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- Roma, 20 mag. - Ieri sera sono stati quasi 3 milioni e 200 mila gli spettatori che hanno seguito la puntata di 'Porta a Porta' in seconda serata con ospite Beppe Grillo. Lo share e' stato del 23,75%. Un ascolto notevole se si considera appunto il fatto che sia andata in onda a partire dalle 23,20, e c'era grande aspettativa - al tempo stesso - per l'appuntamento in diretta con il leader del Movimento 5 Stelle. .
Oggi il via libera definitivo al Decreto Casa. Diventeranno, così, stabili i cambiamenti al bonus mobili e il taglio al 10% della cedolare secca per il canone concordato.

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Il decreto casa sarà approvato oggi alla Camera dopo che ieri è stata posta la questione di fiducia. La novità più importante nel pacchetto di misure che vedranno a breve la luce riguarda il bonus mobili. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodomestici devono costare meno della ristrutturazione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014, dopo il fallito tentativo del Decreto Salva Roma-Ter, e lo sconto torna vincolato solo al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.

Affitti in nero
- Nel decreto casa arriva anche la sanatoria in favore degli inquilini che hanno denunciato i loro affitti in nero dopo che la recente sentenza della Corte costituzionale (n. 50/2014) aveva di fatto cancellato la normativa che permetteva loro di pagare canoni scontati. Nel decreto si prevede quindi che gli sconti vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015. In sostanza, i mini canoni, risultato della nuova registrazione dei contratti in nero o registrati a canoni inferiori al reale, restano sino a fine 2015.

Sconti sugli Affitti - È prevista la detrazione Irpef, per chi è in affitto a canone agevolato. Nel triennio 2014-2016 lo sconto è di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; si scende a 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Case Popolari - Per gli abusivi delle case popolari arriva una pesante stretta. E' previsto il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamento dei contratti già sottoscritti, e il divieto di partecipare alle procedure per l'assegnazione di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall'occupazione abusiva.
Chi, invece, abita regolarmente un immobile ex Iacp potrà beneficiare della nuova possibilità prevista dal decreto: l'affitto con riscatto una volta trascorsi sette anni dall'inizio della locazione. Per sostenere gli inquilini che non riescono ad onorare i canoni locatizi il decreto casa assegna 226 milioni vanno al fondo di morosità incolpevole e altri 100 milioni al fondo di sostegno all'affitto.

Cedolare Secca - Confermata poi la cedolare secca ridotta per i contratti a canone concordato che è passa dal 15% al 10% per il periodo d'imposta 2014-2017; il regime viene peraltro esteso ai Comuni nei quali sia stato deliberato lo stato di emergenza nei cinque anni precedenti l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Alloggi Pubblici -  Si amplia poi la possibilità di vendere gli alloggi pubblici con la possibilità anche per i comuni di mettere sul mercato quelli che possiedono direttamente, e non solo quelle degli enti di edilizia residenziale pubblica. Inoltre la vendita potrà riguardare anche  i condomini nei quali la proprietà pubblica è solo al 50%. L'obbiettivo è quello di fare cassa per poter gestire al meglio il patrimonio immobiliare rimanente, che dovrà essere riqualificato anche per rendere disponibili gli alloggi che attualmente si trovano in situazioni di degrado tali da non poter essere offerti in locazione. Per questo peraltro il decreto semplifica le procedure per avviare i lavori, anche per il  risparmio energetico, puntando ad aumentare l'offerta di case tramite piani di recupero piuttosto che nuove costruzioni.  In ogni caso la vendita degli alloggi sociali è riservata solo agli attuali inquilini, ai quali sono riconosciute condizioni di favore e finanziamenti ad hoc. Aggiunto inoltre il divieto di rivendere gli appartamenti prima di cinque anni dall'acquisto.

- CdV, 20 mag. - Davanti alle "sciagure e drammi" che si ripetono nel Mediterraneo, "rispetto ai quali nessuno puo' rimanere indifferente", per il cardinale Angelo Bagnasco "non basta l'indignazione occasionale". "Se l'Europa vuole presentarsi come 'casa comune', e non un insieme di interessi dove chi e' piu' forte prevale, non puo' tirarsi indietro e guardare infastidita", ha detto il presidente della Cei intervenuto in apertura della seconda giornata dei lavori della 66esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano. "Sotto i nostri sguardi - ha rilevato il cardinale Bagnasco - si consuma l'esodo di popoli che guardano a noi come alla terra promessa: pur di giungervi, non esitano a mettersi nelle mani di mercanti di morte".

