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Pensioni, la Cgil lancia l'allarme sulla mancata rivalutazione
Dal prossimo 6 luglio pietra tombale sul ricalcolo delle pensioni, ma sono centinaia di migliaia le pratiche rimaste inevase e, senza un intervento diretto dell'Inps, eventuali errori nelle pensioni provvisorie diventeranno irrimediabili.
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A dare l'allarme è Morena Piccinini, presidente del patronato Inca Cgil, ricordando che a luglio scade il triennio imposto da una legge del 2011. Triennio che, peraltro, vale solo per i lavoratori, mentre se l'Inps si accorge che sta erogando più del dovuto non ha limiti di tempo per ridurre gli assegni, "un punto su quale - osserva Piccinini - il Parlamento dovrebbe riflettere".
La pensione definitiva è il calcolo dell'importo fatto dall'Inps tenendo conto dei dati Istat aggiornati. In pratica, quando ci si ritira dal lavoro, l'istituto nazionale fa una stima di massima e determina un importo temporaneo. Poi, però, lo stesso istituto dovrebbe ricalcolare l'assegno e definire l'importo definitivo. "I controlli vengono fatti su richiesta dell'interessato e a rischio errori - sottolinea Piccinini - ci sono soprattutto coloro che hanno usufruito della mobilità lunga, effetto della crisi che coinvolge gran parte del tessuto industriale del nostro paese".
Il pericolo, dunque, è di "ritrovarci con gli uffici dell'Inps ingolfati da queste domande, soltanto a noi ne sono giunte circa 100mila da gestire. Per questo ci siamo rivolti all'Inps chiedendo di risolvere la situazione, non vorremmo essere costretti a fare centinaia di migliaia di cause". La lentezza, a dire il vero, non dipende solo dall'inerzia dell'istituto, ci sono anche difficoltà oggettive. Si fa l'esempio di un lavoratore la cui pratica è rimasta imbrigliata per vent'anni: ebbe un periodo di malattia, Inps e Inail non hanno mai trovato un accordo sul riconoscimento della malattia o dell'infortunio e ora, al terzo grado di giudizio, sono passati i termini e ogni suo diritto è decaduto.
"L'Inps ha tentato -ammette Morena Piccinini- di tranquillizzarci, rispetto all'allarme che abbiamo lanciato, dicendo che non c'è nessun rischio sia per quanto riguarda i lavoratori che avevano la mobilità in passato e che hanno una pensione che deve essere ricalcolata, sia per le altre situazioni con pensioni più vecchie per le quali noi abbiamo fatto la domanda di ricalcolo".
"L'Istituto ha così diffuso -continua Piccinini - un comunicato stampa che, come sappiamo, lascia il tempo che trova; per poi emanare un messaggio ai direttori di sede che difficilmente può essere usato in giudizio, perchéè non è una circolare ufficiale inserita sul sito che rappresenta la posizione ufficiale dell'Inps". "Quindi vogliamo che l'Inps - auspica il presidente dell'Inca- si metta in condizione di liquidare tempestivamente tutte le richieste che gli arrivano. Non deve lasciar passare i tre anni, anche perchè il tempo fissato dalla legge per il ricalcolo è di 120 giorni, e deve garantire la liquidazione di tutte le domande pendenti oppure di dare una risposta al pensionato, positiva o negativa che sia". "L'Inps deve, inoltre, garantire - sottolinea - che sulle pensioni liquidate in modo provvisorio non deve scattare la decadenza. Anche perchè la decadenza non vale solo se eccepita dall'Inps, ma può essere riconosciuta o imposta direttamente dal giudice d'ufficio".
"Ci auguriamo che l'Istituto - conclude - accolga la nostra richiesta e non ci sia bisogno di fare tante cause, anche perchè non abbiamo nessun interesse ad invadere le corti di giustizia italiane".
Europee: l'ira di Zanicchi, se non sei a sinistra sei una stronza
Alfano: Lo tsunami non ci ha travolto, avviare progetto riunificazione
- Roma, 26 mag. - "Insieme verso il futuro. 1.200.000 grazie agli italiani che ci hanno votato". Cosi' il leader di Ncd, Angelino Alfano, commenta l'esito del voto europeo sulla sua pagina facebook. "Abbiamo fronteggiato la tempesta e lo tsunami non ci ha travolto", aggiunge Alfano. I voti che gli italiani hanno dato a Ncd "sono tantissimi - aggiunge Alfano su facebook - e ci consentono di andare a Bruxelles al primo tentativo. Abbiamo fronteggiato la tempesta e lo tsunami non ci ha travolto". Poi, il leader di Ncd, su tweeter ribadisce il concetto: "insieme verso il futuro. In Europa al primo tentativo".
