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E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 di ieri il comunicato del ministero del lavoro che dà notizia dell'approvazione del regolamento attuativo dell'articolo 21 della legge 247/2012 (riforma forense). Kamsin Il provvedimento riguarda circa 50 mila legali (professionisti iscritti all'Albo) con redditi inferiori a 10mila euro annui per i quali da oggi scatta il procedimento di iscrizione d'ufficio alla cassa Forense. Il nuovo regolamento obbliga infatti, anche a chi ha un reddito inferiore alla soglia di 10.300 euro, di versare alla Cassa Forense un contributo minimo soggettivo dimezzato, circa 700 euro all'anno (più 140 di contributo di maternità) nei primi sei anni. Poi il contributo sale a 1.400 per i successivi due anni.

A fronte del dimezzamento della contribuzione annuale, però, verranno riconosciuti solo sei mesi di anzianità contributiva ai fini previdenziali, ciò per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema. Una volta terminato il periodo agevolato, di otto anni, saranno dovuti alla cassa circa 3.600 euro all’anno e gli avvocati potranno versare contributi aggiuntivi, qualora le condizioni economiche lo permettano, per recuperare la contribuzione annuale dimezzata versata durante il periodo "agevolato".

Il regolamento prevede anche l’opportunità di effettuare l’iscrizione retroattiva con un termine che resta fermo a tre anni nonchè ottenere un anno di esonero dal versamento dei contributi, che viene però riconosciuto in casi eccezionali e documentati. Le nuove norme si applicheranno a tutti gli iscritti all'Albo senza limiti di età. 

I destinatari della nuova disciplina minacciano di impugnare il provvedimento innanzi al Tar in quanto avrebbero voluto dei nuovi scaglioni di contribuzione parametrati alla reale capacità reddituale. Ma la misura è difesa dal Presidente della Cassa Forense, Nunzio Luciano, che ricorda, in una intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi: "qual è l'alternativa previdenziale per questi colleghi? Chi in questi anni non ha pagato a Cassa forense perché sotto la soglia reddituale dovrebbe aver versato alla Gestione separata dell'Inps. A conti fatti il 27% di 10 mila euro di reddito sono 2.700 euro di contributi da versare. Per chi ne guadagna 5 mila sono 1.350 euro. Con questo regolamento diamo la possibilità di versare un contributo soggettivo di 700 euro (più 140 euro di contributo di maternità) e l'integrativo del 4% (che quando è riscosso è a carico del committente) per sei anni".

Zedde

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A proposito di pensioni e delle troppe ipotesi di un contributo di solidarietà sostenute da vari esponenti del Governo, noi stiamo tranquilli solo se fino a 5.000 euro netti mensili, sommando pensioni e vitalizi percepiti, non si prevede alcun prelievo. Kamsin E' quanto sostiene il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che ricorda tuttavia che un contributo di solidarietà sopra tale soglia già esiste.

 "Mettere in allarme quindici milioni di pensionati che hanno soltanto la colpa di essere andati in pensione con il calcoli retributivo, è semplicemente una follia. Dalle pensioni d’oro siamo già passati a quelle d’argento e si sa che, per fare cassa, si potrebbe arrivare a quelle di bronzo. No grazie. Colpiamo i veri privilegi ed estendiamo a tutti i Fondi pensione il tetto massimo di 100.000 euro lordi annui previsto dall’INPS. Così verranno cancellate quelle pensioni da nababbi, anche di 20.000 euro al mese, che rappresentano uno schiaffo al buon senso comune" ha concluso Damiano.

Il Programma di Poletti - L'idea lanciata da Poletti è semplice ed è quella dei pensionamenti flessibili: chi è vicino all'età prevista dalla Fornero può anticipare fino a tre anni l'uscita dal mondo del lavoro. In cambio però dovrà accettare una decurtazione dell'assegno pensionistico tra il 4 e il 9 per cento in relazione agli anni di contributi che gli mancano. L'altro pezzo della riforma dovrebbe essere il famoso prestito pensionistico ideato dall'ex ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. In questo caso il lavoratore vicino alla quiescenza chiede allo Stato di anticipare l'uscita, ottenendo un assegno mensile. In cambio, garantisce di restituire questa cifra una volta entrato in regime di pensione di vecchiaia. 

I tecnici per finanziare questo intervento potrebbero ricorrere a due soluzioni: la prima è estendere, in maniera proporzionale, il contributo di solidarietà straordinario sulle pensioni sopra i 3-3.500 euro e per un periodo che non dovrebbe superare il triennio. L'altro è la conferma del congelamento degli aumenti salariali degli statali, che negli ultimi quattro anni ha permesso allo Stato di risparmiare 11 miliardi. E non è detto che una cosa escluda l'altra. Il premier Matteo Renzi ha smentito tali interventi l'altro ieri prima di partire per l'Iraq ma i sindacati minacciano di scendere in piazza in caso di un nuovo blocco degli stipendi dei salari e delle pensioni. Non è escluso tuttavia che, a causa del veto incrociato sulle coperture, il cantiere sulle pensioni da Riformare con la legge di stabilità salti del tutto a discapito degli esodati e dei lavoratori precoci. 

