
Eleonora Accorsi
Sono una giornalista freelance. Collaboro con diverse testate e blog nella redazione di notizie ed approfondimenti su materie fiscali e di diritto del lavoro. Dal 2014 collaboro con la redazione di PensioniOggi.it
Pensioni, in bilico la proroga dell'opzione donna
Giovedì, 19 Giugno 2014Ci sarà una maggiore gradualità nell'abrogazione del trattenimento in servizio per i magistrati. Su richiesta del Quirinale il governo avrebbe infatti deciso di ammorbidire la stretta sui giudici contenuta nel decreto legge sulla Pubblica amministrazione. Kamsin Una misura che fino ad oggi ha permesso ai magistrati di rimanere al lavoro sino a 75 anni e che invece l'articolo 1 del decreto legge licenziato da Renzi lo scorso 13 Giugno di fatto abolisce. Il decreto del governo, nella sua bozza diffusa dopo il 13 Giugno, prevedeva comunque un periodo transitorio piu' lungo in favore dei giudici con incarichi direttivi sino al 31 dicembre 2015.
Dopo le osservazioni del Colle il governo avrebbe deciso due modifiche. Da un lato infatti interviene con l'allungamento fino a tutto il 2016 del periodo transitorio; dall'altro estende anche ai giudici che non ricoprono incarichi direttivi la finestra del 2016 entro cui potranno rimanere comunque sul posto di lavoro. Ma oltre alla norma sui magistrati, dal testo definitivo che arriverà in gazzetta oggi, o al massimo domani, sono confermate tutte le altre indicazioni contenute nelle bozze. Come le nuove regole sulla mobilità obbligatoria, con la possibilità di trasferire i dipendenti fino ad una distanza di 50 chilometri, e su quella volontaria che non avrà più bisogno del preventivo assenso dell'amministrazione di provenienza. Il ricambio generazionale verrà attuato soprattutto con l'abolizione del trattenimento in servizio di due anni per gli statali e con l'introduzione del pensionamento automatico per chi ha maturato i 42 anni e 6 mesi di contributi.
Ancora in dubbio invece l'estensione dell'opzione donna. La novità infatti non sarà contenuta nel decreto legge ma, eventualmente, nel disegno di legge sulla Pubblica Amministrazione che il governo presenterà alle Camere la prossima settimana. Dunque si dovrà attendere ancora qualche giorno prima di conoscere se la misura è stata definitivamente cassata dall'esecutivo rispetto alla bozza discussa Venerdì scorso in Cdm. Nel provvedimento dovrebbe comunque trovare spazio il part-time a 5 anni dalla pensione per i dipendenti pubblici
Zedde
Alitalia, i sindacati dicono no agli oltre 2 mila licenziamenti
Giovedì, 19 Giugno 2014Resta contraria la posizione dei sindacati al termine dell'incontro con Alitalia sul nuovo piano industriale che prevede una contrazione dell'occupazione dagli attuali 13.821 dipendenti agli 11.470 previsti dal piano industriale concordato con Etihad. Kamsin "Siamo come il polo nord e il polo sud", "non possiamo condividere 2.251 licenziamenti", "2251 esuberi non li accetteremo mai". Insomma tra azienda e sindacati si e' al 'muro contro muro' anche se il confronto prosegue gia' domani per le problematiche del personale navigante.
"Da parte nostra - afferma il segretario generale aggiunto della Uil trasporti, Marco Veneziani - c'e' la disponibilita' a lavorare e di vedere precisamente quale e' la situazione.
Vogliamo esaminare bene il piano. L'azienda - riferisce il sindacalista - ha confermato i 2.251 esuberi ma noi vogliamo vedere il piano e come ridurre al massimo il numero degli esuberi. Insomma, il numero degli esuberi e come gestirli sara' affrontato solo dopo un ulteriore approfondimento del piano industriale e comunque non accetteremo mai 2.251 esuberi".
