Redazione

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- Roma, 14 giu. - "Caro Matteo hai alzato la voce contro chi vuole conservato il bicameralismo. Hai dato una sberla alle mosche perche' qui non c'e' nessuno a voler conservare il bicameralismo". Lo ha detto Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si e' autosospeso per la sostituzione di Mineo in Commissione Affari Costituzionali. "Matteo, occupati di riforme da segretario del partito, non da Capo del Governo". E' quanto dice Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si sono autosospesi, all'assemblea del partito. "Il potere esecutivo deve stare fuori dalle riforme della costituzione, come fece De Gasperi e Calamandrei. Non sei ancora come De Gasperi, anche se ti auguro di diventarlo", ha aggiunto Tocci. .

Si avvia a conclusione il processo di integrazione di Inps, Inpdap e Enpals, grazie al quale l’Istituto assume il ruolo di unico gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno al reddito e di molte prestazioni a carattere assistenziale. Kamsin L'Inps ha infatti nel primo semestre 2014 esteso il processo di sperimentazione integrata del modello organizzativo di Direzione provinciale integrata a tutte le direzioni provinciali.

Ad oggi, secondo una nota diffusa dall'istituto risultano ancora da integrare soltanto le strutture delle tre aree metropolitane di Milano, Napoli e Torino, e le sedi provinciali di Monza e Fermo. Per quanto riguarda, invece, le Direzioni regionali, restano da integrare soltanto cinque di queste. Nell’ambito del programma di razionalizzazione logistica, sui 162 interventi individuati sull’intero territorio nazionale ne sono stati avviati 142, di cui 113 completamente realizzati. Infine, è stata rideterminata la dotazione organica di tutto il personale.

Zedde

- Roma, 14 giu. - Matteo Orfini, che non e' espressione della maggioranza, sia presidente dell'assemblea del Pd e Lorenzo Guerino e Deborah Serracchiani siano confermati vicesegretari del Pd. Questa la proposta fatta all'assemblea del Pd da Matteo Renzi. Renzi ha anche affermato che nelle prossime settimane la segreteria a suo avviso deve "essere aperta" a tutte le componenti. .
- Roma, 14 giu. - E' quello di Matteo Orfini il nome su cui si sono ritrovate maggioranza e minoranze del Pd alla ricerca di un presidente dell'Assemblea il piu' possibile condiviso. Il leader dei Giovani Turchi, con ogni probabilita', sara' eletto durante l'assise di oggi all'hotel Ergife di Roma. A confermare la notizia fonti della maggioranza Dem, di Area riformista e fonti cuperliane. Dopo le dimissioni di Gianni Cuperlo, a primavera, il ruolo era rimasto vacante e nelle ultime settimane si erano intensificate le trattative per la successione. Tra ieri sera e questa mattina , dopo il suo rientro dalla missione all'estero, Matteo Renzi ha tirato le fila della vicenda e l'ipotesi che si fa strada e' appunto quella di Matteo Orfini, leader dei Giovani Turchi, alla presidenza dell'assemblea. Proposta che poi dovra' essere ratificata dall'assemblea stessa.
- Roma, 14 giu. - Nessun festeggiamento ma la consapevolezza che il 40,8% non e' "un punto di arrivo" ma "un investimento per cambiare l'Italia". Cosi' il leader Pd, Matteo Renzi, aprendo l'assemblea del partito. "Questo dato non e' ne' del segretario ne' di tutti noi soltanto. Nel risultato delle europee non c'e' solo un buon risultato del Pd o del governo, c'e' molto di piu': un'attestazione di speranza. Era dal 1958 che nessuno aveva un risultato cosi'". "Siamo felici di tutti i comuni vinti, ma prendere Casal di Principe, il comune di don Peppe Diana, con una battaglia contro la Camorra e' straordinario". Secondo Renzi, Europa, lotta alla disoccupazione ed educazione sono le tre sfide "su cui giocare la nostra battaglia", dopo aver incassato un successo elettorale che ha portato il Pd ad essere "il partito che ha preso piu' voti in Europa". "C'e' una grande questione europea: siamo il partito che ha preso il maggior numero di voti, ma che ce ne facciamo? Un grande risiko dei posti e dei nomi? No, dobbiamo cambiare l'idea stessa di Europa". "L'Europa puo' andare al rinnovo degli organi solo con una discussione sui nomi. Abbiamo - ha aggiunto Renzi la lungimiranza e l'orgoglio di dire che il nostro modello vuole cambiare le regole ma anche modificare l'impostazione stessa dell'Europa". .
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