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- Roma, 20 ago. - L'integrita' della regione e dell'Iraq e' fondamentale per la stabilita' di tutta l'area. Matteo Renzi giunge a Baghdad e incontra il premier uscente al Maliki nel palazzo presidenziale dentro la zona verde, riferiscono fonti governative. Renzi, che e' nella sua doppia veste di premier italiano e di presidente di turno della Ue, ha espresso amicizia e vicinanza al governo e al popolo iracheno. C'e' uno spirito di amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi, oggi e' arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari, ha ricordato Renzi. .
- Roma, 20 ago. - L'Europa in questi giorni deve essere qui, altrimenti non e' Europa, perche' chi pensa che la Ue volti le spalle davanti ai massacri, impegnata solo a pensare allo spread, o sbaglia previsione o sbaglia semestre. Matteo Renzi giunge a Baghdad e incontra il premier uscente al Maliki nel palazzo presidenziale dentro la zona verde, riferiscono fonti governative. Renzi, che e' nella sua doppia veste di premier italiano e di presidente di turno della Ue, ha espresso amicizia e vicinanza al governo e al popolo iracheno. C'e' uno spirito di amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi, oggi e' arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari, ha ricordato Renzi. Il premier ha anche sottolineato come l'integrita' della regione e dell'Iraq e' fondamentale per la stabilita' di tutta l'area. Al-Maliki si e' rivolto a Renzi come premier italiano, ma anche come presidente di turno dell'Unione. Al Maliki ha citato il suo passo indietro dalla premiership come un atto dovuto. Non dovete avere paura della democrazia in Iraq - ha affermato il premier uscente - e' una democrazia giovane, ma noi ci teniamo. Renzi, a margine degli incontri ufficiali, ha spiegato che "se qualcuno pensasse che davanti ai massacri l'Europa volta le spalle e pensa solo allo spread, beh, quel qualcuno ha sbagliato previsione. Oppure ha sbagliato semestre". .
- Roma, 20 ago. - L'Europa in questi giorni deve essere qui, altrimenti non e' Europa, perche' chi pensa che la Ue volti le spalle davanti ai massacri, impegnata solo a pensare allo spread, o sbaglia previsione o sbaglia semestre. Matteo Renzi giunge a Baghdad per una visita lampo nella doppia veste di premier italiano e presidente di turno della Ue, proprio mentre a Roma le Camere stanno decidendo il sostegno del nostro Paese alla resistenza curda. Mentre sui giornali di tutto il mondo sono ancora presenti le raccapriccianti immagini dello sgozzamento del giornalista americano James Foley per mano dell'Isis, Renzi vola a Baghdad ed Erbil. Nella capitale il premier incontra il premier uscente al Maliki nel palazzo presidenziale dentro la zona verde ed esprime amicizia e vicinanza al governo e al popolo iracheno. C'e' uno spirito di amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi, oggi e' arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari, ha ricordato Renzi. Poi, da presidente della Ue ha ammonito: "se qualcuno pensasse che davanti ai massacri l'Europa volta le spalle e pensa solo allo spread, beh, quel qualcuno ha sbagliato previsione. Oppure ha sbagliato semestre". "L'Europa - ha detto ancora - deve essere nei posti come in Iraq dove la democrazia e' messa in pericolo". Quanto alla situazione sul campo, il premier ha anche sottolineato come l'integrita' della regione e dell'Iraq e' fondamentale per la stabilita' di tutta l'area. Ma ora serve individuare una strategia chiara per uscire dalla situazione di violenza. Al-Maliki si e' rivolto a Renzi come premier italiano, ma anche come presidente di turno dell'Unione. Al Maliki ha citato il suo passo indietro dalla premiership come un atto dovuto. Non dovete avere paura della democrazia in Iraq - ha affermato il premier uscente - e' una democrazia giovane, ma noi ci teniamo. Per Renzi "e' importante l'individuazione di una strategia chiara per far uscire l'Iraq da una situazione di violenza". Il premier ha sottolineato l'importanza della opportunita' costituita dal nuovo governo guidato da al-Abadi (che, nelle parole del primo ministro incaricato sara' di grande coalizione). Tra Renzi e al-Abadi si e' svolta una conversazione molto concentrata sui temi della sicurezza e della lotta al terrorismo, con riferimento anche all'assassinio del giornalista americano Foley. Nel pomeriggio il premier si rechera' ad Erbil prima di rientrare a Roma. .
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