Tasi 2014, gli inquilini pagano sino al 30% dell'imposta

Martedì, 23 Settembre 2014

Sono un inquilino di un immobile preso in locazione. Il locatore mi ha inviato un avviso in cui mi avverte circa la necessità di provvedere, per la mia quota, al pagamento dell'imposta comunale per i servizi indivisibili, la Tasi. A me sembra che, in qualità di conduttore, non sia tenuto al pagamento di tali imposte che, come tali, gravano sulla proprietà ma al Caf a cui mi sono rivolto la pensa diversamente e mi hanno detto che io dovrò pagare il 20%. Ma in tal caso il 20% si cosa? Dell'aliquota l'aliquota stabilita per la prima casa (in quanto ho la residenza nella casa affittata) oppure l'aliquota calcolata dal locatore? Il Comune non può azzerare l'importo dell'imposta sugli inquilini? Giovanni

Kamsin La risposta è negativa. La normativa prevede che il Comune possa porre a carico del detentore una quota compresa tra il 10 ed il 30 per cento dell'ammontare "complessivo" della Tasi dovuta per l'immobile; la restante parte rimane a carico dei proprietario. Il lettore dovrà quindi prendere visione delle delibere del proprio comune per comprendere la percentuale di imposta a suo carico. Non è quindi possibile per il Comune azzerare la quota a carico dell'inquilino, mantenendo l'obbligo di versamento solo a carico del proprietario.

Nel caso in cui l'inquilino utilizzi l'immobile come propria abitazione principale non è possibile utilizzare l'aliquota Tasi prevista per le abitazioni principali in proprietà, perché il tributo sull'immobile è unico e l'aliquota da utilizzare è quella del proprietario (comma 688 della legge 47/2013) laddove si fa riferimento alla percentuale dell'ammontare complessivo del tributo «determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale». Si ricorda, peraltro, che il comma 673 della legge 47/2013 prevede che in caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la Tasi è dovuta soltanto dal proprietario.

I termini di pagamento - Per il 2014, la Tasi si paga in tempi diversi, in base alla tempistica delle decisioni assunte dai comuni. In quelli che hanno deciso la misura delle aliquote e delle detrazioni con deliberazioni pubblicate sul portale del Mef entro il 31 maggio scorso, le scadenze sono 16 giugno e 16 dicembre. Quindi, chi rientra in questa casistica non è tenuto a rispettare il termine del 16 ottobre. Solo negli enti che hanno deciso le aliquote e le detrazioni entro il 10 settembre con provvedimenti pubblicati sul sito del Mef entro il 18 settembre, l'acconto dovrà essere pagato entro il 16 ottobre, mentre per il versamento del saldo deve essere effettuato entro il 16 dicembre. Se, invece, i comuni non hanno deciso neppure entro il 10 settembre con provvedimenti pubblicati entro il 18 settembre, la Tasi sarà da versare in un'unica soluzione entro il 16 dicembre.

Zedde

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