Redazione

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- Maputo, 19 lug. - "Abbiamo fatto con Forza Italia un accordo istituzionale perche' in un Paese civile e' meglio se si va avanti insieme", Cosi' Matteo Renzi all'indomani della sentenza di assoluzione di Berlusconi per il Caso Ruby, anche se il premier ha aggiunto che con Forza Italia, "saremmo andati avanti lo stesso anche se Berlusconi fosse state condannato". Sulla sentenza in se il premier ha ricordato: "Non ho mai commnetato una sentenza ne' iniziero' a farlo' oggi. Rispetto i lavoro dei magistrati".

Renzi in Mozambico: operazione dell'Eni e' straordinaria

Da Maputo, dove si trova in missione, il premier italiano ha affrontato anche il tema caldo dell'immigrazione. "Ancora oggi - ha detto - c'e' stato un dramma dell'immigrazione che ha prodotto 18 morti. Ma i problemi non si risolvono con gli spot dei politici in cerca di voti. se vogliamo davvero risolvere la questione dell'immigrazione, dobbiamo partire dalla radice, intervenire nei Paesi da cui l'immigrazione parte e dare occasioni di sviluppo, di benessere, di pace e di liberta'. Serve cio' che stiamo facendo in Mozambico, non slogan o spot di qualche ideologo con la camicia colorata. L'operazione Mare Nostrum - ha aggiunto - fa la sua parte per salvare quante piu' vite possibili". .