"Oggi - riferisce il segretario nazionale della Filt - Mauro Rossi - abbiamo parlato dei numeri che gia' sono noti e che sono stati confermati anche nella loro suddivisione. Il confronto va avanti - ha aggiunto il segretario delle Cgil - il tema con il quale ci siamo confrontati oggi e' il presupposto di quel piano che parte dai licenziamenti e noi abbiamo chiarito che non possiamo condividere 2.251 licenziamenti. Si e' deciso di procedere nel confronto per capire da dove scaturiscono questi esuberi". E Rossi ha chiarito che la posizione del sindacato e' nota chiara e netta: "Questo e' il nostro punto di vista e non si tratta di fare sconti". "Un'azienda che vuole investire 560 milioni non puo' avere la necessita' di mettere per strada 2.251 persone". Insomma il bilancio dell'incontro di oggi per Rossi e' che tra Alitalia e sindacati "siamo uno al polo nord de gli altri al polo sud".
Mentre l'accordo tra Alitalia e Ethiad va verso una conclusione vengono smentite le voci che vedrebbere come presidente della nuova Alitalia Luigi Cordero di Montezemolo. La candidatura dell'attuale presidente della Ferrari "non e' un tema all'ordine del giorno", riferiscono ' voci vicine all'entourage di Montezemolo.Le stesse fonti fanno notare che peraltro non e' stato ancora raggiunto un accordo tra Alitalia ed Etihad.
Zedde
Esodati, slitta al 30 giugno la discussione del progetto di legge Damiano
Giovedì, 19 Giugno 2014Slitta al 30 Giugno la discussione in Aula alla Camera della proposta di legge in favore dei lavoratori esodati (pdl 224). Le forze politiche hanno convenuto nella necessità di individuare una data compromesso per consentire al governo di individuare le coperture finanziarie necessarie; una dilazione che potrebbe essere un segnale positivo per un rapido via libera al testo del disegno di legge. Kamsin La data è stata fissata dalla presidente della Camera Laura Boldrini dopo una tesa riunione della Conferenza dei capigruppo a cui per il governo ha partecipato il ministro Maria Elena Boschi.
Il testo della proposta di legge sarà tuttavia probabilmente ridimensionato rispetto alla versione uscita dal Comitato Ristretto lo scorso Marzo. E' quanto ha fatto intendere il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano: «La proposta unitaria della Commissione Lavoro - precisa il presidente Cesare Damiano, Pd- è stata valutata dall'Inps con un costo di 47 miliardi, una cifra a mio parere spropositata che ancora una volta considera le platee potenziali e non quelle reali. In ogni caso per trovare una soluzione strutturale occorrerà aspettare la legge di stabilità. Adesso è necessario che si trovi una soluzione ponte, ad esempio valutare quali sono i risparmi delle salvaguardie che vanno utilizzati per tutelare nuovi lavoratori. Sarebbe opportuno che il presidente del Consiglio, che aveva promesso una soluzione, affronti la situazione»
Ad ogni modo questa settimana il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti avrà la possibilità di definire in maniera più precisa la platea delle persone coinvolte, le risorse necessarie, e dovrà soprattutto individuare le coperture economiche. Una soluzione ponte potrebbe essere l'allentamento dei paletti riguardanti il termine di decorrenza della prestazione pensionistica, attualmente fissato al 6 gennaio 2015.
Nei giorni scorsi Cesare Damiano ha anche avanzato l'idea di utilizzare i denari stanziati per la seconda salvaguardia e non ancora non spesi; secondo l'ex ministro del lavoro infatti nella salvaguardia della legge 135/2012 sarebbero stati tutelati solo 20 mila soggetti contro i 55mila potenziali, un risparmio di circa 2 miliardi di euro rispetto al budget stanziato. Un'ipotesi allarmante smentita però dall'Inps che ha ricordato che i dati della seconda salvaguardia non possono dirsi completi e definitivi.
Zedde
Lavoro, Censis: è boom di disoccupati over 50. I precari crescono del 146% dal 2008
Mercoledì, 18 Giugno 2014E' quanto ha rilevato il Censis, secondo cui oggi l'insicurezza economica determinata dalla crisi, l'erosione oggettiva dei redditi, la necessaria compressione dei consumi spingono molti over 50 a cercare di entrare nel mercato del lavoro. Se si somma il numero delle persone in cerca di occupazione e quello di chi, pur inattivo, si dichiara disponibile a lavorare, la pressione esercitata sul mercato del lavoro da parte degli over 50 supera il milione di individui. Tra i bocconi avvelenati della crisi, sottolinea il Censis, c'e' il conflitto latente fra le generazioni sul mercato del lavoro. Avere un impiego non e' mai stato cosi' difficile, soprattutto per i giovani.
