
Redazione
Renzi a Ue, non esiste stabilita' senza crescita
Martedì, 24 Giugno 2014Decreto Irpef, il testo della legge di conversione 89/2014
Martedì, 24 Giugno 2014E' stata pubblicata in gazzetta ufficiale la legge 89/2014 di conversione al decreto Irpef (Decreto legge 66/2014). Qui il testo ufficiale della legge di conversione.
Kamsin Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 89/2014 si è concluso definitivamente l'iter parlamentare per la conversione in legge del decreto irpef (dl 66/2014). Il documento rende stabile il bonus di 80 euro in busta paga alle famiglie col reddito medio e basso; prevede il rinvio del versamento della prima rata della Tasi, nei comuni ritardatari, al 16 ottobre, «sulla base delle deliberazioni concernenti le aliquote e detrazioni» pubblicati nel sito informatico entro il 18 settembre. I comuni sono quindi tenuti a inviare le deliberazioni, esclusivamente in via telematica, entro il 10 settembre. E’ previsto un acconto per gli enti locali, pari al 50% del gettito annuo stimato. I comuni dovranno rendere disponibili i modelli precompilati per il pagamento della Tasi.
Novità anche in materia di Irap per la quale si prevede la riduzione dell’aliquota base che passa dal 3,9% al 3,5%. Vengono inoltre introdotte una serie di modifiche che riguardano imprese di assicurazioni, banche e soggetti finanziari, società di capitali. L’estensione dei tagli Irap a soggetti che non sono stati inclusi nel provvedimento sarà contenuta nel decreti delegati sulla riforma fiscale.
Il provvedimento taglia inoltre le spese da parte di ministeri e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, pari a 240 mln nel 2014. Le società a partecipazione diretta o indiretta dello Stato dovranno tagliare i costi operativi del 2,5% nel 2014 e del 4% nel 2015. Sono escluse le società per le quali risultino già avviate procedure per l’apertura del capitale ai privati (Consip) e la Rai, per la quale vengono però confermati i tagli di 150 milioni di euro. Il Commissario per la razionalizzazione della spesa dovrà predisporre, entro il 31 luglio, un programma di razionalizzazione ed incremento di efficienza, con l’obiettivo di valorizzazione delle aziende speciali , delle istituzioni e delle società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali. Viene ridotta la spesa per l’acquisto e la manutenzione delle auto e buoni taxi; si passa dal 50% della spesa sostenuta nel 2011 al 30%.
Vengono introdotte nuove modalità di monitoraggio dei debiti delle pubbliche amministrazioni, dei pagamenti e degli eventuali ritardi e la possibilità, in favore dei contribuenti ritardatari, che non hanno rispettato i termini di pagamento delle cartelle Equitalia, di accedere di nuovo alla rateazione, a patto che la violazione sia antecedente al 22 giugno 2013. I contribuenti potranno accedere alle nuove norme, chiedendo al massimo la dilazione in 72 rate. La richiesta dovrà essere presentata entro il 31 luglio di quest’anno.
Con il provvedimento si innalzano anche le rendite finanziarie che, dal primo luglio, passeranno dal 20% al 26%. Resta al 12,5% la tassazione sui titoli di stato, buoni postali. E’ inoltre previsto l’affrancamento delle plusvalenze e minusvalenze maturate entro il 30 giugno 2014. Per le casse di previdenza private è previsto un credito d’imposta, per il 2014, che consente di lasciare invariato il prelievo all’11,5%.
Zedde
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Grillini attaccano riforma Senato Questo testo e' una porcata
Martedì, 24 Giugno 2014- Roma, 24 giu. - La posizione del M5S sulla questione dell'immunita' parlamentare sembra essere molto chiara, a confermarlo sono i post pubblicati sul blog di Beppe Grillo in queste ultime ore. "Il M5S da sempre e' contrario all'immunita' dei parlamentari, e da anni promuove il 'Parlamento pulito'".
Lo affermano i parlamentari del Movimento in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "Il recente testo del Ministro Boschi costruisce un Senato di nominati, sindaci e consiglieri regionali a cui, solo come contentino al popolo, si toglie l'immunita' per rendere piu' passabile la porcata. Noi abbiamo rigettato in toto la sconcia proposta, con il semplice emendamento 6.5: 'sopprimere l'articolo'. Anche perche' nessun gruppo parlamentare, ne' tantomeno il governo, ha proposto di abolire l'immunita' ai rappresentanti alla Camera: Genovese, Galan e molti altri ringraziano.
