Redazione

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- Laterina (Arezzo), 15 set. - "Mi auguro che tra la fine di settembre e i primi di ottobre si possa approvare la delega, quindi la riforma sul lavoro. E ancora la legge di stabilita'". Lo ha detto il ministro delle Riforme istituzionali Maria Elena Boschi a margine dell'apertura della scuola a Laterina, in provincia di Arezzo. "Adesso abbiamo sicuramente da affrontare i decreti legge, come lo Sblocca Italia, quello per abbreviare i tempi della giustizia civile e poi gli altri decreti gia' presentati per la sicurezza negli stadi e le missioni all'estero. Poi riprenderemo l'iter della riforme costituzionali - ha concluso la Boschi - e la legge elettorale". .
- Laterina (Arezzo), 15 set. - "Chiederemo la disponibilita' ai gruppi parlamentari di lavorare un po' di piu' durante la settimana". Lo ha annunciato il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, a margine dell'inaugurazione del primo giorno di scuola con i bambini delle scuola Mameli di Laterina. "Oggi - ha osservato - l'attivita' e' concentrata in due giorni e mezzo durante la settimana. Da qui alla fine dell'anno gli appuntamenti in Aula sono tanti e abbiamo un lavoro serio da fare. Ed e' normale - ha concluso Boschi - che si possa lavorare di piu'". .

- Roma, 14 set - Silvio Berlusconi lavora per superare l'impasse sulla Consulta e tentare di ricompattare il partito dopo la forte frattura che si e' registrata in parlamento negli ultimi giorni. Secondo quanto si apprende da fonti azzurre, nei diversi contatti che l'ex premier ha avuto oggi con i vertici di Forza Italia, ha ripreso quota l'ipotesi di votare il senatore Donato Bruno per la Consulta in ticket con Luciano Violante - indicato dal PD - anche se, viene spiegato, non e' stata ancora presa una decisione ufficiale in tal senso. Quindi non e' escluso che ci siano domani nuove consultazioni, prima della seduta congiunta del Parlamento, e che Forza Italia possa cambiare nuovamente il proprio candidato.

Appello di Grasso: bisgna uscire dal pantano

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- Roma, 14 set. - Il primo a esprimere preoccupazione e' il Presidente del Senato, Piero Grasso. Domani, spiega, occorre uscire dall'impasse sull'elezione dei membri di Csm e Corte Costituzionale. "Spero si trovi una soluzione altrimenti il problema diverra' ancora piu' grave", denuncia. Non e' nuova, questa sua posizione, questa sua richiesta di fare in fretta. Appena pochi giorni fa l'aveva resa pubblica insieme al presidente della Camera Laura Boldrini. Oggi, a poche ore dalla ripresa delle votazioni dei due rami del Parlamento in seduta comune, ritorna sull'argomento dando voce ai timori che giungono, contemporaneamenet, anche da ambienti della magistratura. "Quali magistrati eletti, per il gruppo di Area, come componenti del Csm assistiamo con disagio e preoccupazione alle difficolta' del Parlamento nella elezione dei componenti laici del Csm, situazione che lascia la magistratura senza la piena operativita' dell'organo di governo autonomo in un momento di particolare delicatezza, anche per effetto delle norme recentemente approvate e di quelle in via di approvazione in materia di riforma della giustizia e attivita' consiliari". E' quanto sottolineano in una nota Ercole Aprile, Antonello Ardituro, Lucio Aschettino, Nicola Clivio, Valerio Fracassi, Piergiorgio Morosini e Fabio Napoleone. "Allo stesso tempo - proseguono - dobbiamo smentire, per quanto ci riguarda, ricostruzioni giornalistiche che in questi giorni hanno ipotizzato interferenze e anticipazioni in ordine alla scelta dei componenti laici ancora da eleggere e alla individuazione di un 'possibile' vice presidente. Rimaniamo in rispettosa attesa - concludono i togati di Area eletti - che il Parlamento svolga in tempi rapidi il suo compito per poter lavorare, collegialmente, per la scelta del vice presidente del Csm, avendo a mente, senza alcuna pregiudizialita' per le persone, un modello che sappia garantire una guida sicura ed autorevole, ma rispettosa della collegialita', ad un Consiglio che vogliamo fermamente impegnato nel tutelare sia l'autonomia e l'indipendenza, che l'efficienza e la dignita' della funzione giudiziaria, rispettando le diversita' ideali della magistratura, presupposto per la formazione e la crescita di una effettiva cultura della giurisdizione". .
- Roma, 14 set. - "Non c'e' e non ci sara' alcuna retromarcia sulle ferie dei magistrati. Si tratta di una norma, inserita in un provvedimento organico, finalizzata a rendere piu' rapida la risposta di giustizia e non c'e' alcuna ragione per tornare indietro". E' quanto afferma il Viceministro della Giustizia Enrico Costa. "Ne ho parlato con il Ministro Orlando - ha aggiunto - e questo e' il suo pensiero. E' evidente che molti organi di informazione hanno dato una lettura fuorviante delle parole del Ministro". .
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