Settima salvaguardia [Discussione Unificata]

Signor Marchi,
questa è la risposta che in data 25 gennaio le aveva dato Pablito:
''Il dubbio che mi viene è il fatto che la ditta sia fallita ma operi in altra sede,vuol dire che la ragione sociale risulta attiva ìn banca dati inps, e quindi credo sia questo il motivo per il quale inps sia tornata sui suoi passi.Mi sembra di ricordare che ci sono state situazioni simili.
Comunque è doveroso fare domanda per l'ottava salvaguardia''.
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Ovviamente non posso che concordare con quanto ha scritto.
Dovrebbe verificare nel suo fascicolo previdenziale, entrando nell'estratto conto contributivo, in basso sulla schermata appare il nome e la matricola della sua ex azienda.

Supponiamo, ad esempio, che l'azienda Bianchi sia in liquidazione o fallita.

Ci sarà scritto:
Bianchi 4445566 società in liquidazione
oppure:
Bianchi 4445566 società fallita.

Se non risulta nessuna scritta di questo tipo, probabilmente, così come sostiene Pablito, l'INPS considera la sua ex azienda ancora attiva.
Sto andando per tentativi.
Ritengo comunque che l'impiegato dell'INPS avrebbe dovuta darle una spiegazione esauriente, perché è un suo diritto.
Mi faccia sapere.

Certo che la Sua, marchi bo, è una situazione allucinante. Non avevo afferrato bene la sua vicenda kafkiana con il suo precedente messaggio. Assurdo con questi pezzi di m...a non si può stare tranquilli nemmeno dopo una così tale e chiara certificazione! C'è comunque il possibile ricorso per il fatto che il licenziamento precedente alla data di cessazione dell'azienda non era previsto nella settima salvaguardia, errata forse per il legislatore ma giusta per quanti di noi si trovino in condizioni di estremo disagio per essere stati messi in mobilità con data successiva alle procedure concorsuali dell'azienda. Che poi vorrei propio capire cosa hanno avuto in più di noi i salvaguardati. Molti sono dipendenti delle poste e quindi statali e perciò che lo stato ha studiato una legge soprattutto per loro che avevano fatto degli accordi pre Fornero. Loro hanno ragione perchè sono stati defraudati da diritti che avevano già in tasca ma, ripeto, noi dipendenti privati che colpa ne abbiamo se siamo stati licenziati proprio quasi allo scadere dell'acquisizione dei nostri diritti pensionistici? Dobbiamo ritenerci allora dei cittadini di serie B o dei figliastri italiani? Il tutto mentre a destra ed a a manca si discute dei diritti degli immigrati, per carità derelitti anche loro poveracci, ma io prima d'invitare a pranzo qualcuno a casa mia penso a dare i pasti necessari ai miei figli!
Comunque Le ripeto il concetto d'informarsi bene, magari fissando un appuntamento anche con funzionari INPS della certezza che Lei possa riemtrare nella ottava, sarà sempre meglio che intraprendere un'azione giudiziaria che dovrà essere per Lei l'ultima delle soluzioni a cui aggrapparsi, ma ove dovesse essere così, mi raccomando, senza paura, siamo stati defraudati e, ritengo personalmente, che qualsiasi giudice dotato del minimo senso di giustizia ci debba dare ragione applicando la legge 208/2015 così per come è stata scritta.

Huracan, ho avuto certificazione da parte INPS datata 18/7/2016 :

Gentile Signore,
Le comunichiamo che, sulla base delle informazioni e documentazioni relative alla Sua posizione
anagrafica e contributiva contenute nei nostri archivi alla data del 25/05/2016 , risulta che Lei
rientra nella seguente categoria di lavoratori beneficiari della salvaguardia di cui alla legge n.
208 del 2015:
i lavoratori collocati in mobilità o in trattamento speciale edile ai sensi degli articoli 4, 11 e
24 della legge n. 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, o ai sensi dell'articolo 3
del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 229, convertito, con modificazioni, dalla legge 19
luglio 1994, n. 451, a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31
dicembre 2011, o nel caso di lavoratori provenienti da aziende cessate o interessate
dall'attivazione delle vigenti procedure concorsuali quali il fallimento, il concordato
preventivo, la liquidazione coatta amministrativa, l'amministrazione straordinaria o
l'amministrazione straordinaria speciale, anche in mancanza dei predetti accordi, cessati
dall'attività lavorativa entro il 31 dicembre 2014 e che perfezionano, entro il periodo di
fruizione dell'indennità di mobilità o del trattamento speciale edile, ovvero, se cessati entro
il 31 dicembre 2012, anche mediante il versamento di contributi volontari, entro dodici mesi
dalla fine dello stesso periodo, i requisiti vigenti prima della data di entrata in vigore del
decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,
n. 214.
Pertanto, Lei potrà accedere alla pensione a decorrere dal 01/08/2017 presentando la domanda
di pensione entro il mese precedente alla data di decorrenza sopra indicata.
Le ricordiamo che la presentazione della domanda in un momento successivo potrebbe
comportare un differimento di tale decorrenza.

