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Decreto Irpef, pronta una modifica per il taglio Irap
Quasi certo il restyling del taglio dell'Irap in favore delle piccole imprese. Il partito di Alfano ha depositato a Palazzo Madama un emendamento che prevede l'aumento di 3mila euro della franchigia dell'imposta regionale sulle attività produttive.
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Inizia a prendere forma il pacchetto ristretto di ritocchi al decreto Irpef dopo che ieri si è trovata la quadra tra Pd e Ncd sulle modifiche da introdurre. Resta esclusa invece un'estensione della platea dei beneficiari del bonus Irpef da 80 euro mensili che il Governo ha sostanzialmente blindato in attesa di recuperare, con la prossima legge di stabilità, le risorse necessarie per destinarlo dal 2015 anche a pensionati e incapienti.
Il governo è indisponibile, secondo il sottosegretario Delrio, anche ad una modifica del sistema sulle coperture, anche all'indomani delle critiche arrivate dai tecnici del Servizio Bilancio di Palazzo Madama. E' quasi sicura una modifica del taglio Irap in favore delle Pmi, annunciato nei giorni scorsi da D'Alì, su cui già convergono Pd e Ncd; l'emendamento prevede l'aumento di 3mila euro della franchigia dell'imposta regionale sulle attività produttive.
Nel pacchetto di modifiche che Governo e maggioranza contano di far approvare al Senato anche il frazionamento in tre tappe fino al 16 dicembre del pagamento dell'imposta sostitutiva dovuta dalle imprese che hanno rivalutato i beni (al 16% per i beni ammortizzabili e al 12% per i non ammortizzabili). Ora è previsto il versamento in un'unica soluzione entro metà giugno. Potrebbe vedere la luce verde anche la riammissione al beneficio della rateizzazione delle cartelle esattoriali per chi è in debito con il Fisco. Che vale per i contribuenti decaduti prima del 22 giugno 2013 (prima del decreto del fare che ha riscritto le regole) e se si presenta istanza di riammissione al pagamento a rate entro il 31 luglio.
Alcune modifiche potrebbero arrivare anche sul bonus irpef per rimodularlo in base al "quoziente familiare". Per Ncd si punta ad «alzare la soglia del reddito da 1.500 a 1.800 euro per chi ha due figli, a 2.200 per chi ne ha tre e via via ad aumentare in proporzione al numero dei figli»
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Renzi, nuovo attacco all'Ue Pensa ai pesci e no a tragedie
- Reggio Calabria, 14 mag. - "Ci danno direttive sul pesce spada, ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". Dopo le critiche di ieri all'Unione Europea, di cui aveva stigmatizzato il disimpegno sul tema dell'emergenza immigrazione che investe il Paese, Matteo Renzi e' tornato oggi sull'argomento. Ieri aveva parlato di istituzioni comunitarie attente al salvataggio delle banche ma distratte dinnanzi all'ondata di flussi migratori che si abbatte sulle coste italiane.
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Oggi lo spunto per un nuovo affondo glielo hanno dato i pescatori calabresi. A Reggio, fra due o trecento lavoratori che lo attendevano davanti alla prefettura, c'erano anche loro. "Mi hanno spiegato - ha detto - che vivono una crisi dovuta al fatto che l'Ue impedisce loro di pescare il pesce spada. Ci danno direttive su queste cose - ha aggiunto - ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". .
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Bonus Irpef, il beneficio arriva anche per cassintegrati e disoccupati
Anche i cassintegrati e a chi percepisce indennità di mobilità e disoccupazione riceveranno il Bonus Irpef da 80 euro. È quanto prevede la circolare 9/E dell'agenzia delle Entrate che risponde ai dubbi su beneficiari, calcoli e modalità di erogazione del bonus.
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Anche i cassintegrati, i disoccupati che percepiscono l'indennità e i lavoratori in mobilità riceveranno il bonus Irpef di 80 euro. E' quanto prevede la Circolare delle Entrate 9/E/2014 sullo sgravio fiscale, che dovrebbe arrivare nella busta paga di maggio. Tra le novità anche il fatto che le somme percepite come incremento della produttività, tassate al 10%, non concorrono ai fini del bonus.
L'Agenzia precisa in una nota che "il credito Irpef scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Non concorrono al superamento del limite di 26mila euro le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di una imposta sostitutiva del 10% mentre le stesse somme, a esclusivo vantaggio del lavoratore, vengono conteggiate per calcolare l’imposta lorda da confrontare con le detrazioni da lavoro dipendente". Nel caso delle "somme a sostegno del reddito" il diritto al bonus, precisa la circolare, è da considerarsi "automatico", in quanto le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.
Per quanto riguarda invece i redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività, questi (entro il limite di 3mila euro lordi) sono fuori dal calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, tetto massimo oltre il quale si perde il diritto al bonus Irpef. "Nel 2014", chiarisce la Circolare, "la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito complessivo; e il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della 'capienza' dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti". Nel limite dei 26mila euro, invece, bisogna considerare i redditi provenienti da affitti di immobili sotto il regime della "cedolare secca".
Tra le altre precisazioni, l'Agenzia ricorda che il bonus da 80 euro spetta anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi.
Sul fronte del sostituto d'imposta, invece, si segnalano i ragguagli circa il calcolo del credito da erogare. La circolare specifica gli step che il sostituto d’imposta deve seguire per il calcolo del credito. Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione potrà avvenire tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga. Per semplicità di applicazione, è comunque possibile utilizzare anche altri criteri, purché oggettivi e costanti, ferma restando la ripartizione dell’intero importo del credito spettante tra le retribuzioni dell’anno 2014. Ad esempio, per i rapporti di lavoro che si protraggono per l’intero anno 2014, l’importo del credito di 640 euro su base annua potrà essere erogato per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli 8 mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.
Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell’anno, inoltre, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo. La Circolare fa l'esempio di un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22mila euro e che ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014 avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120). Dopo aver individuato l’importo complessivo del credito spettante, particolare attenzione dovrà poi essere posta nella ripartizione del bonus nelle varie buste paga da maggio in poi. Infatti, l’importo da erogare nel mese andrà parametrato in base ai giorni di cui è composto il singolo mese di retribuzione.