco sulle perplessita’ dei patronati. Per farlo, lasciami riassumere quello che abbiamo detto in questo specifico forum, con la speranza che possa andare anche a beneficio di altri.
Naturalmente prego te e tutti in questo forum di smentirmi, se dico sciocchezze. Non sono certo un esperto di pensioni.

Per generalizzare, abbiamo discusso la posizione di un individuo avente:
a)Anzianita’ uguale o maggiore di 62 anni entro il 2021
b)XX anni di contribuzione nella gestione FPLD
c)Almeno 1 contributo nella gestione COM o ART
d)Riscatto, parziale o totale, della laurea ante 1996 nella gestione COM o ART per un totale di contributi YY, con YY < 6
e)Cumulo gratuito dei contributi XX+YY (nella gestione FPLD), tali che XX+YY >= 38 anni
f)Accesso a quota 100 entro il 2021 nella gestione FPLD sulla base dei contributi XX+YY

Analizziamo ogni singolo punto per provare a capire la reticenza dei patronati.

I punti a), b) e c) sono dati di fatto, nessun dubbio.

Sul punto d) non ci possono essere dubbi sul lato del diritto di riscatto, sancito per legge (l’istituto del riscatto risale alla legge n. 153/1969 fino alla attuale -credo- normativa regolata dal Dlgs 184/1997). Ci sono invece forti dubbi – e qui i patronati sono legittimati ad averli – sull’onere del riscatto. Stante questa incertezza non mi prolungo sui dettagli, chi volesse puo’ apprenderli seguendo questo link: www.pensionioggi.it/forum/pensioni/9575-...ipendente-a-autonomo

Sul punto e), mi pare di poter dire che la legge 228 del 24 dicembre 2012, art. 1 commi da 239 a 246 abbia previsto la possibilita’ di cumulare (gratuitamente) tutti i periodi contributivi NON coincidenti versati in due o piu’ gestioni assicurative. Quindi direi che non ci possono essere dubbi sul fatto di poter sommare i periodi XX in FPLD con i periodi YY in COM o ART.

Sul punto f) non ho certezze, in quanto non ho trovato una legge che dica chiaramente che questo si possa fare.
Infatti, il DL N. 4 del 28 Gennaio 2019, convertito in legge con modificazioni il 28 Marzo 2019 all’art. 14 comma 2 recita “Ai fini del conseguimento del diritto alla pensione quota 100, gli iscritti a due o piu' gestioni previdenziali di cui al comma 1, che non siano gia' titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle predette gestioni, hanno facolta' di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate
dall'INPS, in base alle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 243, 245 e 246, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

Il comma di cui sopra sembra avvalorare l’ipotesi di cumulo per quota 100, sfortunatamente i richiami a catena ad altre leggi aprono una spirale incomprensibile (almeno per me), che rendono incerto il cumulo per quota 100.

Spero che questo derivi unicamente dalla mia ignoranza, altrimenti potrebbe essere un altro elemento di reticenza da parte dei patronati.

Mi dispiace averla fatta cosi’ lunga, non posso che chiedere scusa.

Mariom57, le mie indagini sono state fatte con riferimento allo scenario di mio interesse, vale a dire di lavoro dipendente già cessato. Quindi non ho approfondito casi come il tuo.

In attesa di altre esperienze, sta a te valutare quale soluzione adottare: riscatto della laurea molto oneroso su FPLD (ma più vicino nel tempo e accesso a Quota 100 non rinviato al 2021) oppure apertura della partita IVA nel quarto trimestre 2020, attesa di qualche mese a inizio 2021 per vedere i contributi ART o COM nel tuo estratto conto e infine riscatto della laurea su ART o COM (che "dovrebbe essere" molto meno oneroso), a patto che quota 100 venga rifinanziata per il suo ultimo anno di vita e che i vari patronati che escludono questo approccio abbiano torto.
Qualche mio ex-collega ha ipotizzato una riduzione da 100K a 20K nel riscatto della laurea tra FPLD e ART o COM, ma è tutto da verificare…
Buon anno anche da parte mia

Domino,
Ho studiato un poco cio’ che occorre per iscriversi alla Cassa Commercianti (o Artigiani) e mi pare di notare un ostacolo. Mi spiego. L’iscrizione alla Gestione COM o ART in contemporanea con l’attivita’ di lavoro dipendente full-time NON comporta il pagamento dei contributi COM o ART, in quanto l’attivita’ autonoma non e’ prevalente. Mi pare di capire che l’attivita’ prevalente da lavoro dipendente vada dichiarata nella ComUnica, che e’ la documentazione da fornire per l’iscrizione alla Gestione COM o ART.
Mi auguro di sbagliarmi, e spero che tu o qualcuno nel forum possa smentirmi, altrimenti il castello che mi ero costruito rischia di cadere, almeno nel mio caso. Infatti il termine della mia attivita’ di lavoro dipendente e’ il 30 Settembre 2020. Troppo tardi per iscriversi alla Gestione COM o ART e sperare di andare in pensione con i benefici di quota 100 nel 2020. Dovrei aspettare il 2021 con i rischi associati alla persistenza di quota 100, in teoria valida fino alla fine del 2021, in pratica chissa’.
Un saluto e Buon Anno a tutti