- Palermo, 19 lug. - Prove di rifondazione del centrodestra oggi a Palermo, dove vari esponenti siciliani e nazionali si confrontati a una tavola rotonda sulle prospettive di rinascita di una coalizione in grado di agire unita sulla scena politica del Paese. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Francesco Verderami e organizzato dall'associazione Amuni' Sicilia, hanno preso parte, tra gli altri, gli ex ministri Giorgia Meloni (FdI), Raffaele Fitto (FI), Gianpiero D'Alia (Udc), il sottosegretario Simona Vicari (Ncd), il coordinatore regionale di FI, Vincenzo Gibiino, l'eurodeputato Salvatore Cicu aderente al Ppe e il senatore Antonio Scavone del Gal. "Un'occasione importante -ha detto Fitto- perche' abbiamo bisogno di parlare e di confrontarci piu' che di insultarci per agenzie. Dobbiamo parlare di contenuti ma, soprattutto, di come agire, prima di tutto selezionando la classe dirigente e, soprattutto, partendo da un terreno comune, dalla condivisione delle posizioni del centrodestra. Vediamo chi sta nel centrodestra e con che programmi. Ho sempre chiesto strumenti democratici di selezione della classe dirigente -ha sotolineato Fitto- penso che questo sia lo strumento da evocare perche' abbiamo bisogno di un gruppo selezionato, non nominato dalla alto ma espresso dal consenso della gentea . Una a reuniona che appare giaa in salita, tenuto conto della difficoltaa di compattare le tante anime politiche che seppur alternative alla sinistra, rimangono vincolate alle proprie identita'". "Credo sia improprio parlare di centrodestra -ha sottolineato Da Alia- centrodestra e centrosinistra sono scomparse nel 2013 con la nascita dei governi di larghe intese. Quello che sta avvenendo e' una trasformazione del sistema politico italiano e bisogna interrogarsi su come assecondare questa voglia di cambiamento. Un dibattito che deve interessare tutta quella parte oggi marginale nella vita del Paese, l'area popolare e moderata caratterizzata da profonde divisioni. Siamo qui -ha concluso- per capire se puo' nascere qualcosa di diverso rispetto al passato". Concetto ribadito dall'alfaniana Vicari, secondo cui "sono ben tre i centrodestra da cui ripartire. Noi siamo quel centrodestra che e' nel Partito popolare europeo e che sta facendo le riforme dentro il governo", ha detto il sottosegretario e ha assicurato: "Come nuovo centrodestra, intanto stiamo lavorando per unire tutte quelle forze moderate che hanno questi tre requisiti. Poi, dopo aver fatto questa unificazione, ci confronteremo con Forza Italia e poi con gli altri. Abbiamo mille giorni di tempo per ricostruire questo percorso". Sulla spinosa questione del leader di questa nuova alleanza politica ha aggiunto: "Non siamo a priori a sfavore di Berlusconi come leader, saranno gli elettori a deciderlo, non metteremo veti. Ma e' chiaro che non ci puo' essere piu' un'opposizione egemone di un partito rispetto a un altro". Scettica Giorgia Meloni: "Non credo -ha detto- che la sfida del centrodestra sia riaggregare quello che si e' visto finora ma immaginare un nuovo centrodestra con nuove proposte, nuovi modelli, un nuovo slancio, il coraggio di essere coerenti con le proprie idee e forse anche nuove persone. Per il centrodestra -ha proseguito- e' arrivato il momento di capire il valore della partecipazione. La sfida delle primarie che noi abbiamo lanciato con Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e' indirizzata a fare in modo che italiani scelgano quale modello di centrodestra vogliono in un panorama molto variegato" ha concluso. Gibiino, dal canto suo, ha immaginato "un percorso virtuoso che veda in stretta sinergia tra loro le forze di centrodestra, una Casa della Liberta' che sia da subito protagonista di un'opposizione responsabile, e che divenga quanto prima vera e propria maggioranza di governo in Sicilia". .
- Reggio Calabria, 19 lug. - Francesca Pascale ha fatto conoscere la sua adesione al 'Calabria pride', la manifestazione per i diritti gay che in serata avra' luogo a Reggio Calabria, anunciando "iniziative forti" di Forza Italia con la presentazione di un ddl per le unioni civili. "Intendo confermare pubblicamente - si legge in una nota della compagna di Silvio Berlusconi, diffusa dai promotori dell'iniziativa - la mia adesione al Calabria Pride che oggi chiude l'Onda Pride che nel nostro Paese ha reso piu' urgente il riconoscimento dei diritti civili delle persone gay, lesbiche e trans". E allora, Pascale annuncia che "si sta costituendo in Forza Italia un dipartimento Liberta' civili e diritti umani, una novita' per la politica nazionale che ufficializzera' l'intenzione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia di dare segnali forti e chiari in favore delle nostre concittadine e i nostri concittadini LGBT, le loro famiglie, i loro amici, i loro colleghi, e in generale coloro che credono nel diritto di tutti, nessuno escluso, della ricerca della felicita'". Non solo, perche' "il responsabile politico del dipartimento coordinera' il lavoro di esperti per costruire rapidamente un nuovo autorevole punto sia di ascolto che operativo per tutte le associazioni di settore, i gruppi, i singoli che da troppo tempo chiedono senza successo udienza e soddisfazione alle istituzioni pubbliche" mentre "uno dei primi compiti del dipartimento - spiega Pascale - sara' la stesura del disegno di legge di Forza Italia sulle Unioni Civili". "Vi invito - riprende Pascale - a condividere e a sostenere con la vostra collaborazione questo progetto che puo' diventare realta' nell'interesse di un'intera collettivita' nazionale, che, sono sicura, si scoprira' commossa e fiera per aver saputo integrare una parte importante dei suoi componenti finora ingiustamente discriminati, nel rispetto delle diverse sensibilita' che la societa' italiana esprime a proposito dei modelli di famiglia". "Come sapete - dice ancora - ho organizzato a Napoli un incontro aperto con la popolazione LGBT partenopea, nel corso del quale ho ricevuto quale iscritta effettiva le tessere dell'Arcigay e di Gaylib sottoscrivendo i valori dello Statuto. La mia intenzione, che spero sia stata recepita e gradita, era e resta quella di contribuire a rimettere al centro del dibattito politico e istituzionale la questione del mancato riconoscimento giuridico degli amori fra gay e fra lesbiche, per mettere fine - sottolinea - al ritardo dell'Italia nella regolamentazione delle coppie di fatto, rispetto a tutti gli altri paesi a democrazia liberale". E allora, "in linea con quanto ufficialmente dichiarato nello scorso giugno dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, anche io sono convinta che non si tratti di una battaglia di parte, ma di una richiesta trasversale di buon senso, di giustizia e di affermazione di imprescindibili diritti umani e civili. Anche per questo ho riconosciuto gli errori commessi in passato da molti esponenti del centrodestra, che invece mi auguro si ispirino da qui in avanti ai principi liberali di rispetto assoluto di ogni singolo individuo, contro ogni discriminazione di genere, orientamento sessuale, identita' di genere, etnia, fede religiosa. Con in aggiunta la mia profonda simpatia femminile e umana per le difficolta' che ancora la vita riserva a gay, lesbiche e transessuali nel nostro Paese". "Ero pronta a ribadire tutto questo di persona oggi a Reggio Calabria - spiega ancora Pascale - ma ragioni strettamente personali mi impediscono di essere con voi come avrei voluto". .
- Roma, 19 lug. - "Il Pd sta mettendo in dubbio le buone intenzioni del Movimento 5 stelle al tavolo sulla legge elettorale". Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio passano al contrattacco e mettono nero su bianco che "e' chiaro a chiunque abbia seguito lo streaming che il M5s aveva 5 punti chiari mentre il Pd cercava di non dare alcuna risposta concreta e di temporeggiare". "Renzi parla di una sconfessione dal blog che non c'e' mai stata. Non esiste - chiariscono i due dioscuri M5S - una linea Grillo/Casaleggio. Non esiste una linea Di Maio. Non esistono linee all'interno del movimento, se non - sottolineano - quella dei cittadini". "Il Pd questo fa fatica a comprenderlo perche' - sottolinea la nota dei vertici 5 Stelle - difende solo le ragioni degli accordi segreti del patto del Nazareno. I fatti di questi giorni in aula al Senato lo dimostrano". "Sosteniamo senza riserva alcuna la posizione della delegazione m5s. Per questo faremo ratificare i punti proposti al tavolo sul portale del Movimento di modo che i cittadini iscritti possano esprimersi", ribadiscono Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. "Cosi' - proseguono - si potra' andare direttamente in aula e votare una legge elettorale con le preferenze: dato che proprio Renzi ha dichiarato piu' volte durante l'incontro di volere le preferenze nella legge elettorale". .

