Redazione

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- Roma, 27 ago. - "Non male questo fine settimana: giustizia, sblocca Italia, nomine europee, poi scuola e millegiorni". Matteo Renzi twitta di buon mattino ed elenca tutti i dossier che lo attendono in questo atteso week end di fuoco. La giustizia, per prima cosa, mentre il ministro Orlando incontra i partiti di maggioranza e di opposizione. Ancora divisioni sulla giustizia penale, tra chi sostiene il governo, anche se il Guardasigilli assicura che in consiglio dei ministri si trovera' la quadra. Ma il premier cerca di non farsi rallentare e sposta il peso dell'attesa sulla giustizia civile: se su prescrizione e intercettazioni ancora non c'e' intesa, c'e' pero' su alcuni punti chiesti a gran voce dagli investitori. E allora la promessa e' di "dimezzare entro mille giorni l'arretrato del civile" e di far scendere a un anno i tempi di un processo, rispetto agli attuali tre. Dimezzamento anche per le ferie estive dei tribunali, che saranno ridotte a venti giorni. Ma, tra una telefonata e una riunione con lo staff, Renzi tiene d'occhio anche il dossier Sblocca Italia e domani potrebbe vedere di nuovo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per individuare le coperture necessarie a portare in Consiglio tutti i capitoli preventivati. A pranzo il premier ha ricevuto Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, per discutere di riforme costituzionali. Mentre poche stanze piu' in la' il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti incontrava il sottosegretario Graziano Delrio sui nodi delle citta' metropolitane e delle nuove province. Nel pomeriggio un colloquio di quaranta minuti con Maurizio Landini, segretario della Fiom, da sempre considerato un interlocutore nel sindacato, a fronte invece di una notevole freddezza verso i vertici di Cgil Cisl e Uil. Al centro del faccia a faccia le crisi aziendali aperte. "Lo sapete che autunno sara?" ha fatto notare Landini lasciando palazzo Chigi. Una conferma dei timori dei sindacati, che hanno parlato spesso di autunno caldo, ogni volta rintuzzati dal premier. Intanto in Emilia-Romagna alla fine le mediazioni sono saltate e le primarie si faranno, tra Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. Entrambi ricevuti in questi giorni dal premier, alla fine i due hanno sciolto le riserve e si contenderanno la guida della regione rossa che sostiene da tempo il rottamatore. Una sfida tra due declinazioni di renzismo, della prima e della seconda ora, dopo le mille sollecitazioni del premier-segretario a non ragionare piu in termini di correnti. Renzi, oggi, tra i tanti impegni, non ha pero' nascosto una punta di fastidio per il toto-nomi che impazza per la probabile successione a Federica Mogherini alla Farnesina. "A pochi giorni dal vertice di Bruxelles - si e' sfogato con i suoi - ci vuole serieta' e low profile". Intanto si deve incassare la casella di Miss Pesc, insomma, anche se la strada sembra in discesa, solo dopo si pensera' alla sostituzione dell'attuale ministro. I tempi in teoria non sono stretti, la commissione Ue entra in carica ai primi di novembre, ma la scelta potrebbe esserci gia prima. Ma l'attenzione maggiore e sulle riforme, giustizia e Sblocca Italia in primis, perche' l'obiettivo e uno solo: Siamo al lavoro, l'Italia deve ripartire, ripete il premier a tutti i suoi interlocutori. .
- Roma, 27 ago. - Rush finale sulla riforma della giustizia, ma con qualche frenata. Alla vigilia del Consiglio dei ministri di venerdi che dovrebbe varare il pacchetto messo a punto dal Governo, diversita' di vedute si registrano all'interno dei partiti che sostengono il Governo. Ed e', ancora una volta, la giustizia penale a tenere banco. Ma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intanto annuncia: "il nostro obiettivo e' dimezzare entro mille giorni l'arretrato del civile e garantire un processo civile in primo grado in un anno, anziche' tre come oggi". E poi basta con la feriale che va dal primo agosto al 13 di settembre: lo stop dei tribunali non puo' durare piu' di 20 giorni. Al vertice dei partiti della maggioranza "sono emerse delle differenze di approccio, in ordine anche alle priorita' da individuare e delle quali riferiro' puntualmente in Consiglio dei ministri mantenendo l'obiettivo che ci eravamo dati di portare in quella sede tutto il lavoro che e' stato elaborato", ha per parte sua dichiarato il Guardasigilli, Andrea Orlando, finito il giro di tavolo con le forze politiche anche di opposizione: Forza Italia e Lega Nord oggi, assente il M5S che ha rifiutato l'incontro mentre Sel vedra' il ministro domani. "Dalla riunione - ha tuttavia aggiunto Orlando - e' emersa una condivisione sui singoli punti dell'insieme delle cose che porteremo in CdM". C'e' stato "un confronto utile e che credo abbia migliorato alcune delle soluzioni". Prescrizione e intercettazioni, i temi al centro del dibattito: "ci sono opinioni e approcci diversi", ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera, che ha spiegato: sara' il Consiglio dei ministri a trovare una sintesi". In ogni caso, ha notato, dopo anni di scontri il consenso che c'e' stato sul 90% dei temi riguardanti la riforma e' un risultato straordinario. "Ci siamo sulla giustizia civile, importante per rendere l'Italia attrattiva per gli investimenti produttivi e per incoraggiare l'intrapresa economica", ha osservato Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra. "Sulla giustizia penale c'e' invece ancora da lavorare: fissato l'obiettivo di rendere piu' efficiente la macchina del processo, noi non consentiremo che cio' avvenga a discapito delle garanzie per i cittadini". "Le proposte che il Governo ci ha sottoposto oggi in materia di Giustizia penale sono una riposta complessivamente positiva", ha sottolineato Gianluca Susta, presidente dei senatori di Scelta Civica, riservandosi di valutare nel dettaglio i provvedimenti. Ma se per la Lega Nord la riforma e' in alto mare, come ha dichiarato Nicola Molteni, per la Giustizia il patto del Nazareno siglato sulle riforme con FI, sembra assai lontano. Se cosi' sara' opposizione dura, avverte la nota politica redatta dallo staff del gruppo FI alla Camera. "La riforma della giustizia prospettata negli incontri di questi giorni e adombrata sui giornali ha contenuti che ci vedranno all'opposizione in maniera dura" scrive 'Il Mattinale' e pur non escludendo "sorprese meravigliose come le aurore boreali all'Equatore", rileva che "i patti segreti sono quelli con l'Associazione nazionale magistrati, che fa finta di essere scontenta ma gongola, per la soddisfazione dei manettari, 'Repubblica' in primis, ma non scherza neanche il 'Corriere'". Ma tant'e'. Nelle prossime ore il premier incontrera' il ministro Orlando per fare il punto. Saranno loro che valuteranno quali dei 12 punti della riforma della giustizia portare al Consiglio dei ministri del 29 agosto e quali rimandare a quello successivo, come ha anticipato la presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. .

