
Redazione
Berlusconi, tornero' in Parlamento entro sei anni
Domenica, 11 Maggio 2014
- Roma, 11 mag. - "Hanno fatto di tutto per non farmi tornare in campo: prima mi hanno fatto condannare ingiustamente, poi mi hanno fatto decadere dal Senato, poi mi hanno reso incandidabile per sei anni, ma purtroppo per loro io sono una vecchia quercia e sono sempre un combattente per la liberta'". Lo ha detto Silvio Berlusconi in un'intervista all'agenzia 'Vista'. "Tornero' molto prima dei sei anni in Parlamento perche' la sentenza sara' presto ritenuta ingiusta e annullata. Mi ricandido? Vediamo come vanno le cose, l'importante e' che la sentenza venga dichiarata assolutamente infondata", ha aggiunto l'ex premier. "Gia' il 20 per cento per noi e' un miracolo, perche' i miei competitor sono in tv da sempre per molte ore al giorno io invece non ci vado da 14 mesi e questo 20 per cento e' di appena un punto sotto rispetto alle elezioni del 2013 quando Alfano e i suoi erano ancora con noi, quindi credo che il 20 sia gia' un buon risultato", ha detto Berlusconi. "A che risultato punto visto che ora sono ritornato in campo? Io punto a superare il 25%", ha aggiunto il leader azzurro. "Renzi e' stato capace di conquistare la segreteria del Pd, quindi e' abile, ma purtroppo si trova ancora nelle mani della vecchia sinistra e della Cgil", ha aggiunto Berlusconi Quanto alle riforme spiega: "Hanno presentato una riforma del Senato assolutamente inaccettabile, abbiamo votato un odg che indica molti punti assolutamente diversi dal testo base del governo, poi abbiamo votato il testo base ma sappiamo bene che i testi base sono fatti per essere stravolti in parlamento". E Grillo? "In lui non vedo nulla se non il fatto che da' sfogo a chi e' furioso, furibondo e arrabbiato nei confronti di questo stato delle cose e della politica, ma si sfoga dando il voto a Grillo e poi non succede niente. Considero la massima disgrazia che possa capitare al Paese quella di avere Grillo al potere". .
Expo: Grasso, politica faccia la sua parte contro corruzione
Domenica, 11 Maggio 2014
- Roma, 11 mag. - "La lotta alla corruzione e all'economia criminale e' fondamentale" e su questo terreno "ovviamente la politica deve fare la sua parte". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a margine di un appuntamento alla Camera. "La corruzione - ha aggiunto conversando con i cronisti che gli chiedevano un commento sull'indagine Expo - dopo tangentopoli non e' stata distrutta, ma ha cambiato mode, forme attivita'". Grasso ha quindi ricordato di aver presentato un disegno di legge contro la corruzione, il falso in bilancio, il riciclaggio, l'evasione fiscale: "Spero - ha concluso - che presto possa procedere il suo iter in Parlamento in maniera da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Ovviamente la politica deve fare la sua parte". .
Corruzione: Orlando, prevenzione la vera sfida
Domenica, 11 Maggio 2014
- Torino, 11 mag. - "La vera sfida alla corruzione e' la prevenzione". Lo ha affermato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, oggi a Torino, intervenendo all'incontro "I dialoghi dell'Espresso. Se questa e' giustizia" al Salone internazionale del Libro. Orlando ha ricordato che "e' stata approvata una legge che se discutibile sulla parte penale, viene universalmente riconosciuta buona per quanto riguarda la prevenzione, la trasparenza e il buon andamento della pubblica amministrazione, anche se c'e' un ritardo applicativo perche' sono passati troppi mesi da quando e' stata varata a quando si e' messo in moto il meccanismo dell'Autorita'". "La vera sfida - ha aggiunto Orlando - e' costruire un sistema che impedisca a monte condotte che diventino presupposti per il reato". Oggi - ha proseguito - abbiamo difficolta' a distinguere tra mafia, corruzione, quelli che una volta erano definiti faccendieri, perche' sempre piu' spesso si tratta di reti che si sono costruite e che mirano a condizionare il funzionamento della pubblica amministrazione. La risposta unica e' la prevenzione, gli elementi di trasparenza e aggiungo una cosa che puo' sembrare controcorrente: la partecipazione. La partecipazione dei cittadini alle scelte, infatti, e' una condizione fondamentale per consentire il buon funzionamento della pubblica amministrazione, per ridurre le tentazioni. Perche' se molte persone discutono e i riflettori restano accessi sulle scelte fondamentali dell'utilizzo delle risorse e sulle scelte che riguardano il bene comune. Quei riflettori accesi sono un antidoto importante". .
Europee: Berlusconi, punto a superare il 25%. Sinistra no maggioranza
Domenica, 11 Maggio 2014
- Roma, 11 mag. - "Gia' il 20 per cento per noi e' un miracolo, perche' i miei competitor sono in tv da sempre per molte ore al giorno io invece non ci vado da 14 mesi e questo 20 per cento e' di appena un punto sotto rispetto alle elezioni del 2013 quando Alfano e i suoi erano ancora con noi, quindi credo che il 20 sia gia' un buon risultato". Lo ha detto Silvio Berlusconi nell'intervista rilasciata all'agenzia "Vista". "A che risultato punto visto che ora sono ritornato in campo? Io punto a superare il 25%", ha aggiunto il leader azzurro. "Mi aspetto di poter mandare in Europa, nel Ppe, un nucleo importante di nostri parlamentari molto capaci, soprattutto di condizionare o indirizzare le decisioni del Ppe che e' maggioranza nel parlamento europeo. Quindi nel parlamento europeo varranno le decisioni prese nel Ppe, nessun altro partito puo' fare alcunche' in Europa", ne' "la sinistra perche' credo non avra' la maggioranza", ne' "gli uomini di Grillo saranno assolutamente ininfluenti", ha concluso Berlusconi, sottolineando che "comunque gli italiani sanno che votando per la sinistra votano per Schulz presidente della Commissione europea". Ser
Europee: Salvini, con Le Pen per uscire dalla gabbia dell'Euro
Domenica, 11 Maggio 2014
- Roma, 11 mag. - "Chi vota Lega il 25 maggio vota Marine Le Pen. Per la prima volta il Parlamento europeo avra' una opposizione vera e numerosa". Lo ha detto il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, conversando con i cronisti a margine di un appuntamento elettorale a Roma. Le Pen, ha aggiunto, e' un modello: "Lei e' nazionalista, noi autonomisti e federalisti. L'emergenza e' uscire dalla gabbia dell'euro e dall'immigrazione clandestina". Dalle regioni del centro e del sud Italia per la Lega Nord arrivera' "una marea di voti". Ne e' certo il leader del Carroccio. "Anche da Roma - ha aggiunto Salvini - sul simbolo della Lega arriveranno una marea di voti, poi ci troveremo a chiederci il perche'". A chi gli chiedeva se tornera' a Napoli, dove recentemente e' stato contestato da un gruppo di cittadini, Salvini ha risposto: "Tornero' volentieri, e' una citta' stupenda. Rispetto le idee di tutti ma quando iniziano a partire pugni e calci siamo all'incivilta', non al confronto". .