Il ministro dell'Interno rivendica piu' volte il raccolto di un milione e duecentomila voti e lo 'dedica' "alla faccia di chi diceva che avremmo a malapena il voto dei parenti". Alfano sottolinea il risultato Ncd e manda un 'pensierino' anche a FI "arrivata al suo minimo storico, un crollo"
Il leader del Ncd e' severo nei confronti del risultato elettorale di Forza Italia e sottolinea che il partito di Berlusconi "non solo a dimezzato ma e' anche sceso a meno della meta' dei voti rispetto alle precedenti europee". "Nonostante questo, vedo che fanno festa e che sono contenti di una sconfitta, destinata - sottolinea - a ripetersi se ogni volta cambiano modo di ragionare". Agli ex compagni di partito dunque il leader Ncd manda questo messaggio: "Quando avranno chiaro che cosa e' successo aspetto che mi facciano un colpo di telefono...". .
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Europee: Grillo si lecca le ferite Sconfitti da Italia di pensionati
- Roma, 26 mag. - Beppe Grillo riconosce la sconfitta, se la prende con un'Italia "di pensionati" ostili al cambiamento e non fa alcun passo indietro, assicurando che il tempo e' dalla parte del suo movimento. "Quest'Italia e' formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po' ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare cosi'" dice in risposta al risultato per le elezioni europee. "Son dei numeri che non si aspettava nessuno, pero' noi siamo li', siamo il primo movimento italiano, il secondo partito. Abbiamo preso il 21-22%, abbiamo preso l'IVA, senza avere voti in nero e siamo li' senza aver promesso niente a nessuno, ne' dentiere ne' 80 euro", osserva ancora.
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"Adesso ci state prendendo in giro. Vi capisco. Mettete proprio il coltello nella piaga. Abbiamo perso. Non e' una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. #vinciamopoi, si' #VinciamoPoi". "Abbiamo il tempo dalla nostra, e' ancora presto", assicura Grillo alle sue truppe. "Io sarei anche ottimista, quindi: non scoraggiatevi. Vedo messaggi: 'cosa facciamo? andiamo avanti?', certo che andiamo avanti". "Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di piu', sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese, che ci sara'", aggiunge.
Grillo perde anche a casa. A Sant'Ilario vince il Pd
"Noi saremo precisi, puntuali, e ci saremo sempre, non preoccupatevi. Ora Casaleggio e' in analisi per capire perche' si e' messo il cappellino e poi tutti insieme vedremo che cosa fare. State tranquilli, dai, vin... vinciam... Vincono loro. Vincono loro, ma e' meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai. Casaleggio, c'e' il maalox anche per te, vieni qua", scherza sul suo blog.
Europee: le reazioni dei sindacati. Cgil bene, ora stop austerita'
- Roma, 26 mag. - Il voto alle elezioni europee dimostra la necessita' di abbandonare le politiche di austerita' in Europa e di adottare una politica espansiva in Italia. Questo il commento della Cgil al voto italiano. Il sindacato guidato da Susanna Camusso riconosce il "risultato straordinario, per molti aspetti storico" del Pd che "rimette al centro un'idea positiva di Europa e di buona politica, oltremodo importante anche nella lotta contro i tanti, sterili populismi e contro i pericoli di una destra xenofoba, che nel loro complesso, sono purtroppo cresciuti in Europa.
Soddisfatto anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, "Il voto per le europee argina il rischio di populismo e rafforza la stabilita' del governo ma carica di maggiore responsabilita' il governo Renzi che deve ora mantenere tutte le promesse e completare le riforme, cercando il massimo di coesione sociale" "L'affermazione elettorale - prosegue il leader sindacale - carica di maggiore responsabilita', nel suo insieme, il governo Renzi sia nella costruzione di una nuova Europa, sia nelle scelte riformatrici e di rilancio dell'economia nel nostro Paese, cui anche il sindacato deve saper concorrere con proposte adeguate e accordi innovativi a livello nazionale e locale, rispondendo alla domanda di cambiamento che la societa' italiana reclama con grande partecipazione". "Il governo Renzi - avverte Bonanni - deve ora rispettar tutte le promesse, rendendo stabile per i prossimi anni il bonus fiscale e allargandolo anche ai pensionati. Ma soprattutto occorre affrontare i veri nodi che ostacolano gli investimenti nel nostro Paese, a partire dai costi troppo alti dell'energia, le tasse locali e centrali elevate, le infrastrutture da completare, la giustizia troppo lenta, la riforma del titolo V e della pubblica amministrazione. Su questi fattori di sviluppo - conclude Bonanni - il governo Renzi farebbe bene a sfidare le parti sociali e a ricercare il massimo di coesione sociale, perche' e' la capacita' di favorire gli investimenti che puo' determinare la creazione di nuovi posti di lavoro, rilanciare la produzione di consumi. Sciupare questa occasione significherebbe non voler capire il messaggio di speranza e di cambiamento dell'elettorato". .