Redazione

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- Roma, 28 ago. - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha lasciato Palazzo Chigi per salire al Quirinale dove incontrera' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Al centro del colloquio, il pacchetto riforme, la scuola e la giustizia. .
- Roma, 28 ago. - Lo 'Sblocca Italia' "non e' la legge di Stabilita', non sostituisce l'atto piu' importante per il 2015", contiene alcuni punti "e ci saranno le coperture" per questi. Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, durante una conferenza stampa Ncd. Quanto all'entita' delle coperture, Lupi ha bypassato la domanda dei cronisti che chiedevano se ci siano 1 o 3 miliardi, e, lasciando la sede del partito, si e' limitato a una battuta: "...E forse di piu'". All'ordine del giorno del Consiglio dei ministri c'e' il tema della giustizia "con il lavoro fatto anche dal viceministro Costa", esponente del Nuovo centrodestra. Cosi' il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha aggiunto: "Su alcune questioni c'e' la massima condivisione, su altre c'e' ancora discussione. Noi vogliamo la riforma della giustizia civile e della giustizia penale". E ancora: "Ci sono 24 ore di tempo su cui si sta lavorando". Per un pacchetto che includa sia la parte sul civile che quella sul penale? "Io sono fiducioso", ha risposto ai giornalisti Lupi. .
- Roma, 28 ago. - "La priorita' e' senza dubbio il processo civile, con misure decise di riduzione dell'arretrato e velocizzazione dei giudizi in quanto variabili strettamente legate al rilancio dell'economia e alla vita quotidiana dei cittadini, ma l'intervento sul civile non preclude interventi altrettanto coraggiosi sul fronte del penale". Donatella Ferranti, Walter Verini e Giuseppe Lumia, alla vigilia del Consiglio dei ministri che affrontera' la riforma della giustizia, "auspicano un confronto a tutto tondo sostenendo tutte le proposte del Guardasigilli discusse in questi giorni negli incontri di maggioranza". A giudizio dei tre esponenti del Pd, "e' tempo che si metta mano ai reati economici e si rafforzi il contrasto alla corruzione e alla criminalita' organizzata e che si punti ad avere tempi certi e ragionevoli nei processi penali, anche modificando la disciplina sulla prescrizione e sulle impugnazioni". "Siamo convinti - sottolineano Ferranti, Verini e Lumia, che a stretto contatto con la segreteria del partito hanno rappresentato i democratici negli incontri con il ministro Orlando - che su tutti i 'nodi critici' affrontati in questi giorni si arrivera' a soluzioni equilibrate e rispettose delle garanzie di imputati e parti lese e dell'indipendenza della magistratura". Fermo restando, aggiungono, che "questo lavoro sara' arricchito dal confronto parlamentare durante il quale tutti potranno dare il loro contributo". Secondo i tre parlamentari del Pd, "la riforma ormai improcastinabile della giustizia esige un mosaico di interventi strutturali, che incidano concretamente sui tempi e sulla certezza del diritto: la giustizia deve funzionare nell'interesse dei cittadini e delle vittime attraverso la valorizzazione della professionalita' e la responsabilizzazione di tutti gli operatori coinvolti, magistrati e avvocati in testa". .
- Roma, 28 ago. - Beppe Grillo lancia la prima festa nazionale del Movimento cinque stelle a Roma dal 10 al 12 ottobre, ma lamenta che il Comune e il Mibac non abbiano ancora concesso il permesso alla manifestazione, che nonostante cio' si fara' ugualmente "Pacifica ma un po' incazzata. Perche' noi siamo gandhiani ma non coglioni". "Una tre giorni insieme di incontri tra i duemila eletti del M5S in tutta Italia e in Europa e cittadini e simpatizzanti, da venerdi' 10 a domenica 12 ottobre" annuncia un post di Grillo. "Noi Italia 5 Stelle la faremo - spiega Grillo dopo un lungo excursus sulla trafila per avere i permessi-. Con il permesso del Comune di Roma cosi' come l'avevamo pensata a Circo Massimo o senza permesso in una pacifica adunata di liberi cittadini. Pacifica ma un po' incazzata. Perche' noi siamo gandhiani ma non coglioni". "Noi Italia 5 Stelle la faremo. Con il permesso del Comune di Roma cosi' come l'avevamo pensata a Circo Massimo o senza permesso in una pacifica adunata di liberi cittadini. Pacifica ma un po' incazzata. Perche' noi siamo gandhiani ma non coglioni", si legge sul Blog di Beppe Grillo, in un lungo intervento in cui si spiega che il Movimento e' intenzionato comunque a tenere la kermesse in programma dal 10 al 12 ottobre al Circo Massimo: "D'altronde siamo abituati a gettare il cuore oltre l'ostacolo e quindi abbiamo iniziato per tempo, il 1 luglio, la trafila dei permessi al Circo Massimo a Roma seguendo ogni passo burocratico nel massimo rispetto delle procedure e delle regole", si legge ancora nella nota. "Peccato che tra il dire ed il fare ci siano di mezzo il Comune di Roma ed il Ministero per i Beni e Attivita' Culturali, nelle persone del 'Direttore della 'promozione, pianificazione