Redazione

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- Roma, 26 ago. - "Sei volte in sala operatoria, due in rianimazione, una in terapia intensiva. E' morta mia mamma. E, nell'ultimo incidente, mi sono rotto due vertebre e due dita. E adesso, un serpente di due metri in cucina. A me sembra un po' troppo... Forse e' il caso di mandare un messaggio distensivo a papa' Kyenge per chiedergli la revoca del rituale che mi fece".Roberto Calderoli non molla e, dalle pagine di Oggi, da domani in edicola e anche su www.oggi.it, torna sulla serie di incidenti subiti e che, secondo il vicepresidente leghista del Senato, hanno una precisa origine: "Una macumba". Il settimanale ricorda che dopo la battutaccia su Cecile Kyenge, proprio Oggi raggiunse in Katanga (Repubblica democratica del Congo) il padre dell'allora ministro, "che compi' un rito tribale affinche' gli avi lo liberassero da cattivi pensieri e parole offensive, usando parole di tolleranza e non di vendetta". "Pero' - riprende ora Calderoli - le foto e i video di Oggi erano inquietanti: avevano messo una mia foto in mezzo ai termitai. Non e' un messaggio amichevole. Dopo quel rito alcuni colleghi napoletani mi regalarono un cornetto di corallo: due giorni dopo, senza una pressione di nessun genere si e' spezzato in due. Una maga - rincara - ha visto forze tremende in azione attorno a me". Il settimanale ha raggiunto telefonicamente lo stesso Clement Kikoko Kyenge, che dice: "Un serpente in casa non e' un bel segnale e non sono sicuro che Calderoli abbia fatto bene a ucciderlo... Se quando lui ha chiesto scusa a Cecile era sincero, puo' stare tranquillo. Se invece quelle scuse sono state frutto di calcolo e convenienza, gli antenati potrebbero innervosirsi". "Mi chiedo che religione pratichi il senatore Calderoli. Io sono cattolica per cui non credo a tante altre pratiche o tanti altri riti. Che per me non esistono, per cui non sto dietro a queste sue esternazioni che secondo me vanno anche contro le credenze". Cecile Kyenge, europarlamentare del Pd ed ex ministro del governo Letta, intervistata dal quotidiano on line Affaritaliani.it, risponde a Roberto Calderoli. Quindi Calderoli continua a offenderla e a perseguitarla?, domanda il giornale e lei: "In qualche modo si'. Io non ho mai risposto ad alcuna provocazione ma a quanto pare non succede cosi' da parte degli altri". .

- Roma, 26 ago. - "Andiamo da Orlando e gli consegniamo sei proposte di legge concrete sulla giustizia". Lo annunciano Erika Stefani e Nicola Molteni, rispettivamente capigruppo in commissione giustizia per la Lega Nord di Senato e Camera. "Proposte che hanno un unico obiettivo : tutelare le vittime dei reati, garantire la sicurezza dei cittadini e la certezza della pena per i criminali. Esattamente il contrario di quello che ha fatto sino a oggi la sinistra che ha invece tutelato solo criminali, spacciatori e clandestini", scrivono. "Chiediamo di reintrodurre il carcere per gli spacciatori e il reato di clandestinita', di creare una norma anti Kabobo ovvero no a sconti di pena e benefici per i criminali pericolosi, una legge sulla prostituzione per bloccare il racket e il degrado sociale e per recuperare dai 5 agli 8 miliardi di euro", spiegano. "Ancora, accordi bilaterali per far scontare ai detenuti stranieri la pena nel paese di origine visto che oggi i detenuti stranieri costano quasi 1 miliardo di euro e in ultimo chiediamo di introdurre il reato di omicidio stradale per punire severamente chi distrugge la vita altrui senza scontare un giorno in galera", aggiungono i due esponenti del Carroccio. "Sul resto della riforma non ci attendiamo nulla di nuovo, e' in alto mare, siamo ancora ai titoli, tanto fumo ma niente arrosto", concludono. .
- Roma, 26 ago. - "Si raccomanda ai parlamentari di rilasciare il minor numero possibile di interviste ai giornali in quanto vengono sistematicamente stravolte cambiando il titolo rispetto al contenuto". E' quanto si legge sul blog di Beppe Grillo. Nel 'mini post' si spiega che il MoVimento 5 Stelle "non apre a Renzie, non bacchetta Di Battista e non e' pronto a votare nessuna misura urgente per l'economia insieme a lui" e si sottolinea che "chi afferma il contrario non ha capito nulla del M5S". .
- Rimini, 26 ago. - Con la riforma della scuola che il governo Renzi si accinge a varare, ci sara' il superamento delle supplenze, almeno cosi' come sono intese nell'attuale sistema scolastico. Lo ha annunciato ieri il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, intervenendo a un dibattito al Meeting di Comunione e Liberazione in corso a Rimini. "Le supplenze - ha detto - vanno riconsiderate perche' si sa gia' dall'inizio dell'anno scolastico quali sono i posti da sostituire stabilmente. "I supplenti non saranno eliminati fisicamente - ha ironizzato Giannini - come vedrete". L'obiettivo e' quello di "ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto che si distingue dall'organico funzionale". "E' l'uovo di Colombo che chi lavora nella scuola conosce da tempo, ma che nessun governo ha avuto il coraggio di affrontare direttamente perche' significa prendere coscienza che le supplenze non fanno bene ne' a chi le fa ne' a chi le riceve". Inoltre, ha spiegato il ministro, e' chiaro sin "dall'inizio dell'anno con molta precisione quali sono i posti da coprire stabilmente ma c'e' un meccanismo perverso che ci trasciniamo da decenni che non ci consente di lavorare se non con l'organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie". Per Giannini la riforma di questo aspetto "significa prendere con molta consapevolezza e determinazione questo aspetto come uno degli aspetti prioritari per una rivisitazione del sistema educativo italiano". .
- Roma, 26 ago. - "Le grandi riforme, che il governo Renzi potra' fare anche con l'aiuto di Forza Italia, sono scuola, fisco e giustizia. Il lavoro e' all'interno di tutto cio'". Lo ha detto Mario Mauro (Popolari per l'Italia) intervenendo ad Agora' Estate su Rai3. "Toccare la questione del lavoro - ha aggiunto - implica una strategia attraverso la quale far tornare competitivo il Paese, ma se non avessimo riforma della giustizia, del fisco e della scuola, qualsiasi misura sul lavoro si rivelerebbe inefficace, perche' non tornerebbe competitivo il Paese rispetto al contesto continentale". "Il governo - ha detto ancora - e' al crocevia di nodi ineludibili. La questione della scuola, che proprio Renzi ha indicato fin dal suo discorso d'esordio come dirimente per il futuro del nostro Paese, e' una delle questioni cruciali. Non dobbiamo dimenticare cosa abbiamo alle spalle: siamo stati l'unico Paese in Europa e forse al mondo ad aver fatto quattro riforme della scuola in poco meno di vent'anni, riforme dette e mai realizzate perche' sono mancati i decreti attuativi. Il risultato e' che l'apparato della scuola e' rimasto sostanzialmente uguale e oggi abbiamo meno diplomati e meno laureati di vent'anni fa. Questo e' gravissimo. La scommessa di Renzi e' da prendere sul serio e da supportare con risorse adeguate - ha concluso - Non c'e' da aver paura nel considerare superato lo schema pubblico-privato". .
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