Redazione

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- Roma, 3 set. - Il premier Matteo Renzi torna a parlare della riforma della scuola in una lunga intervista al 'Sole 24 ore' e sui precari da assumere ribadisce: "Sono 150.000" e "lavorano gia' molto di piu' dell'orario di cattedra". Renzi piu' che di riforma preferisce parlare di "patto educativo" e spiega: "facciamo le assunzioni gradualmente, ma intanto cambiamo le regole introducendo criteri meritocratici, selezionando gli insegnanti, dando al preside il potere di scegliere chi ritiene piu' bravo, questa per me e' la vera rivoluzione" E ancora, anticipando le linee guida che saranno illustrate oggi: "Dobbiamo recuperare maggiore spazio per alcuni insegnamenti come l'educazione civica, artistica e quella fondamentale della lingua inglese".

- Roma, 2 set. - "Temo che sulla nomina dell'Alto rappresentante per la politica estera l'Italia abbia investito troppo capitale politico, che per ciascun paese in Europa non e' illimitato. La Germania spendera' il suo per ribadire le politiche di rigore". Cosi' Stefano Fassina (Pd), ai microfoni di Radio citta' futura, ha espresso i suoi timori per gli indirizzi europei sui temi economici. Per l'esponente Pd "in Italia occorre superare il tabu' del limite del 3%, sforare il tetto per due o tre anni, per dare vita a manovre espansive. Misure una tantum - ha detto ancora Fassina - accompagnante da misure che consentano di recuperare risorse, a cominciare dal recupero dell'evasione Iva". "Le riforme strutturali sul lato dell'offerta vanno certamente fatte, magari senza arrovellarsi troppo, come fatto per settimane, intorno al cosiddetto modello spagnolo. Bene ha fatto Renzi ieri - ha osservato Fassina - ad evocare il modello tedesco, ma la priorita' oggi e' soprattutto superare politiche di austerita' cieca, che come si e' visto non hanno nemmeno ridotto il debito pubblico, anzi. Ora l'attenzione di tutti si dovra' concentrare nelle prossime settimane sulla legge di stabilita': e' necessaria una correzione di rotta in Europa, ma e' evidente che se arrivera' non avverra' nel giro di poche settimane. In Italia non dobbiamo, come sento dire, ridurre la spesa sociale, che e' gia' al di sotto della media europea. Dobbiamo, al contrario, intervenire per riqualificare la spesa ed allocarla diversamente. Nella legge di stabilita' il bonus va esteso anche a pensionati, incapienti e partite Iva", ha concluso l'esponente Pd. .
- Roma, 2 set. - Forza Italia ricorrera' alla magistratura per chiedere il sequestro del film "Belluscone-Una storia siciliana" di Franco Maresco, che ha suscitato polemiche per l'immagine negativa che offrirebbe dell'ex premier Silvio Berlusconi, raccogliendo pero' applausi alla Mostra del Cinema di Venezia. Lo annuncia il senatore azzurro Lucio Malan, intervistato a KlausCondicio. "Io credo che sia doveroso un atto di questo genere - spiega Malan - nel momento in cui si va al di la' della critica, della satira. Qui non c'e' proprio nessuna satira: c'e' purtroppo ben poco da ridere. C'e' piuttosto un attacco a una persona, a una intera parte del Paese, a un movimento politico, per cui credo che sia doveroso agire a difesa della dignita' del nostro Paese, dei nostri elettori, oltre che della persona di Silvio Berlusconi". .
- Roma, 2 set. - "Ho sentito solo poco fa il presidente, che, con la sua consueta amabilita' e tolleranza, non ritiene di assumere iniziative in merito". Lucio Malan corregge, dunque, e spiega che "l'annuncio di un'azione giudiziaria nei confronti del film su Silvio Berlusconi e' una idea personale, di cui ho parlato con dei colleghi". "A questo punto - aggiunge il senatore FI - valutero' il da farsi. Certo, credo che, passata qualche settimana, ben pochi ricorderanno il film, mentre le pagine scritte da Berlusconi resteranno nella storia". .
- Roma, 2 set. - All'indomani del lancio del piano 'Mille giorni', Matteo Renzi ricorre alla tradizionale nota politica 'e-news' per tornare sul tema della riforma della scuola e rivendicare le novita' che saranno introdotte dal provvedimento. Quella messa a punto dall'esecutivo, e che sara' ufficialmente illustrata domani, alle 10, sul sito internet 'passodopopasso.italia.it', garantisce il premier, non sara' "l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo". La riforma, spiega il presidente del Consiglio, "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme". E ancora, prosegue Renzi, "proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita'". Renzi spiega che sulla scuola confluiranno "piu' soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perche' educare non e' mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave. Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilita' ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo - aggiunge - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato". Insomma, sottolinea Renzi, "in mille giorni riporteremo il nostro Paese dove deve stare: a fare la locomotiva, non l'ultimo vagone. Il 41% ci serve a questo: cambiare verso, in Italia come in Europa". Per il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, l'obiettivo della riforma della scuola e' di cambiare un "metodo negativo che ha soffocato la possibilita' di crescita della scuola italiana". Quella che "stiamo elaborando non e' l'idea di stabilizzare i precari - ha detto Giannini, rinviando a domani con il presidente del Consiglio Renzi l'illustrazione dei dettagli della riforma - quello che vogliamo fare e' mettere fine a questo metodo veramente negativo" ovvero "essere consapevoli all'inizio dell'anno dei posti di cui c'e' bisogno e non avere i professori pronti". Per superarlo "bisogna veramente cambiare il sistema". Inoltre, c'e' la "questione di metodo che diventa di merito: cioe' partire con una grande consultazione che riguardera' tutte le parti coinvolte" e con questo si intende "la societa' italiana, perche' per educare un bambino e farne una persona criticamente pronta ad affrontare la realta' e a lavorare in maniera adeguata e qualificata serve un ripensamento complessivo". L'impostazione della riforma non dispiace alle parti sociali: c'e' infatti un'apertura al dialogo da parte della Cisl e della Uil Scuola sull'intenzione del governo di introdurre degli scatti di carriera per gli insegnanti basati sul merito. A condizione, pero', che non si tocchino gli scatti di anzianita', perche' sono un riconoscimento all'esperienza che esiste in tutti i Paesi dell'Ue, spiegano il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, e Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola. Anche da parte della Cgil nessuna preclusione al dialogo, sottolinea il segretario generale del sindacato, Mimmo Pantaleo, tenendo pero' ben presente che la priorita' assoluta rimane il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti. .
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