strategica e coordinamento attuativo di progetti speciali, per lo sviluppo e la valorizzazione della citta' di Roma e delle sue risorse', il camaleontico Maurizio Pucci, ex ad di Musica per Roma, ex sovrintendente alle grandi opere come l'apertura dell'Auditorium di Renzo Piano, ex direttore dei cantieri del Giubileo che ora torna con un ingaggio da 115 mila euro. Un uomo che costa ai cittadini romani (e italiani che ogni volta sono costretti a mettere mano al portafogli per ripianare i buchi di Roma Capitale) bei soldini e la cui nomina e' gia' stata inserita in due fascicoli di inchiesta, uno della Corte dei Conti ed uno della Procura della Repubblica", spiegano i Cinque Stelle: "E nella persona dell'Architetto Federica Galloni, Responsabile della Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, la donna la cui firma tutto puo'. Tristemente molto nota ai cittadini romani ed ai comitati che si occupano di tutela del territorio e dell'Agro Romano. Il Comune di Roma ed il MIBAC, che negli anni hanno autorizzato al Circo Massimo un po' di tutto nonostante il solito parere contrario della Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, ci ha inviato il 31 luglio una secca risposta: la manifestazione e' troppo importante, l'allestimento troppo grande per questa area. Se volete, Italia 5 Stelle la fate altrove, forse. Perche' noi siamo il Movimento 5 Stelle e non abbiamo corsie preferenziali come tutti i partiti o sindacati che negli anni ci hanno organizzato di tutto o come i Rolling Stones che hanno pagato profumatamente l'occupazione suolo pubblico ed in piu' erano un "sogno da ragazzo" di Marino. Noi siamo quelli che in due eventi a San Giovanni con folle oceaniche hanno lasciato la piazza piu' pulita di quando l'avevano presa in consegna, noi siamo quelli che vanno alle manifestazioni con la famiglia perche' il cambiamento culturale e' l'aria che si respira quando ci muoviamo per i nostri diritti. A noi, proprio a noi, viene negato Circo Massimo con una risposta pretestuosa che ci fa immediatamente capire che nessuno dei soggetti coinvolti (ne' la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, ne' il profumatamente pagato Direttore Pucci, ne' il povero Vice Capo Gabinetto Vastola che ha firmato il primo foglio che gli hanno messo sotto il naso) abbia minimamente visionato il progetto dell'allestimento e soprattutto compreso la tipologia di manifestazione che vogliamo fare. Ci danno un riferimento ad un'ignota area consentita e ad una sconosciuta scheda tecnica che prevede massimo 15 gazebo piazzati in tutto Circo Massimo. Figurarsi la nostra meraviglia quando da una velocissima ricerca su internet troviamo foto come queste...", segue un galleria di immagini del Circo Massimo prima e dopo il concerto dei Rolling Stones. "Alle nostra ferma richiesta di spiegazioni sulle motivazioni del diniego e soprattutto sui riferimenti di legge, decreti, regolamenti, delibere etc che lo hanno causato, o se la scelta di concedere Circo Massimo o meno sia discrezionale in base al colore politico o al portafogli del richiedente, abbiamo creato il panico in Comune e siamo stati celermente ricevuti e rassicurati che con qualche piccola modifica (che ci abbiamo prontamente apportato) ci avrebbero rilasciato il permesso per l'area. E' passato un altro mese e la risposta definitiva ci viene posticipata giorno per giorno, sempre infiocchettata con belle parole di rassicurazione. In pratica e' un no, avere l'autorizzazione pochi giorni prima non ci consentirebbe di organizzarla e loro lo sanno benissimo. Prima l'ultima settimana di agosto, poi il 26, poi il 27. Adesso la prossima data indicataci e' lunedi' 1 settembre". .

Le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste invariate su base mensile a luglio per un incremento trendenziale dell'1,1%. Si tratta della crescita annua piu' bassa dal 1982, data di inizio delle serie storiche ricostruite. Kamsin Complessivamente, nei primi sette mesi del 2014, fa sapere l'Istat, la retribuzione oraria media e' cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Con riferimento ai principali macrosettori, a luglio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a luglio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%) ed estrazione minerali (2,9%).

Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attivita' connesse (-0,3%). Alla fine di luglio 2014 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 41,0% degli occupati dipendenti e corrispondono al 38,9% del monte retributivo osservato. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di luglio sono stati recepiti quattro accordi e solo uno e' scaduto. Alla fine di luglio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e' del 59,0% nel totale dell'economia e del 47,0% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e' in media di 31,0 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 16,1 mesi per quelli del settore privato.

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