- Venezia, 27 ago. - L'Italia puo' superare le difficolta' e ripartire. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giungendo al Lido di Venezia per la cerimonia di inaugurazione della Mostra del Cinema, ai giornalisti che gli chiedevano se il momento difficile che sta attraversando il Paese possa essere superato, ha risposto: "se si prende esempio da Venezia si'. Venezia e' una citta' straordinaria, appartiene al mondo e non solo all'Italia". "Desidero cogliere - ha detto il presidente - l'occasione della mia presenza questa sera alla Biennale, non solo quella del cinema.

Cinema: Napolitano, le leggi per il settore le deve fare il governo

La Biennale e' un'istituzione prestigiosa, cui l'Italia deve molto per quanto riguarda la vita culturale e internazionale. La Biennale e' stata rinnovata nei suoi ambienti. Sono qui anche per Venezia, citta' impareggiabile, scossa nelle sue rappresentanze pubbliche da recenti vicende inquietanti e penose. La Biennale e' un decisivo pilastro istituzionale". Assieme al capo dello Stato anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e il presidente della Biennale, Paolo Baratta..

- Roma, 27 ago. - Colloquio oggi di quasi un'ora e mezza, a Palazzo Chigi, fra il premier Matteo Renzi e il segretario della Fiom Maurizio Landini. "Abbiamo parlato delle crisi. Lo sapete che cosa succede da settembre?" E' stata la risposta di Landini di fronte alle insistenze dei cronisti. Legge di stabilita', riforma del lavoro? Landini non ha voluto replicare alla richiesta dei cronisti di entrare nel merito dell'incontro. .
- Fano (Pesaro-Urbino), 27 ago. - Il ruolo dei sovrintendenti nell'ambito dei pareri per la realizzazione di opere pubbliche "sara' affrontato nell'ambito dello 'Sblocca Italia'". Lo ha anticipato oggi il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine di un incontro con la giunta di Fano. Facendo un riferimento diretto ai ritardi per la realizzazione del secondo casello dell'A14 a Fano (un investimento da 22 milioni), per via di un parere negativo della sovrintendenza, il ministro ha ricordato che il sovrintendente "non ha una competenza in merito all'impatto ambientale, ma eventualmente e' chiamato a dare prescrizioni sul manufatto che dovra' essere realizzato". "Nel nostro Paese non e' piu' accettabile - ha aggiunto Lupi - che l'opposizione, non per una competenza diretta ma indiretta di un organo dello Stato, impedisca la realizzazione di opere che sono volute dalla cittadinanza e anche dagli altri organi competenti". Quella del blocco dell'iter per la realizzazione di opere infrastrutturali, che hanno gia' ricevuto il nulla osta delle autorita' amministrative, e' per il ministro "una questione emblematica di quello che accade nel nostro Paese e della quale stiamo discutendo nell'ambito dello 'sblocca Italia'". .
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