Redazione

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- Roma, 19 giu. - Da dieci a dodici: tanti sono i deputati di Sel in procinto di lasciare il gruppo. Nella sede del partito si ragiona su quella cifra ma, sottolinea Nicola Fratoianni, meglio aspettare che finiscano le "comunicazioni", ovvero le lettere che hanno cominciato ad arrivare con la riunione della segreteria in corso. Una segreteria alla quale era stato invitato anche Migliore, per un estremo tentativo di riappacificazione o per lasciare a lui l'onere dello strappo. In questo secondo caso non ce ne sarebbe stato bisogno. Le lettere sono uno stillicidio che sortisce il non scontato effetto di rendere ancor piu' drammatico l'appuntamento. La prima ad arrivare e' stata la lettera di Claudio Fava, piu migliorista dello stesso Migliore come lo definisce qualcuno: e in effetti il deputato gia' nelle scorse settimane si era distinto per dichiarazioni infuocate contro il presidente Vendola colpevole, a suo dire, di una gestione personale del partito: "una scelta dolorosa e insieme inderogabile", spiega Fava nella lettera, "per la distanza che separa Sel dal suo progetto origonario". La lettera di Migliore arriva subito dopo quella di Fava. L'ex capogruppo spiega che ormai si e' interrotto il rapporto di fiducia" ce lo legava al partito. Alle loro sono seguite le lettere di dimissioni di Titti Di Salvo e Ileana Piazzoni. Quelle che si attendono ancora sono le lettere di dimissioni di Nazareno Pilozzi, Guido Quaranta, Alessandro Zan e Fabio Lavagno. "Commettono un errore politico", dice Vendola che, riguardo al suo incarico precisa: "E' sempre a disposizione del partito". Come dire: se me lo chiedono, sono pronto a lasciare. Che non si possa parlare di 'scissione', come sottolineano da Via Arenula, dipende dal solo fatto che di parlamentar si tratta, che una scissione passa per forza di cose da un congresso e che, al congresso, la mozione Vendola ha preso il 95 per cento dei voi. "Io sono abituato a pensare nel vecchio modo, che la linea votata e' quella che conta, percio'...", spiega Fratoianni. Pero' la storia dei partiti che si sono spaccati o disintegrati negli ultimi anni, a cominciare proprio da Rifondazione Comunista e dal congresso dopo il quale Vendola abbandono' il partito, e' piena di mozioni passate a larga maggioranza. Al di la' delle dichiarazioni, i volti contratti dei membri del coordinamento nazionale di Sel tradiscono questa consapevolezza. Il futuro e' una incognita. Il prossimo appuntamento e' la direzione che dovrebbe essere convocata mercoledi' per fate il punto della situazione a partire dalla scelta del nuovo capogruppo di Montecitorio. "Sel non rischia di scomparire", scandisce Vendola mentre sembra ricacciare indietro le lacrime a pensare a Gennaro Migliore, "un dirigente preparato a cui ho voluto bene come a un figlio". Parole che rievocano un'altra scissione, quella del Pdl con Silvio Berlusconi che dal palco del palazzo delle Esposizioni dell'Euro si scagliava contro la 'sua' creatura politica, Angelino Alfano. Migliore, invece, sembra gia' sapere quale strada intraprendere. Il deputato napoletano e coloro che lo seguono si rispecchiano ormai nella sinistra del partito democratico. Un loro passaggio nel gruppo PD non e' all'ordine del giorno, spiegano, ma lo stesso Migliore a domanda risponde che l'opzione sara' valutata. Intanto ha avuto modo di incontrare, ancor prima delle dimissioni dal partito, il vice segretario del PD Lorenzo Guerini. Non si e' trattato di un incontro 'operativo' fanno sapere dal Nazareno attingendo a un aggettivo-manifesto dei reazioni. I due si sarebbero visti nella tarda serata di mercoledi', per caso e si sarebbero fermato a "scambiare due parole". .
- Roma, 19 giu. - "Il nuovo spauracchio tratteggiato dal Fatto Quotidiano sarebbe il gruppo politico EFD, costituitosi in seno al Parlamento europeo, composto da 48 parlamentari di 7 diversi paesi, ciascuno con piena liberta' di espressione individuale al momento del voto. Con un accanimento quasi morboso, e' dunque partita la caccia al particolare, al dettaglio di qualche componente, per poter etichettare anche il Movimento 5 Stelle, che fa parte della nuova compagine, secondo i parametri di una politica che puzza di muffa". