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ciao, vorrei sapere se qualcuno ha avuto modo di riscattare periodi ante 1995 in Gestione Separata come da Circolare-numero-117-del-21-6-2002 che fa riferimento dall’articolo 51, comma 2, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, in favore dei soli titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. In particolare io ho lavorato da Febbraio 1989 a dicembre 1990 con un unico datore di lavoro con fattura mensile con ritenuta d'acconto. Dal momento che prima del 1995 non vi era obbligo di versare contributi, vorrei capire se possibile quali sono le modalita' di recupero, i tempi e gli eventuali costi da sostenere. Attualmente sono dipendente nel settore privato e ho 62 anni e sono comunque iscritto alla GS.

Anch’io ho riscattato alcuni anni non coperti e devo dire che nel lungo periodo si è rivelata una scelta utile, più che altro per la serenità di sapere che ogni anno contribuisce alla pensione. Certo, 30.000 euro non sono pochi, ma se puoi detrarli e diluirli nel tempo, può avere senso.

Qualsiasi operazione previdenziale che non sia mirata ad un anticipo decorrenza è una operazione in perdita.
L'onere è deducibile ma il maggior importo sarà soggetto a tassazione ed, inoltre, l'aumento del reddito imponibile determinerà una riduzione delle detrazioni ( in caso di reddito fino a 50.000)
L'unica convenienza è se la deduzione sarà ad una aliquota superiore a quella di tassazione del beneficio.

Secondo me, il riscatto dei 3 anni può essere conveniente soprattutto se ti permette di raggiungere prima la pensione anticipata o di aumentare l’assegno pensionistico, dato che il costo è deducibile fiscalmente. Tuttavia, visto che hai già i requisiti minimi, il vantaggio principale sarebbe sull’importo futuro della pensione. Considera anche i possibili cambiamenti normativi futuri e se preferisci mantenere liquidità o investirla sulla pensione. 

se il requisito è raggiunto a dicembre 2028 con i requisiti precedenti, allora, aggiornando i dati, ora verrà raggiunto ad aprile marzo 2029 ( precedente ADV 1 mese nel quadriennio 2027-:_2030, ora di 5 mesi nel medesimo quadriennio), decorrenza agosto 2029.
Se invece il requisito è raggiunto a dicembre 2028, applicando gli attuali aumenti di tre mesi per il biennio 2027/28, allora la decorrenza sarà aprile 2029 perchè i due mesi di aumento del 2029/30 non si applicano.
Se non è chiaro rispondi a questa domanda: quale è la tua anzianità contributiva a fine 2025?

Buonasera cochise,
Ringrazio per la tua precisazione ma ho necessità di approfondimento.
Confermato che Il requisito contributivo sono i 42anni e 10 mesi (per gli uomini) e la finestra mobile sono i 3 mesi successivi prima che abbia decorrenza la pensione , ripropongo la domanda

a. esempio di lavoratore con il requisito contributivo raggiunto a Dic-2027:
gli scatti aggiuntivi introdotti con la legge di bilancio 2026 cosa potrebbero significare a gen-2028 in termini di scatti
totali previsti ?
Solo quelli previsti per l’anno 2027 oppure si devono aggiungere anche quelli previsti per l’anno 2028 !!!

b. esempio di lavoratore con il requisito contributivo raggiunto a Dic-2028 (il mio caso):
gli scatti aggiuntivi introdotti con la legge di bilancio 2026 cosa potrebbero significare da gen-2029 in termini di scatti
totali previsti ?
Solo quelli previsti per l’anno 2028 oppure si dovranno aggiungere anche quelli eventualmente previsti nell’anno 2029
con il nuovo adeguamento alla speranza di vita certificato dall’ISTAT (oggi statisticamente si considerano +2 mesi).

Confermo che l'accesso è connesso allo stato di disoccupato, come chiarito anche dalla Cassazione, non ci sono problemi per rioccupazione per brevi periodi che non fanno perdere lo stato di disoccupato come non ci sono problemi per coloro che non hanno usufruito della naspi pur avendone diritto.

Il problema era gia' noto.
Purtroppo quando CARPE 7.04.10 e' stato rilasciato aveva gia' cablato al proprio interno il Coefficiente di Capitalizzazione 1,036622 anche per le pensioni con decorrenza 2026. E da quanto ne so non e' possibile cambiarlo.
Non so se INPS abbia fatto tale scelta volontariamente (come previsione) o se si tratta di un errore vero e proprio (che mi sembra piu' probabile visto che non sarebbe la prima volta).
Comunque per pensioni con decorrenza 2025 CARPE calcola correttamente la pensione applicando il coefficiente 1,000000 al montante al 31/12/2024.

antcar ha scritto:

Anche io sarei proprio interessato ai coefficienti di trasformazione per il biennio 2027-2028 in quanto la mia pensione di vecchiaia dovrebbe decorrere a Dicembre 2027 o Gennaio 2028, ma devo dire che il calcolo/previsione dei coefficienti di trasformazione e' alquanto piu' complicato rispetto a quello dei coefficienti di capitalizzazione del Montante Contributivo.
Ho letto un documento che spiega la metodologia usata da ISTAT/MdL/INPS per il calcolo dei coefficienti di trasformazione e l'argomento e' abbastanza complesso.
Il calcolo si basa non solo su fattori economici (PIL ed altri), ma anche su diversi fattori demografici oltre a quello gia'noto della Speranza di vita a 65 anni (alcuni esempi: aspettativa di vita dell'eventuale superstite-coniuge superstite, probabilita' di risposarsi per il coniuge superstite, etc...) che ne rendono davvero impraticabile una stima.
Quello che sembra abbastanza certo e' che i prossimi coefficienti di trasformazione dovrebbero essere al ribasso in linea anche con l'aumento dell'eta' pensionabile che si prospetta a partire non solo dal 2027, ma anche dal 2029.
In base a quanto gia' discusso in questo post, la possibilita' e' che i prossimi coefficienti di capitalizzazione del Montante siano tali da poter piu' che compensare gli effetti negativi della diminuzione dei coefficienti di trasformazione.

