Statali, Madia: blocco degli stipendi anche per il 2015

Mercoledì, 03 Settembre 2014
Il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia rilancia l'ipotesi di una proroga del blocco degli stipendi degli statali per il 2015. Rughetti: «Non si può dare tutto a tutti».

Kamsin L'annuncio è arrivato direttamente dal ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia ed è stato rilanciato dalle agenzie di stampa. "In questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono" ha continuato il ministro spiegando che "prima di tutto" il governo guarda "a chi ha più bisogno", quindi "confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici".

Sarebbe questa l'ipotesi che il governo si avvierà a sostenere nella legge di stabilità per il 2015, provvedimento a cui sta lavorando da lunedì il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il blocco degli stipendi consentirebbe infatti il recupero di un tesoretto intorno ai 4miliardi di euro l'anno. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti secondo cui «il governo deve fare delle scelte» e «non si può dare tutto a tutti».

Da quando è entrato in vigore, il congelamento ha portato oltre 11 miliardi di risparmi alle casse pubbliche, ricavati a fronte di un impoverimento di fatto dei 3,3 milioni di dipendenti della Pa che hanno visto - in media - ridursi il valore del salario reale di quasi 15 punti percentuali. La mossa successiva del governo Letta, che ha anche esteso il blocco del turn-over fino alla fine del 2018, ha garantito altri 5 miliardi di risparmi. La stessa Cgil, in calcoli precedenti, aveva sottolineato come il sacrificio sia finora ammontato a circa 4mila euro a testa.

La decisione verrà tuttavia assunta non prima della legge di stabilità. Renzi e Padoan hanno ribadito che il deficit dell'Italia resterà comunque sotto il tetto del 3% del prodotto interno lordo, ma hanno lasciato intendere che, per non uccidere la debole crescita dell'economia, sarebbe opportuno prendere tempi un po' più lunghi per arrivare al pareggio di bilancio. Dando un po' di respiro all'economia con la conferma del bonus di 80 euro ad una platea forse un po' più ampia, si pensa ad esempio alle famiglie numerose, e senza tagli insostenibili dal punto di vista sociale. E se da questo punto di vista le pensioni sarebbero al sicuro - secondo quanto annunciato dal Premier - a rischiare sono ora, per l'appunto, gli statali.

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