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- Roma, 2 ago. - "Renzi sta dalla parte dei criminali". E' quanto recita lo striscione srotolato dai senatori leghisti per protesta contro il decreto Carceri, che sta per essere approvato - con voto di fiducia - dall'Aula del Senato. I senatori leghisti, oltre allo striscione, tengono in mano una serie di fac simili di banconote da 8 euro, la stessa somma che, accusa il capogruppo Gian Marco Centinaio, "sara' data ogni giorno ai detenuti". La protesta del Carroccio va in scena davanti alle telecamere a palazzo Madama e non e' escluso venga riproposta al momento del voto in Aula. "Siamo in un momento storico per l'Italia - spiega Centinaio - il paese ha tantissimi problemi, non ci sono i soldi per nessuno, non ci sono per i pensionati, gli esodati e le imprese sono costrette ad andare all'estero e il governo decide di fare l'ennesimo svuota carceri, per di piu' dando 8 euro al giorno ai carcerati e 42 auro al giorno agli immigrati e si lava la coscienza. Noi non possiamo votare la fiducia ad un governo che sta dalla parte di Caino", conclude Centinaio. .

- Roma, 2 ago. - La conferenza dei capigruppo del Senato ha stabilito a maggioranza il nuovo calendario, alla luce della fiducia posta dal governo sul decreto carceri, la cui chiama iniziera' alle 13. Sempre a maggioranza, la capigruppo ha deciso che l'esame delle riforme riprenda al Senato nella giornata di lunedi', saltando quindi la seduta di domani, domenica 3 agosto. Le opposizioni, tuttavia, insorgono in Aula e chiedono si mantenga il calendario originario, con seduta notturna oggi sulle riforme e per tutta la giornata di domani. La richiesta e' stata messa ai voti e bocciata dall'Assemblea. .

E' forte il disappunto dell'ex ministro del lavoro Cesare Damiano circa la possibilità di uno stralcio in Senato delle misure in favore dei quota 96 della scuola e dei lavoratori precoci (vedi i dettagli)  contenute nel dl di Riforma della Pubblica Amministrazione. Kamsin Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera chiede con urgenza un intervento del governo che risolva il problema delle coperture finanziarie sollevate dalla Ragioneria Generale dello Stato: "Va risolto adesso il problema dell’ennesima contestazione della Ragioneria dello Stato delle coperture di “Quota 96″ degli insegnanti e della cancellazione delle penalizzazioni per accedere alla pensione di anzianità prima dei 62 anni. Il Governo, che ha chiesto la fiducia sul Decreto Pubblica Amministrazione, deve trovare la soluzione: indietro non si può tornare".

Damiano plaude però all'idea di introdurre una norma di flessibilità nel sistema previdenziale su cui ieri ha aperto il ministro del lavoro Poletti: "esiste già una proposta di legge di cui siamo firmatari il sottoscritto e Pierpaolo Baretta che prevede, se si hanno 35 anni di contributi, che si possa andare in pensione a partire dai 62 anni, con alcune penalizzazioni. Apriamo la discussione e troviamo la giusta soluzione nella legge di Stabilità."

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 Nel 2014 gli italiani pagheranno intorno ai 44 miliardi di imposte patrimoniali. Lo annuncia la Cgia di Mestre che spiega, per voce del segretario Giuseppe Bortolussi come con l'introduzione della Tasi, "nel 2014 ritorneremo a pagare quanto abbiamo versato nel 2012: attorno ai 44 miliardi di euro. Kamsin Si pensi che dal 1990 il gettito e' addirittura quintuplicato. Le piu' onerose sono l'Imu, l'imposta di bollo, il bollo auto e l'imposta di registro: i versamenti di queste quattro imposte incidono sul gettito totale per oltre l'89 per cento".

Nel 2013, spiega l'Ufficio Studi della Cgia in una nota, le imposte patrimoniali che gravano sui contribuenti italiani hanno garantito alle casse statali ben 41,5 miliardi di euro.

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- Roma, 2 ago. - "Al perpetuarsi del ricordo di quei tragici eventi anche da parte delle generazioni che non li hanno vissuti deve infatti accompagnarsi una esauriente risposta all'anelito di verita' che accomuna i familiari e l'intero Paese". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio al Presidente della Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi. "A trentaquattro anni dalla strage consumata alla stazione di Bologna - afferma il Capo dello stato - il mio pensiero partecipe e commosso va alle ottantacinque vittime, agli oltre duecento feriti, segnati dall'orrore di quella mattina, e all' incancellabile dolore dei loro famigliari". Per Napolitano "La strage e' stata frutto di una stagione di intolleranza e di violenze che non puo' essere dimenticata. Merita pertanto gratitudine e apprezzamento l'impegno civile dell'Associazione da lei presieduta, che persegue una riflessione costante su quel barbaro attentato, invocando un compiuto accertamento degli aspetti non ancora chiariti". "Con questo spirito, esprimo a lei, illustre Presidente, ai feriti e a tutti i famigliari delle vittime - conclude - la mia affettuosa vicinanza e i sentimenti di partecipe solidarieta' di tutta la Nazione". .
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