Redazione

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- Roma, 15 ago. - Un'imposta del 20% uguale per tutti: e' questa la proposta avanzata dal segretario della Lega Matteo Salvini, che da Ponte di legno (Bs) chiede al premier Matteo Renzi di partire a settembre proprio dalla riforma fiscale invece di occuparsi dei diritti degli omosessuali. Secondo Salvini altri paesi hanno adottato "il 20% secco" con il risultato che "lo Stato incassa di piu' e tutti pagano le tasse"; perche' se oggi con un'imposizione fiscale al 50% un'impresa puo' non farcela ed evade ("se qualcuno non lo fa per pagare un dipendente e non lo Stato, e' un eroe"), "con il 20% chi evade va in galera e butto la chiave". Anche "i supericchi che si possono permettere di evadere" magari con societa' all'estero, "con il 20% secco preferirebbero non rischiare e pagherebbero". "Chiedo a Renzi a settembre di parlare di cose serie e non di gay": e anche i gay - ha aggiunto Salvini - chiedono di pagare meno tasse: se gli si chiedesse se vogliono sposarsi o sopravvivere, risponderebbero che vogliono sopravvivere pagando meno tasse. .

- Roma, 15 ago. - In Europa la crisi non e' finita. Nel Vecchio Continente si e' fermata anche la locomotiva tedesca. Dopo la certificazione della recessione italiana di inizio mese e' stato il turno di Francia e Germania. Se Parigi e' ferma, Berlino arretra dello 0,2% nel secondo trimestre. Berlino rivede al ribasso anche la crescita del primo trimestre, che passa da +0,8% a +0,7%. Intanto il Pil della Francia nel secondo trimestre resta fermo, come nei primi tre mesi: non e' recessione ma ci siamo quasi. Di riflesso, il governo di Parigi annuncia che non rispettera' i target di deficit e fa sapere che a fine anno arrivera' al 4%, oltre il prefissato 3,8%, che Bruxelles riteneva gia' eccessivo. Inoltre le stime del Pil di fine anno vengono dimezzate: la Francia crescera' solo dello 0,5% e non dell'1% come il governo stimava. Senza l'apporto di Germania e Francia, anche il Pil dell'Eurozona mostra la corda. Lo rivela Eurostat nelle stime flash, secondo le quali l'economia dell'area euro nel secondo trimestre resta ferma su base trimestrale e avanza solo dello 0,7% su base annua. L'Europa dunque resta al palo e, su Le Monde, il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin chiede piu' flessibilita' a Bruxelles: "Questa situazione di crescita troppo debole, di inflazione troppo debole e di una riduzione troppo lenta dei deficit trova la sua origine in cause propriamente francesi ma mostra anche una situazione rispetto alla quale solo una reazione globale europea puo' dare una risposta". Inoltre Sapin chiede alla Bce di "mettere in atto una politica monetaria in grado di far fronte a questa situazione eccezionale". L'appello di Parigi pero' non trova grande eco a Francoforte. La Bce, nel suo bollettino mensile, ribadisce il suo impegno a ricorrere a strumenti straordinari per far fronte a una prolungata bassa inflazione, ma per ora si accontenta di ricordare che il programma Omrlt sulle operazioni di rifinanziamento a lungo termine rafforzera' la sua politica accomodante e concorrera' a riavvicinare al 2% il tetto di inflazione. Inoltre l'Eurotower chiarisce che la sua ricetta per rilanciare la ripresa "moderata e disomogenea" dell'Eurozona e' quella di dare piu' slancio alle riforme strutturali per promuovere gli investimenti privati e creare posti di lavoro, procedendo pero' in linea con il Patto di Stabilita' e di crescita e senza vanificare i progressi conseguiti nei conti pubblici. Secondo il responsabile del Servizio Studi di Bnl Gruppo Bnp Paribas, Giovanni Ajassa i deludenti dati del prodotto interno lordo nelle principali economie dell'Eurozona sono frutto, in buona parte, della frenata delle esportazioni. "L'Italia non e' da sola. I dati del Pil nei principali paesi dell'eurozona ci dicono che la stasi dello sviluppo e' un problema europeo: un problema - rileva Ajassa - a cui l'Europa della moneta unica deve dare risposte comuni che vanno oltre le leve della moneta e del credito". "Dietro l'indebolimento della congiuntura, in Italia come nel resto dell'eurozona, c'e' un dato comune: la decelerazione delle esportazioni. All'interno del fermo dell'export c'e' un doppio ordine di problemi". Questa situazione tuttavia non spaventa i mercati che chiudono (ad eccezione di Milano e Madrid) in positivo e lo spread segna un arretramento a 163 punti base rispetto ai 168 dell'apertura. A sostenere le borse i toni concilianti del presidente russo Vladimir Putin.

