Redazione

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- Roma, 16 giu. - "Prima ero come un appestato, adesso tutti vogliono le riforme". Matteo Renzi incassa la disponibilita' al dialogo di Lega e M5S sulle riforme, ma non infierisce: "Adesso sono tutti favorevoli a fare le riforme. Le facciamo perche' pensiamo che l'Italia abbia tutte le condizioni per farcela e questa e' la settimana in cui si decide", dice al termine di una giornata cominciata con un faccia a faccia con il Capo dello Stato e continuata all'assemblea degli industriali di Vicenza e Verona, ma con un orecchio a quanto accadeva nei palazzi della Capitale, dove i Cinque Stelle, oltre a chiedere un confronto, avanzavano le prime proposte sulla legge elettorale e il capogruppo dei senatori dem, Luigi Zanda, teneva il punto con i 14 dissidenti autosospesi dopo la sostituzione di Corradino Mineo in Affari Costituzionali. Con il Capo dello Stato, Renzi ha convenuto sull'opportunita' di un "coinvolgimento del piu' ampio arco delle forze politiche in vista della conclusione dell'iter" delle riforme al Senato. Il contatto e' stato stabilito, le proposte sono gia' sul tavolo: fra Matteo Renzi e Beppe Grillo, salve ripensamenti che avrebbero del clamoroso, non resta che fissare una data. E stando a quanto sottolineano fonti parlamentari, gia' in settimana potrebbe esserci la fumata bianca. Perche' il presidente del consiglio non ha intenzione di aspettare oltre: se c'e' la possibilita' di sbloccare l'iter della riforma elettorale e bene giocarsela fin tanto che si e' in vantaggio. E il vantaggio accumulato da Renzi fino a questo momento e' enorme, non solo in termini elettorali. Al 40 per cento conquistato alle Europee, infatti, si aggiunge la nuova propensione al dialogo registrata nei Cinque Stelle e nella Lega. Renzi, conversando con i suoi, continua a dirsi anche sicuro che Silvio Berlusconi si guardera' bene dal far saltare il tavolo rischiando di vedere Forza Italia ancora piu' isolata. Un vantaggio certificato anche dalle parole - poche - concesse oggi da Grillo che, su facebook, assicura: "Noi facciamo sul serio" e linka la pagina del blog in cui e' ospitata la lettera aperta dei gruppi parlamentari Cinque Stelle in cui si chiede l'incontro al presidente del consiglio e si aggiunge la proposta di legge ribattezzata "Democratellum". In conferenza stampa e' il rappresentante "istituzionale" dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio a spiegarne i contenuti: si tratta di un proporzionale corretto, soglia di sbarramento al 5 per cento e premio di maggioranza che scatta con il 40 per cento dei voti. Un doppia scheda elettorale consente il voto disgiunto e la possibilita' di cancellare il nome del candidato considerato "non degno". Quello che si apre, a sentire i Cinque Stelle, e' un nuovo corso dell'esperienza parlamentare del Movimento: scottati dall'acquisita legittimazione popolare di renzi e del suo governo, i Cinque Stelle hanno deciso di "essere piu' propositivi", come dice il capogruppo alla Camera Giuseppe Brescia. "Il tentativo di fare cadere il governo Renzi e' fallito", rileva Di Maio: "La vita della legislatura si configura piu' lunga e la nostra vuole essere una risposta con i fatti alle elezioni europee". .
- Vicenza, 16 giu. - Il presidente del consiglio ,Matteo Renzi, inizia il suo intervento all'assemblea degli industriali di Vicenza e Treviso raccontando la storia di Marco Belinelli, di San Giovanni in Persicheto, che in Usa ha vinto l'Nba. "Quel ragazzo - ha detto il presidente del Consiglio - ha detto una cosa bellissima: nessuno credeva in me e ora sono qui e' un sogno". "Essere piu' forti significa questo - ha aggiunto Renzi - ognuno nel suo piccolo deve fare qualcosa e le cose poi funzionano". Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parla chiaro all'assemblea degli industriali. "Non mi illudo di aver preso il 40,8 per cento per me o per il partito. So che si e' votato dicendo 'proviamo anche questo, e' l'ultima spiaggia'". "Io credo - riprende - che dobbiamo fare vedere l'Italia bella come e'. Ognuno deve fare la sua parte. Io - conclude - chiedo il vostro aiuto e vi dico in bocca al lupo". "Come si fa a essere piu' forti? Gli imprenditori veneti sono la colonna del Paese. Lo sanno tutti, lo penso ma non lo ripeto". Poi Renzi torna sul decreto sblocca Italia di fronte ai tremila imprenditori veneti. "L'Italia e' stata fino ad oggi la Cenerentola d'Europa. Abbiamo sbloccato il Patto di Stabilita' per il rinnovo delle scuole e questo e' un risultato". "Nel decreto Sblocca Italia che stiamo preparando per fine luglio - annuncia - c'e' la soluzione per sbloccare infrastrutture ferme da anni", ed ha fatto riferimento a caserme, strade, vecchi edifici. Renzi: corrotti in galera e evitiamo che guardie diventino ladri = - Vicenza, 16 giu. - "Abbiamo bisogno di essere immediatamente operativi. Chiarezza nei progetti e semplicita'". Lo ribadisce il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'assemblea degli Industriali di Vicenza e Verona a Gambellara. Renzi ha quindi ricordato che serve la "certezza della pena" per chi delinque: "Chi e' corrotto deve andare in galera - ha detto chiaramente - la moltiplicazione di chi controlla fa in modo che anche le guardie diventino ladri".
- Roma, 16 giu. - Un incontro per discutere di legge elettorale partendo dal Democratellum, come i Cinque Stelle chiamano la loro proposta di riforma. In una lettera aperta i gruppi di Camera e Senato invitano il Presidente del consiglio Matteo Renzi a un confronto, da trasmettere in diretta streaming "secondo le regole della trasparenza". La lettera, pubblicata sul blog di Grillo spiega: "Il MoVimento 5 Stelle nei giorni scorsi ha depositato alla Camera e al Senato la propria proposta di legge elettorale, che per semplicita' riferiremo come Democratellum. E' il frutto di un intenso lavoro portato avanti da decine di migliaia di cittadini che per mesi hanno contribuito direttamente a determinarne le caratteristiche. La nostra proposta assicura la rappresentativita' del Parlamento e rafforza il rapporto tra eletti ed elettori". In una lettera mandata a Renzi il leader del M5s dice: "Sulla riforma della legge elettorale noi facciamo sul serio". E poi aggiunge in un post sul suo profilo Facebook: "Diffondete". Il post rimanda al blog del movimento sul quale e' pubblicata la lettera inviata al premier Renzi.

