Esuberi Pa, sparisce il trattenimento in servizio

Domenica, 04 Maggio 2014
Tra gli altri strumenti per sbloccare il turnover Renzi vuole l’introduzione dell’esonero dal servizio, che consentirebbe di far uscire chi è ancora alcuni anni lontano dalla pensione con un assegno ridotto, e l’agevolazione del part-time.

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L'obiettivo di Renzi è quello di "svecchiare" una Pubblica amministrazione una volta per tutte. Per farlo il governo utilizzerà tutti gli strumenti possibili prima di arrivare agli eventuali prepensionamenti precisando tuttavia che non c'è un tema esuberi e che gli interventi sul pubblico impiego non saranno disegnati con una logica di spending review.

Secondo i calcoli del governo l'intervento potrà essere realizzato con l’abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, che riguarda coloro che restano per due anni a lavoro dopo avere maturato i diritti alla pensione e permetterebbe oltre 10 mila assunzioni per i giovani.  Tra gli altri strumenti per sbloccare il turnover, oggi operativo solo al 20%, sono indicati anche l’introduzione dell’esonero dal servizio, che consentirebbe di far uscire chi è ancora alcuni anni lontano dalla pensione con un assegno ridotto, e l’agevolazione del part-time.

Secondo il ministro della Pa Marianna Madia, l'azione sul capitale umano potrebbe portare alla "liberazione di almeno 10-15mila posti nei prossimi anni, agendo su diverse leve, tra cui quella del cosiddetto trattenimento in servizio", cioè la facoltà delle amministrazione di allungare il rapporto di lavoro di dipendenti e funzionari oltre i requisiti di pensionamento.
"Se obblighi tutti ad andare in pensione, risulterebbe prudente la previsione di 10mila nuovi assunti, in realta i calcoli che abbiamo fatto sono tra i 14 e i 15mila da qui al 2018" ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, illustrando le linee guida della riforma della Pa.

Poi ci sarebbe una mobilità effettiva. Occorre «mettere in campo» una «mobilità che funzioni», sia «volontaria, ma anche obbligatoria, garantendo dignità al lavoratore», ha sottolineato il ministro con riferimento alle retribuzioni e alla «non lontananza dal luogo lavoro». Alla mobilità si collega il demansionamento, che il premier ha indicato come strada alternativa all’esubero. Tra le misure che riguarderebbero l’universo della Pa, c’è anche la riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego, che suscita già reazioni contrarie dei sindacati, e la creazione di asili nido nelle amministrazioni.

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