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, in un post dal titolo "Il Movimento 5 Stelle e' una forza democratica". "Cosi' per bollare il Movimento 5 Stelle come 'di destra', diventa lecito anche colorire o aggiustare le informazioni in modo che i fattori diano il risultato desiderato - prosegue Grillo sul blog - come nel caso dei due europarlamentari democratici svedesi, Kristina Winberg e Peter Lundgren, dipinti dalla stampa come nazisti e razzisti. I fatti, come la matematica, non sono un'opinione: i due Deputati hanno denunciato fermamente ogni posizione razzista e ogni forma di estremismo, spiegando che da vent'anni a questa parte la loro formazione si e' trasformata in una realta' che mette al centro il rafforzamento dei valori tradizionali, la diminuzione delle tasse sul lavoro, il miglioramento delle condizioni di vita per le persone anziane, il rilancio della crescita dell'economia reale, una politica di immigrazione piu' responsabile". "Spazzati via i castelli di carte costruiti attorno ai Democratici Svedesi, resta ora il nodo: un simile accanimento verso il Movimento 5 Stelle e verso l'intera compagine del gruppo EFD nell'Europarlamento sta a significare che facciamo paura - sostiene Grillo - Non ci avranno come ci vogliono, prigionieri di stereotipi e piegati ai rituali dei vecchi partiti. Con i nostri sette punti per l'Europa e con il coraggio e l'impegno dei nostri 17 portavoce rappresentiamo un cambiamento. Siamo il cambiamento e continueremo a dimostrarlo", conclude il leader dei 5 Stelle. .
- Recife, 19 giu. - "Se domani battiamo il Costarica voglio un bacio, ovviamente sulla guancia, dalla Regina". Mario Balotelli, attraverso Twitter, prova a sollevare il morale agli inglesi: solo un successo azzurro domani contro i Ticos terrebbe in vita le speranze di qualificazione di Rooney e compagni.
- Roma, 19 giu. - Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia, con una lettera ha comunicato oggi pomeriggio al presidente di Sel, Nichi Vendola, le proprie irrevocabili dimissioni dal partito. "Ti comunico - scrive Fava a Vendola - la decisione di dimettermi da Sinistra Ecologia e Liberta'. Una scelta dolorosa e insieme inderogabile. Dolorosa per chi, come me, ha immaginato, fortemente voluto e partecipato alla fondazione di Sinistra Ecologia e Liberta'. Inderogabile per la distanza che ormai separa Sel dal suo progetto originario". "La scelta congressuale e le decisioni di questi mesi - aggiunge - ci hanno portati ad abbandonare il terreno della nostra sfida politica naturale che era quello del socialismo europeo. Abbiamo preferito una collocazione in Europa e una pratica politica in Italia di forte arroccamento identitario. Una marginalita' che ci rende inadeguati rispetto all'ambizione che c'eravamo dati: costruire una forza autonoma della sinistra impegnata in un cambiamento del paese e nella ricostruzione di uno spazio politico largo, plurale, responsabile". "Sono venute meno le condizioni per continuare questa strada insieme", osserva Fava. "Permettimi solo di chiarire, anticipando il florilegio di interpretazioni che questa decisione raccogliera', che questa non e' una scorciatoia verso altri partiti. La differenza che tu proponi oggi sui giornali tra 'renziani' e 'non renziani' e' una semplificazione ingenerosa e grossolana. La scelta, per me, non e' tra la rassegnazione a una deriva minoritaria in cui non mi riconosco piu' e l'adesione a un'altra forza politica: esiste anche il primato della propria coerenza e soprattutto della propria autonomia. Senza alcuna subalternita' nei confronti di nessuno", conclude. .

- Roma, 19 giu. - Giornata fitta di incontri per il ministro Maria Elena Boschi per arrivare a siglare un'intesa sulle riforme. E' la stesa Boschi, in un tweet, a confermare: "Al lavoro sulle riforme. #Italiariparte". E di fatti, Boschi ha oggi incontrato prima il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello, poi il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani.

E ancora, il senatore Vittorio Fravezzi (Upt), vicepresidente vicario del Gruppo Per le Autonomie, presenti anche il senatore Karl Zeller ed il deputato Daniel Alfreider, come rappresentanti della Svp, ed il senatore valdostano Albert Laniece. Nel pomeriggio, al Senato, lunga riunione tra la presidente della commissione Affari costituzionali e relatrice del ddl, Anna Finocchiaro, e il sottosegretario Luciano Pizzetti.

Fonti parlamentari di maggioranza riferiscono che entro domani sera i due relatori, Finocchiaro e Roberto Calderoli, presenteranno i loro emendamenti al ddl del governo.

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