
Redazione
Pensioni 2015, Cgil: ora piattaforma unitaria per rivedere la legge Fornero
Martedì, 20 Gennaio 2015“E’ urgente e indispensabile cambiare radicalmente la legge Fornero”. E’ quanto chiede, in una nota, il sindacato guidato da Susanna Camusso. “L’inammissibilità del referendum, decisa oggi dalla Corte Costituzionale e di cui attendiamo di leggere le motivazioni, - scrive la Cgil - carica di responsabilità il governo e il Parlamento. Kamsin “La Cgil ritiene indispensabile - prosegue il sindacato - dare risposte alle ingiustizie provocate da una legge sbagliata che punisce chi, dopo una vita di lavoro, avrebbe il diritto di andare in pensione e anche tutti quei giovani che oggi sono penalizzati due volte: dall’assenza di possibilità di lavoro e da norme che impediscono la costruzione di una storia contributiva utile ad assicurare una pensione dignitosa”.
“Insieme a Cisl e Uil, - ricorda il sindacato di Corso d'Italia - abbiamo elaborato da tempo proposte di riforma condensate in una piattaforma unitaria, che oggi più che mai va rilanciata e fatta vivere nel Paese. Per questo - conclude la Cgil - chiederemo a Cisl e Uil di incontrarsi per decidere insieme quali iniziative sindacali mettere in campo”.
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Zedde
Referendum Pensioni, Fornero: decisione scontata. Pronti ora a correttivi
Martedì, 20 Gennaio 2015Salvini: "e' un'infamata nei confronti di milioni di italiani. E' un furto, una beffa per milioni di italiani che speravano di non dover morire sul lavoro".
Kamsin Dopo il no dei giudici costituzionali alla ammissibilità del referendum sulla legge Fornero, proposto dalla Lega Nord, è duro il giudizio di Matteo Salvini: i giudici della Corte Costituzionale hanno «fottuto un diritto sacrosanto», ha detto il leader del Carroccio a Radio Padania. « La Consulta, con un atto gravissimo, ha stabilito la fine per la gente, per il popolo, di esprimersi su un referendum per l’abrogazione della riforma Fornero, una decisione fuori da ogni precedente. È una infamata nei confronti di milioni di italiani che non arrivano a fine mese. Altro che legge elettorale...Questa Italia mi fa schifo e mi batterò per ribaltarla».
Salvini poi ha voluto sottolineare che questa "e' un'infamata nei confronti di milioni di italiani. E' uno Stato di m... che ha dei giornalisti di m..." che non hanno dato risalto all'iniziativa. E tornando sulla bocciatura del referendum ha continuato: "Era l'unico cambiamento vero per la gente, ma questa e' stata fottuta. Giornata del ca..., governo del ca.... Spero che l'Italia si svegli. In Italia un cavillo lo trovi sempre. E' un furto, una beffa per milioni di italiani che speravano di non dover morire sul lavoro. Il popolo non conta un ca..., se non ti chiami Matteo Renzi non conti nulla".
'Sono sconcertato della sentenza della Corte che non ha ammesso il referendum per cancellare la legge Fornero. E' una sentenza che assume un significato squisitamente politico e che sembra fatta apposta per salvare il governo Renzi'. Lo dice Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, primo firmatario del quesito e referente del comitato promotore del referendum per l'abrogazione della legge Fornero in merito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile il referendum proposto dalla Lega
'E' evidente che se il referendum fosse stato accettato - afferma - la stragrande maggioranza degli italiani avrebbe votato a favore e una volta caduta l'odiosa legge Fornero sarebbero andati a casa Renzi e il suo governo e si sarebbe tornati al voto. Invito tutti a venire alla manifestazione della Lega il prossimo 28 febbraio a Roma - conclude - per far sentire la propria voce perche' stanno cercando di togliere al popolo il diritto di poter votare'.
L'Ex-ministro del lavoro, Elsa Fornero, autrice della controversa riforma fa notare come il giudizio della Corte fosse invece scontato. La Corte Costituzionale «avrà avuto le sue buone ragioni. Ritengo questa decisione positiva per il Paese», ha commentato l’ex ministro del Lavoro. «Ora il Parlamento se vuole esamini la riforma con pacatezza e lungimiranza».
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Zedde
Riforma Pensioni, La Consulta dice no al referendum
Martedì, 20 Gennaio 2015La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge Fornero in materia di pensioni, proposto dalla Lega Nord.
Kamsin La Consulta in una nota, precisa di aver dichiarato «inammissibile la richiesta di referendum relativa all’articolo 24 (Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive». La sentenza sarà depositata successivamente, entro i termini previsti dalla legge.
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Reddito di cittadinanza, nel 2021 l'importo medio è di 546 euro al mese
Mercoledì, 26 Gennaio 2022La fotografia scattata dall'INPS. Hanno beneficiato del RdC nel 2021 oltre 1,59 mln di cittadini italiani con un importo medio di 546 euro. Le ulteriori quattro mensilità di ReM riconosciute dal dl sostegni bis sono andate a 555mila nuclei per 1,23 mln di persone con un importo medio di 538 euro.
Riforma Pensioni, il 60% degli italiani favorevole all'abolizione della Legge Fornero
Lunedì, 19 Gennaio 2015Se la Corte Costituzionale desse parere positivo all'abrograzione della Riforma Fornero oltre il 60% degli italiani voterebbe sì alle urne. E' quanto certifica un sondaggio condotto nei mesi scorsi da Swg – su un campione di 1.060 cittadini maggiorenni residenti sul territorio nazionale – sul quesito proposto dal Carroccio. Kamsin Dal sondaggio si evince come una «netta maggioranza sia in sintonia con gli orientamenti della Lega» e come gli argomenti suscitino interesse, giustificando la chiamata alle urne.
Fra quel 60% di cittadini favorevoli all’abrogazione della Fornero sulle pensioni (14% è per il no, 26 non sa) ci sono rappresentanti di centrodestra, centrosinistra, contrari ai vecchi partiti e di persone non interessate alla politica. Fra gli elettori del centrodestra il 65% la vuole eliminare il 15 no (20 non sa); nel centrosinistra ad volerla cancellare è il 61, dice no il 17 (22 non sa); fra i contrari ai vecchi partiti 65, 6 e 29. Fra chi non si interessa di politica il 59 è per il sì solo il 9 per il no mentre salgono al 32 i “non saprei”.
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