Bagnasco:le famiglie hanno bisogno di aiuti concreti

"Sappiamo - ha aggiunto - che le risposte immediate devono raccordarsi con interventi piu' articolati, che richiedono prospettive piu' ampie e risolutive". "Per questo - ha spiegato il cardinale presidente a nome dell'intero Episcopato italiano - non possiamo rinunciare a dire alla politica, specialmente alla politica europea, la sterilita' di polemiche che rimbalzano le responsabilita'". "Ricordiamo: nessuno - ha scandito Bagnasco - si salva da solo. Serve altro per accordare vita e dignita' a chi e' in fuga dalla fame, dalla guerra, da regimi che soffocano la liberta' politica, religiosa e ogni prospettiva di futuro". "La nostra gente - ha sottolineato il cardinale - lo sa e risponde con la generosita' del cuore: penso a tante realta' diocesane, cresciute negli anni, impegnate quotidianamente sul fronte dell'accoglienza, dell'assistenza, della tutela dei cittadini stranieri, della loro dignita' e sicurezza".

Un'accoglienza che Bagnasco ha descritto come "semplice e cordiale, fatta di gesti concreti, che grazie alla rete delle parrocchie, delle caritas diocesane, di Migrantes, di tante associazioni, intesse l'ordito di una presenza capillare sul territorio, cui s' accompagna anche un processo culturale, capace di evitare sia le semplificazioni che le paure ingiustificate". "Entrambe - ha concluso l'arcivescovo di Genova - sono forme di discriminazione". .

- CdV, 19 mag. - Bagnasco si aspetta dal governo Renzi "risposte immediate e concrete" a sostegno delle famiglie, messe a dura prova dlla crisi economica. "Con fermezza, rispetto e insistenza torniamo a chiedere alle autorita' responsabili di avviare politiche che esprimano un si' convinto alla 'famiglia senza surrogati'; politiche attente a renderne meno difficile e gravosa la formazione, quindi la generazione e l'educazione dei figli, specie se malati, la cura e l'assistenza degli anziani", ha affermato il presidente della Cei intervenuto questa mattina in apertura della seconda giornata dei lavori della 66esima Assemblea della Cei. L'espressione "famiglie senza surrogati" ripropone in modo soft la polemica sulle coppie di fatto e gay. "Sono queste - scandisce il cardinale di Genova - le vere necessita'. E altresi' chiediamo che la famiglia, fondata sul matrimonio, non sia messa sotto scacco da una cultura insistente e monocorde, che pretende di 'ridefinire' il volto stesso dell'amare favorendone la fragilita', anziche' aiutarlo a superare, anche per il bene dei figli, le inevitabili prove". Secondo il presidente della Cei, "snaturare la famiglia significa scendere nel piu' profondo, fino a toccare le corde dell'umano e sciogliere la persona dentro a rapporti liquidi e insicuri". .

- Roma, 20 mag. - Beppe Grillo arriva in Rai e varca i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?". E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...".

Grillo provuove Vespa ma boccia i giornali. "Tutti a processo"

L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online.
  Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati.
  E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno".

E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)

IL MEGA ASSEGNO DA 5 MILIONI E MEZZO

Oltre al plastico, Beppe Grillo ha portato e srotolato nello studio di Porta a Porta anche un maxi assegno da 5 milioni e mezzo: quello della prossima restituzione delle eccedenze di diaria e indennita' dei parlamentari 5 stelle. Domani mattina (martedi', ndr) ci sara' il nuovo Restituzione day di deputati e senatori M5s.