Ma si e' ridotto l'orizzonte di opportunita' anche per le persone piu' avanti nell'eta', a partire da chi ha oggi 50 anni. Per molti di loro e' scattata la ricerca affannosa del mantenimento dei livelli di benessere raggiunti e comportamenti conservativi che riflettono la riduzione oggettiva degli spazi di iniziativa e alimentano un egoismo difensivo. Il segmento degli adulti di 50-70 anni sembra in buona parte abbandonato al triste destino di esuberi, prepensionati, esodati, staffettati, senza alcun meccanismo utile per conservare almeno una porzione di quell'importante capitale umano. Le politiche attive del lavoro e la Cassa integrazione si sono orientate in questi anni ad affrontare le condizioni dei lavoratori piu' anziani in difficolta'. Fra il 2010 e il primo semestre del 2013 tra i beneficiari degli interventi (escludendo dal totale gli apprendisti) aumentano proprio gli over 50, che passano dal 12,4% al 15,5% (circa 100mila persone). "Il vuoto della generazione adulta" e' l'argomento di cui si e' parlato oggi al Censis, a partire da un testo elaborato nell'ambito dell'annuale appuntamento di riflessione di giugno "Un mese di sociale", giunto alla XXVI edizione, dedicato quest'anno al tema "I vuoti che crescono".
Zedde
Esodati, Pini (Ln): il governo ci prende in giro
Mercoledì, 18 Giugno 2014La Lega nord ha abbandonato la conferenza dei capigruppo e minaccia di non partecipare ai lavori d'aula alla Camera, finchè non verrà fatta chiarezza sulle misure per risolvere definitivamente il problema degli esodati. E' quanto ha annunciato il vicepresidente del gruppo, Gianluca Pini, lasciando infuriato la conferenza dei capigruppo poichè, ha riferito, maggioranza e governo si rimpallano la soluzione del problema. Kamsin
"Questa mattina il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano ci aveva fornito i numeri e le coperture necessarie. Ma poi qui in capigruppo è stato rimandato nuovamente tutto e il provvedimento non è stato calendarizzato. Nella maggioranza -ha concluso- la mano destra non sa cosa fa la sinistra sostengono che le discussioni parlamentari sono inutili. Per questo lasciamo i lavori della capigruppo e non parteciperemo ai lavori d'aula". Tutto questo, ha infine attaccato Pini, nel silenzio della presidente: "La Boldrini ormai è totalmente nelle mani della maggioranza di governo".
Dalla conferenza dei capigruppo erano attese indicazioni concrete da parte dell'esecutivo sulle risorse da stanziare alla proposta di legge unificata in materia di esodati, la pdl 224, che sarà discussa a partire dal Lunedì' prossimo in Aula a Montecitorio.
Sul punto proprio l'onorevole Cesare Damiano ha avvertito il governo sulla necessità di sciogliere entro questa settimana il nodo relativo alle coperture: "il Governo questo lo deve sapere. Se non si troverà una strada per compiere un ulteriore passo avanti, c’è il rischio che esploda una vera e propria “questione previdenziale” e che venga meno la parola data dal Governo e dal Premier Matteo Renzi di voler risolvere il problema. La situazione di questi lavoratori rimasti senza alcun reddito è socialmente inaccettabile. Quello che è più grave è che le cinque “salvaguardie”, per un totale di 162.000 lavoratori, hanno a disposizione 11 miliardi di euro che corrono il rischio di non essere totalmente utilizzati. Trattandosi di un Fondo esclusivamente destinato agli “esodati”, chiediamo che le cifre non spese nella seconda salvaguardia vengano utilizzate per allargare la platea dei lavoratori che possono andare in pensione con le regole ante-Fornero. Infatti, dei 55.000 lavoratori previsti, meno di 20.000 beneficeranno della tutela. Vorrei che anche il ministro Padoan fosse informato dello stato dell’arte per poter agire di conseguenza" ha detto Damiano.
Zedde