Redazione

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- Napoli, 19 mag. - Alla politica che "insulta", che usa "linguaggi di morte", come quella di "uno statista genovese", il Pd risponde con "linguaggi di gentilezza, ma di decisione". Lo dice a Napoli Matteo Renzi, riferendosi alla 'lupara bianca. "Noi parliamo linguaggio di speranza e di proposte", insiste. .

- Roma, 19 mag. - Beppe Grillo e' arrivato in Rai e ha varcato i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?".

E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)

E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...". L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa. "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online. Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati. E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno". .

- Napoli, 19 mag. - "Se qualcuno pensava che la piazza non era casa nostra, abbiamo dimostrato il contrario". Lo dice Matteo Renzi a Napoli, guardano piazza Sanita' piena. "Provocano perche' hanno paura di noi", conclude. "Io sono convinto che la credibilita' internazionale di FI e M5S non e' all'altezza dell'Italia", ha poi aggiutno. Alla politica che "insulta", che usa "linguaggi di morte", come quella di "uno statista genovese", il Pd risponde con "linguaggi di gentilezza, ma di decisione", dice Renzi riferendosi alla 'lupara bianca' evocata da Beppe Grillo nei suoi confronti. "Noi parliamo linguaggio di speranza e di proposte", insiste. "La Rai deve contribuire alla ripartenza dell'Italia. E' giusto che anche chi sta in Rai guardi i numeri, che dicono che e' un'azienda che ha prestazioni elevate in alcuni settori e in altri un po' meno. Non immagino di sostituirmi all'amministratore delegato che c'e' (Gubitosi, ndr), ma lo abbiamo autorizzato, se vuole, a ridurre le sedi regionali. E abbiamo detto che la proposta del centrosinistra su Rai Way, che il governo Berlusconi e Maurizio Gasparri bloccarono, puo' essere recuperata". .
- Napoli, 19 mag. - Il suo comizio ha acceso, per alcune ore, i riflettori su un quartiere popolare qual e' quello della Sanita', ma soprattutto su una piazza, denominata San Vincenzo ma comunemente chiamata piazza Sanita', nella quale si sono riversate oltre duemila persone secondo dati della questura, cinquemila per gli organizzatori. Quello che e' certo e' che la sfida della piazza con Beppe Grillo, che aveva scelto quella location per il suo tour elettorale per le Europee solo 11 giorni fa senza riempirla, Renzi l'ha vinta. Seppure con quella "persona in piu'" che si augurava ieri pomeriggio a L'Arena di Rai 1. Piazza piena, si', ma non stracolma. L'ascensore della Sanita' che garantisce la mobilita' tra due parti della citta' ha funzionato senza sosta per due ore circa. A fare da cornice al comizio, ma senza turbare molto la serata, i cori "buffone, buffone" di una ventina di disoccupati che si erano messi in un angolo, e qualche striscione di protesta o per chiedere "lavoro e redditi". In chiusura, appena dopo la fine dell'inno nazionale, intonato dal premier subito seguito dalla folla, una bordata di fischi che hanno seguito Renzi mentre andava via; e una persona in prima fila sotto il palco, mentre il segretario del Pd stringeva qualche mano, e' riuscita a dirgli: "Siete voi che ci fate fischiare l'inno...". .
- Roma, 19 mag. - Se per Berlusconi auspicava la "vivisezione" in un primo momento invocata per il cagnolino Dudu', Beppe Grillo riserva a Matteo Renzi un trattamento ancora piu' estremo e preconizza per il presidente del Consiglio un caso di "lupara bianca". Intesa in senso politico, ovviamente, ma l'uscita e' di quelle che non passano inosservate. Nella giornata della sfida a distanza, l'uno in piazza a Napoli, l'altro in tv nientemeno da Bruno Vespa, si riaccende la fiamma della polemica. Con Renzi che rintuzza il guru M5S ricordando che "riesce a cambiare chi governa, non chi urla. Chi propone, non chi insulta". Ed e' ancora scontro, allora, tra Beppe Grillo e Matteo Renzi, con il comico genovese che attacca il premier nel giorno in cui sale l'attesa per la sua partecipazione a 'Porta a porta'. Un'intervista di un'ora, in diretta, ma in seconda serata, dalle 23,20 che segna l'approdo del leader del M5s nel salotto per eccellenza della tv pubblica. Per la precisione, e' un 'ritorno' anziche' un 'esordio' ma sono passati 30 anni dalla presenza nello studio di Porta a Porta di quello che, all'epoca, era solo un comico. Non un leader di partito. E allora, ecco che per 'scaldarsi', e all'indomani dell'ennesimo botta e risposta, Grillo pubblica un post sul suo blog in cui preconizza che il premier perdera' le elezioni europee e ad attenderlo ci sara' una "lupara bianca": "Il 26 di maggio, dopo le elezioni perse, partira' la caccia a Renzie. I dati economici peggioreranno di botto, gia' la discesa e' iniziata... L'Italicum sara' abbandonato come un ferrovecchio insieme alla riforma del Senato. La colpa sara' solo sua, di Renzie" e "dovranno inventarsi un nuovo premier zombie per evitare le elezioni anticipate, dopo Rigor Montis, Capitan Findus e Renzie sara' il turno forse di Alfano in un governo di unita' nazionale (dettato come sempre dall'emergenza) di cui Berlusconi deterra' la golden share. Il Governo delle Laide Intese". Secondo il leader del Movimento 5 stelle "la lupara bianca attende Renzie che in fondo e' uno smargiasso, un fanfarone, quello che si vede quando apre bocca, ma va avvertito, e' un essere umano anche lui. Il Sistema assume i suoi uomini a progetto, se ci riescono, bene, altrimenti vengono fatti scomparire nel nulla. Come per la mafia. Lupara bianca. Renzie e' stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che perdera'". Renzi replichera' stasera dalla piazza di Napoli, ma intanto con un tweet riporta il confronto sui provvedimenti del governo: "Settimana chiave per #scuola. Abbiamo sbloccato il patto di stabilita', come promesso. Venerdi' risposte sindaci, poi cantieri #italiariparte". E la rete dem si scatena con l'hashtag #iononvotoM5S. Ma anche Silvio Berlusconi attacca Grillo, "oggi di pericoli ce ne sono due: la sinistra e Grillo che a me fa molta paura". Tra il Pd e il M5s "Grillo mi preoccupa non molto, di piu'", afferma l'ex premier: "uno che pensa di fare del male a una creatura cosi'", spiega riferendosi alle parole del leader 5 stelle sul barboncino Dudu', "puo' fare di tutto. Grillo ha una sua coerenza nella violenza, perche' non fa nessun progetto in positivo: sa come ha chiamato il cane della sua famiglia? Delirio....". Niente di strano se Giorgio NapolitanoCon questa battuta dedicata allo scontro elettorale in atto in Italia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto un suo discorso all'Onu, parlando ai funzionari italiani dell'Onu a Ginevra, abbia chiarito che "non parlo di questa fase interna dell'Italia, che ha una contornazione di fondo non molto brillante". E tale dunque da confermare l'abitudine istituzionale per cui a ridosso del voto "io mi tengo ben lontano...". .
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