GRILLO: FUORI DALL'EURO PER NON MORIRE

"Fuori dall'euro per non morire". Beppe Grillo, con un titolo che suggerisce l'uscita dell'Italia dall'Eurozona, rilancia un lungo articolo del Telegraph, in cui dopo una lunga analisi dell'economia italiana e dei suoi rapporti con quelle europee si conclude, che nonostante le difficolta' di questa scelta, "questa volta potrebbe non essere cosi' evidente che il Paese voglia essere salvato alle condizioni europee. Renzi - si legge nell'articolo del quotidiano inglese rilanciato da Grillo - puo' giustamente concludere che l'unico modo possibile per adempiere al suo compito di un Risorgimento per l'Italia, e costruirsi il proprio mito, e' quello di scommettere tutto sulla lira". .

- Roma, 15 ago. - Italia Unica "ha l'ambizione di essere il luogo di aggregazione del Centrodestra che oggi serve all'Italia, sia in termini di persone che di soluzioni". Corrado Passera, in una lettera a Libero, si candida a guidare un nuovo centrodestra, aggregazione di elettori e non con "i vecchi partiti". "Italia Unica - spiega Passera - e' oggi un cantiere aperto. A guidare questo progetto dovra' essere una forte squadra di donne e uomini in gamba, di varie formazioni, esperienze, eta'". Passera indica anche i tempi: "insieme entro l'anno daremo vita alla formazione politica con la quale intendiamo impegnarci a favore del Paese e affrontare le prossime sfide elettorali". L'ex ministro spiega di essersi messo a disposizione della politica non per mettere in campo "l'ennesimo e francamente inutile partito di centro che si barcamena in politiche di miopi alleanze con il miglior offerente". Per questo, spiega, "ho detto no a Monti" quando nacque Scelta civica. E per questo invece, l'obiettivo e' "rifondare il Centrodestra con grande ambizione", "chiamando a raccolta le migliori esperienze della societa' civile, dell'amministrazione pubblica e della stessa politica. Puntando a costruire un partito moderno che miri alla maggioranza senza accettare alleanze di compromesso ne' fusioni con vecchi protagonisti della seconda repubblica. Nel Paese c'e' una grande domanda per un'alternativa al centrosinistra di Renzi. A questo impellente bisogno di nuovo credo che noi possiamo dare risposta".
- Roma, 15 ago. - "Nessuna manovra ne' nuove tasse". Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un colloquio con la Stampa, conferma la linea del governo: "il 3% verra' rispettato, casomai il problema ce lo avranno altri paesi, Spagna, Francia, Inghilterra. Noi non abbiamo alcuna intenzione di tornare sotto procedura di infrazione. E se ce ne sara' bisogno chiederemo sacrifici non ai cittadini ma allo Stato: che deve risparmiare risorse e la spending puo' essere ulteriormente implementata, con una revisione piu' acuta". L'Italia andra' in Europa "avendo avviato tutte le nostre riforme. Spero che anche gli altri si presentino all'appuntamento europeo con le carte in regola". Quanto alla Germania, il suo dato negativo "non consola, ma dimostra che vanno messe in atto politiche di crescita europee in una congiuntura che si e' rivelata per tutti piu' difficile del previsto". A proposito del bonus in busta paga, Delrio ammette: "pensavo francamente che avessero piu' effetto". "Sono stati utilissimi, ma da soli non bastano a ricostruire un clima di fiducia collettivo. Gli italiani sono ancora prudenti ed e' comprensibile. Li manterremo l'anno prossimo, per allargare la platea il problema e' il contesto". E poi Delrio conferma: "scommettiamo sulla rinnovata fiducia degli investitori internazionali". Quanto ai rumors su dissapori con Renzi, smentisce nuovamente: "Totali invenzioni. Tra noi se c'e' una cosa che non e' mai mancata e' la fiducia e la totale trasparenza: lavoriamo insieme ai dossier in un clima di amicizia e di lavoro in squadra". Infine una promessa: nessun voto anticipato, "dobbiamo ragionare di un arco di legislatura per arrivare al 2018 consegnando un Paese diverso. Nessuno di noi e' qui per vivacchiare". Ted
- Roma, 15 ago. - "Mare nostrum non deve fare il suo secondo compleanno, si e' rivelata decisiva per salvare migliaia di vite umane ma e' un'operazione nata a termine (nell'ottobre del 2013, ndr)". Lo ha ribadito il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nella tradizionale conferenza stampa di Ferragosto al Viminale. "Mi impegnero' - ha assicurato il ministro - che subentri Frontex, la responsabilita' della frontiera del Mediterraneo e' europea anche perche' larga parte dei migranti non vogliono restare in Italia ma andare nei Paesi del nord Europa. Se cosi' non sara', il governo italiano dovra' prendere delle decisioni".
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