- Roma, 16 giu. - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. Durante l'incontro il Capo dello Stato e il Premier hanno fatto il punto sulla definizione dei provvedimenti legislativi discussi dall'ultimo Consiglio dei ministri e hanno compiuto, a quanto si apprende dall'ufficio stampa del Quirinale, "un ampio giro di orizzonte sui temi di riforma costituzionale all'esame del Senato e del possibile coinvolgimento del piu'ampio arco delle forze politiche in vista della conclusione dell'iter in quel ramo del Parlamento". Il presidente della Repubblica e il premier hanno inoltre messo a punto i temi da esaminare domani nella riunione che si terra' - come da tradizione - in vista del Consiglio europeo di giugno.

- Roma, 15 giu. - Colpo di scena: Beppe Grillo scende dalla montagna e decide che il suo movimento e' disponibile al dialogo. Una mossa inattesa, seppure nello stile dell'ex comico: "Se vuole batta un colpo, noi risponderemo", si legge sul blog. Poi prosegue: da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere". Sembra una vera e propria 'apertura', la prima da quando il M5s e' diventato partito politico di primissimo piano in Italia.

Matteo Renzi accoglie con soddisfazione la richiesta di Grillo anche se sottolinea: la proposta di Grillo "fa un po' ridere perche', fino a 3-4 settimane fa, sembrava che le riforme le volessimo fare soltanto noi. Ora le vogliono far tutti. Meglio cosi'. Siamo pronti a discutere con tutti. Credo che l'accordo che abbiamo siglato regga e credo che se la Lega e Grillo vogliono sedersi attorno a un tavolo siano i benvenuti". Poi annuncia, provocatoriamente, "magari stavolta lo streaming lo chiediamo noi, perche' e' bene che non ci siano ne' patti segreti ne' giochini strani. Di fronte agli italiani le nostre proposte sono chiare. Noi siamo pronti a discutere con tutti".

In precedenza il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, aveva risposto al M5s: "Prendiamo atto con soddisfazione che Grillo e Salvini stanno tornando sui loro passi, cercando un confronto con il Pd". In una nota Guerini commenta le aperture al confronto sulla riforma elettorale. "Questo e' il segno evidente della centralita' politica del nostro partito, forte del risultato elettorale e di una agenda radicale di riforme che gli italiani aspettano. Pronti a confrontarci con tutti, nel rispetto dei ruoli e delle posizioni diverse, sapendo bene che per noi la priorita' restano le riforme istituzionali, Senato, titolo V e legge elettorale che garantisca governabilita', potere dei cittadini di scegliere da chi essere governati, certezza di chi vince e chi perde, secondo il percorso che abbiamo individuato. Visti i precedenti con i 5 stelle - conclude Guerini - suggeriamo comunque l'adozione dello streaming per eventuali incontri futuri".

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