STOCCATA A VESPA, "NON SEI UN GIORNALISTA MA UN PACCHETTO"

"Tu non sei un giornalista, sei un consulente in pensione. Sei un pacchetto e vendi un prodotto alla Rai", ha continuato Grillo rivolgendosi a Bruno Vespa: entrambi si danno del tu lungo tutta l'intervista. "Voglio processare i mezzi di comunicazione", ha aggiunto il leader di M5S

"SONO IN TV PER DIMOSTRARE CHE NON SONO HITLER E STALIN"

"Sono venuto a dimostrarvi che non sono Hitler ne' Stalin", ha detto Grillo a Vespa. "Se non si e' formato un partito violento e' grazie a noi" ha aggiunto. "Sono commosso, e' dal '93 che non entro in uno studio Rai". La puntata comincia con Grillo che cammina per lo studio e rimane cosi', in piedi, per qualche minuto. Poi ringrazia Vespa per la foto messa in studio, "una foto normale" ma poi, sull'onda dello scherzo, viene sostituita con una foto di Grillo che urla, con la bocca aperta: "Ecco, io non mi voterei" scherza Grillo.

LA LUPARA BIANCA, 80 EURO E L'EBETINO DI FIRENZE

"Lupara bianca e' un termine giornalistico, indica la scomparsa. Monti, Letta, dove sono finiti? sono scomparsi, i politici sono scomparsi". Grillo risponde cosi' a Vespa in merito alle 'accuse' del leader M5s a Renzi. "L'Ebetino e' gia' finito", ha ribadito Grillo. "Noi siamo gia' adesso la prima forza politica del paese - ha aggiunto - la nostra rabbia e' un bel sogno che ha unito 10 milioni di persone, non siamo andate nelle piazze a sfasciare le vetrine". Gli 80 euro? "Era piu' decoroso il voto di scambio di Achille Lauro", ha detto Grillo. "Noi andremo a governare e non faremo alleanze con nessuno. Non accettiamo piu' compromessi.
  Noi cercheremo di far dimettere questo governo". "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza", ha detto il comico genovese. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa".

NAPOLITANO NON RAPPRESENTA PIU' LA REPUBBLICA

 "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza". Cosi' Beppe Grillo rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a porta. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue il leader M5S - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa. Diremo che Napolitano non rappresenta piu' questa Repubblica"

SE RENZI PRENDE UN VOTO IN PIU' NE PRENDO ATTO

"Non possiamo perdere. Ma se il Pd prende un voto in piu', ne prendo atto", ha detto Grillo rispondendo a una domanda del conduttore

EXPO: IMPRESE COLLUSE CON MAFIA, RAPINA E TRUFFA

"Tutte le imprese sono colluse con la mafia, quasi tutte. E' una rapina. E' una truffa colossale", ha aggiunto Grillo a proposito dell'Expo. "Noi siamo andati dentro l'Expo con un pullman - ha raccontato - stavano costruendo 15 corsie per l'autostrada da Monza a Milano... hanno chiamato da Los Angeles, neanche li' ce le hanno.. E quello che stava sull'autobus con noi - racconta - diceva che non siamo collusi con la mafia e l'hanno arrestato l'indomani... Poi arriva Sala e poi Cantone e dicono 'non 'ce n'eravamo accorti'. Come fai a mandare un supercommissario a controllare quando gli appalti sono stati gia' tutti concessi?". Secondo Grillo, "quei soldi vanno investiti in altre opere. L'Expo era un'idea bellissima e invece - ha sostenuto - e' una speculazione di cemento, un'associazione a delinquere di destra e di sinistra".

IMMIGRATI? PROBLEMA EUROPEO

"Non e' un problema che possiamo risolvere da soli. Non e' un problema italiano. Alfano dice la stessa cosa? Va bene, ma lui e' stato al governo per dieci anni", ha detto Beppe Grillo a Porta a Porta a proposito del problema dell'immigrazione.

"LA NOSTRA E' RABBIA BUONA, DA NOI UN PIANO B"

"Io urlo spesso, per rabbia, ma non so solo urlare. La mia rabbia e' buona, noi diamo un piano B, un sogno. Sono falliti sia il comunismo che il capitalismo", ha detto Grillo. "Io risulto uno che grida - ha aggiunto - e' vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma e' una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Noi non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine. Noi abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si e' formato un partito violento, fascista... e tu lo sai, era tuo papa'..." ha detto scherzando a Bruno Vespa. E' merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico".
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