La stampa non ha perso occasione per riassumere la vicenda nel modo piu' comodo al governo: 'Il M5S vuole l'immunita' parlamentare!'. Figurarsi: abbiamo - spiegano ancora - gia' predisposto anche la proposta per abolirla in toto in entrambe le camere. Chiunque sostenga quindi che il MoVimento 'e' a favore dell'immunita' parlamentare' non solo dimostra ignoranza assoluta sui temi e le battaglie che il M5S sta combattendo da sempre, ma fa sospettare il dolo".
Ue, Renzi sfida il Parlamento Mille giorni per cambiare l'Italia
Martedì, 24 Giugno 2014- Roma, 24 giu. - "Noi, a differenza di quanto fece la Germania nel 2003, vogliamo rispettare il 3%. L'Italia non deve vedere l'Europa come il luogo delle autorizzazioni, nessuno puo' autorizzarci a fare l'Italia, se l'Italia fa l'Italia non la ferma nessuno". Cosi' il premier Matteo Renzi parlando in aula alla Camera sul semestre europeo a guida italiana. "Alziamo l'asticella delle ambizioni piuttosto che alzare la voce", ha detto il premier.
"L'Italia intende presentarsi in questo semestre di presidente dell'Ue con un pacchetto unitario di riforme", ha spiegato Renzi. "Vogliamo smettere di vivere l'elenco delle raccomandazioni dell'Ue come una lista della spesa che sembra essere un elenco delle cose da fare - ha spiegato - quasi che questo trasformi l'Europa in una vecchia zia noiosa che ci spiega i compiti da fare".
"Tre anni - ha aggiunto - e' un periodo ampio per poter riportare l'Italia a fare l'Italia, per consentire di non farsi dettare l'agenda da un soggetto esterno e dire che le riforme le facciamo perche' ne siamo consapevoli".
"Il semestre non e' convocare un vertice ma mettere in campo la moral suasion" per far tornare l'Europa protagonista del suo tempo.
"Si e' immaginato di fare l'Europa solo basandosi sulla stabilita'. Ma la stabilita' senza la crescita diventa immobilismo. Si e' affidato alla moneta il compito di costruire l'Europa. Questo ragionamento non basta: non basta avere una moneta unica per condividere un destino insieme".
renzi ha spiegato che "la sfida in cui siamo, come Italia, e' un'Italia che sia nelle condizioni di investire nella politica, che oggi ha la responsabilita' di prendere la moneta, di dire che rispettiamo le regole ma anche di dire che o l'Europa cambia marcia o non esiste la possibilita' di crescita".
"Se non aumenteranno i posti di lavoro - ha sottolineato il premier - non ci sara' nessuna stabilita'. Non andiamo in Europa a chiedere una poltroncina o a battere i pugni sul tavolo, ma per fare politica".
"L'Europa non e' il luogo in cui si vive di codicilli e cavilli. Non e' la terra di mezzo dei cavilli, i milioni di giovani della prima guerra mondiale non sono morti perche' noi ci azzuffassimo sui cavilli". Dalla cena di giovedi' sera dei leader del Consiglio europeo deve "uscire un accordo complessivo" sulle nomine. Non basta sapere chi sara' il presidente della commissione se non si decide anche chi guidera' l'Europgruppo o il Consiglio europeo, ha detto Renzi parlando in aula sul prossimo Consiglio Ue. "Siamo a un bivio, non dipende da chi mettiamo a fare il presidente. Ci siamo impegnati, come Italia, perche' si affermasse un metodo: prima di decidere chi guida decidiamo dove andare", ha aggiunto il premier.
"L'Italia - ha concluso il presidente del Consiglio - e' uscita dalla depressione economica, ma non dalla crisi. Uscira' dalla crisi se tutti insieme andremo nella stessa direzione".
Istat, salgono ad 8 milioni i lavoratori in attesa del rinnovo del contratto
Martedì, 24 Giugno 2014Sono quasi 8 milioni i lavoratori in attesa di rinnovo contrattuale nel mese di maggio. L'attesa media, per chi ha il contratto scaduto, è salita a circa due anni e mezzo. E' quanto ha comunicato l'Istat questa mattina. Kamsin Alla fine del mese di maggio 2014 tra i contratti monitorati dall'indagine si è registrato il recepimento di un solo accordo (radio e televisioni private), mentre nessun accordo è venuto a scadenza.
Pertanto, alla fine di maggio, sono in vigore 31 contratti che regolano il trattamento economico di circa 5 milioni di dipendenti che rappresentano il 37,7% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l'incidenza è pari al 51,6%, con quote differenziate per attività economica: nel settore agricolo è del 6,8%, mentre è dell'80,6% nell'industria e del 27,4% nei servizi privati. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 44 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 7,9 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).
Zedde