Nel corso del 2014 i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro sono 136.616, in aumento di 13.486 unita' rispetto alle previsioni del 2013. E' quanto emerge dall'XI Rapporto della Cisl sull'industria, mercato del lavoro e contrattazione. Kamsin  Tra il 2010 e il 2013 gli interventi di sostegno sono aumentati del 66,5% fino ad arrivare a 2.186.358. L'incremento maggiore riguarda i lavoratori in mobilita' (+81,8%), che ammontavano a 217.597 nel 2013.

Secondo lo studio, tra il 2008 e il 2013, l'industria manifatturiera e le costruzioni hanno subito complessivamente circa l'89% della diminuzione totale degli occupati, rispettivamente con 482mila e 396mila occupati in meno. In un'occupazione in riduzione da anni, è cresciuto solo il lavoro a tempo parziale (+10% nel 2012, +2,8% nel 2013), sia permanente sia a termine, fortemente utilizzato, fin dall?inizio della crisi, per evitare licenziamenti.

Come contraccolpo della riorganizzazione delle imprese - fa notare la Cisl - negli ultimi due anni il ricorso agli ammortizzatori sociali ha toccato livelli storici. La Cassa Integrazione anche nel 2013 ha superato il miliardo di ore autorizzate, coinvolgendo almeno 300.000 persone in base al "tiraggio" effettivo. Lo strascico di situazioni critiche aziendali è evidente nel fatto che la cassa integrazione guadagni straordinaria e la cassa in deroga, indicative di crisi lunghe e ristrutturazioni nelle imprese, coprono ormai circa il 70% delle ore erogate. I dati sulle ore complessive autorizzate di Cassa integrazione nel primo quadrimestre 2014, distribuiti per regioni, mostrano una concentrazione netta in Lombardia (26,2%) e Piemonte (12,4%). Secondo il segretario confederale Cisl Luigi Sbarra, "l'Italia non puo' permettersi di perdere il proprio patrimonio di capacita' industriali, per l'oggi e per le nuove generazioni. Le sole azioni per l'ulteriore modifica del mercato del lavoro rischiano di essere inutili, se non dannose, creando una pericolosa altalena fra attese ed incertezze". Per questo, afferma Sbarra, "ci si dovrebbe concentrare solo su cio' che e' rimasto incompiuto, vale a dire il necessario allargamento delle tutele in caso di crisi aziendale e disoccupazione, il contrasto al falso lavoro autonomo e il decollo delle politiche attive del lavoro, per il contrasto alla disoccupazione e al crescente ricorso agli ammortizzatori sociali

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