Non avendo neanch'io idea di quanto diminuirà il CdT 2027/2028 ho prudenzialmente stimato -1,75% (spero sia stato abbastanza prudente).

Un'altra domanda: ho inserito il nuovo tasso di capitalizzazione in Carpe (1,040445) ma ho notato che duplica quello del 2024 nel 2025 (allego immagine per rendere l'idea) e non ho capito se è un limite di Carpe oppure un mio problema di configurazione o di visualizzazione. Sapreste essermi d'aiuto?

Grazie

Buongiorno
Ho letto su un sito una proposta della direttrice INPS Valeria Vittimberga secondo la quale intorno al 2030 si andrà verso un'unica età di pensionamento di 64 anni. 
sarebbe da interpretare che nessuno potrà andare più in pensione prima di 64 anni, quindi ci sarà chi avrà lavorato 30 anni, chi 45, chi 48 tutti indistintamente a 64??
come la vedete?   

Io mi sono limitato a supporre le possibili variazioni sul montante contributivo.
Per i coefficienti di trasformazione (legati alla speranza di vita)www.pensionioggi.it/dizionario/coefficienti-di-trasformazione e da applicarsi al montante finale contributivo dell'anno di pensionamento non mi pronuncio, anche perché nel merito entrano in gioco anche scelte politiche e non solo attuariali.
Nel merito, in questi giorni, si possono leggere commenti in Forum di altri siti (vedasi forum.finanzaonline.com/threads/pensioni...nico.2066534/page-96) per determinare con formule matematiche il possibile coefficiente adottabile per la propria età all'anno del pensionamento, ma ciò dipende dai valori istat e dalla salute degli italiani ;-)
Io sono un po' avanti negli anni ma spero di superare la speranza media di vita pensionistica (ipotizzatami nel 2007 ad anni 18,76, quando di età ne avevo 61).... al momento ci sono appena arrivato ma non mi basta .... spero però di non mandare in fallimento l'Inps!
Saluti.

Anche io sarei proprio interessato ai coefficienti di trasformazione per il biennio 2027-2028 in quanto la mia pensione di vecchiaia dovrebbe decorrere a Dicembre 2027 o Gennaio 2028, ma devo dire che il calcolo/previsione dei coefficienti di trasformazione e' alquanto piu' complicato rispetto a quello dei coefficienti di capitalizzazione del Montante Contributivo.
Ho letto un documento che spiega la metodologia usata da ISTAT/MdL/INPS per il calcolo dei coefficienti di trasformazione e l'argomento e' abbastanza complesso.
Il calcolo si basa non solo su fattori economici (PIL ed altri), ma anche su diversi fattori demografici oltre a quello gia'noto della Speranza di vita a 65 anni (alcuni esempi: aspettativa di vita dell'eventuale superstite-coniuge superstite, probabilita' di risposarsi per il coniuge superstite, etc...) che ne rendono davvero impraticabile una stima.
Quello che sembra abbastanza certo e' che i prossimi coefficienti di trasformazione dovrebbero essere al ribasso in linea anche con l'aumento dell'eta' pensionabile che si prospetta a partire non solo dal 2027, ma anche dal 2029.
In base a quanto gia' discusso in questo post, la possibilita' e' che i prossimi coefficienti di capitalizzazione del Montante siano tali da poter piu' che compensare gli effetti negativi della diminuzione dei coefficienti di trasformazione.

il riscatto della laurea può essere una buona soluzione per anticipare l’uscita dal lavoro e accedere prima alla pensione. I tempi di decorrenza dipendono spesso dalla gestione dell’INPS e dalle normative vigenti, ma generalmente si tratta solo di attendere qualche mese.

Buonasera a tutti,
mi chiamo Luca Moretti e sono felice di unirmi a Pensioni Oggi.
Sto approfondendo i temi di:

requisiti e decorrenze nel sistema contributivo/misto;

calcolo dell’assegno (pro-rata, coefficienti, maggiorazioni);

strumenti utili (estratto conto INPS, simulazioni, cumulo/ricongiunzione);

novità normative delle prossime Leggi di Bilancio.

Per non andare OT, aprirò le domande tecniche nelle sezioni appropriate. Intanto grazie per i consigli e per la disponibilità della community. Un saluto a tutti!

A very useful discussion on how personal and fiscal accuracy impacts pension calculations. Many people don’t realize that even small discrepancies in identification data can lead to pension delays. Verifying the determinazione codice fiscale , before retirement helps ensure that all records align correctly with INPS databases, supporting smoother and more accurate pension processing.