E fin qui la gioia!!!!.All'inizio dell'anno, sono stato contattato dal mio ex collega, con gli stessi miei requisiti, il quale mi avvisava che molto probabilmente avrebbero rifiutato la mia domanda , perchè era successo a lui. Quindi mi sono immediatamente attivato, pur non avendo ricevuto nessun diniego in cartaceo da parte INPS, recandomi INPS di Bologna , lo stesso funzionario mi comunicava che sul portale nella mia posizione risultava "DOMANDA RIFIUTATA"nonostante certificazione .non è riuscito a darmi spiegazioni , . Questo è cio' che mi è successo, convinto di essere finalmente in pensione . Non una lettera che attesti il rifiuto, solo verbalmente da parte funzionario INPS Bologna . Lunedi , come Le ho già riferito ho appuntamento per i vari documenti , e presenterò domanda per 8 salvaguardia . Si ha ragione nel consigliarmi, che nel caso in cui rientrerò nella nuova salvaguardia meglio desistere dall'azione giudiziaria . ma la rabbia è tanta!!! .. come Lei potrà ben capire , non si puo' illudere persone , se non fosse stato per il caso del mio ex collega, ora aspettavo fiducioso il mese di agosto .e quello che piu' mi fa pensare , con una certificazione di pensione in mano , non si è comunque tranquilli !! Allora cosa serve una certificazione ?? a nulla!! Ho atteso i vari passaggi con ansia dal 8/1/2016 giorno in cui ho presentato domanda settima salvaguardia controllando sul portale INPS , prima SI DIRITTO SE RIENTRA TRA GLI AMMESSI" ed ho tirato un piccolo sospiro di sollievo RICEVUTO IL 25/5/2016, E AD AGOSTO FINALMENTE CERTIFICAZIONE DI PENSIONE. questo è lo schifo

Buonasea Marco_ga,
premetto che non voglio assolutamente creare "false illusioni"ma mi limito a portare la mia esperienza:anche io provengo da azienda fallita entro il 2014 con crisi iniziata nel 2012 e mobilita' che termina aprile 2017....domanda respinta in data 8/8/16 per il tuo stesso motivo...ho presentato riesame a settembre allegando qualsiasi documento comprovante l'inizio della crisi azindale e grazie anche all'impegno ed interessamento del funzionario Inps la pratica e' stata accettata....quindi ti consiglio di non mollare e ti auguro buona fortuna....

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Ciao Libeccio20 ma ci puoi dire che tipo di documentazione hai presentato all'INPS per certificare la crisi aziendale? E nella risposta di accogliemento cosa ti dicono?


Leggi Tutto: www.pensionioggi.it/forum/pensioni/2980-...tart=6#ixzz4X5DWOBoz

Vede quale schifezze si permettono di fare? Ma Lei, marchi bo, a quanto capisco ha raggiunto i 40 anni di contributi dopo la fine della mobilità con il versamento dei contributi volontari.
www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?s...del%2026-01-2017.htm
su questo link potrà scaricare la circolare esplicativa INPS n° 11 del 26/01/2017 e verificare se nella ottava salvaguardia ci può rientrare.
Non riesco bene a capire i vari passaggi che ha avuto per il diniego della settima ma Le consiglio di munirsi di tutti quei documenti che possano comprovare l'apertura di una procedura concorsuale pre licenziamento, che a quanto mi pare di capire, c'era e di fare un riesame amministrativo che purtroppo è assolutamente necessario prima dell'azione giudiziaria. Tenga presente che la risposta al riesame la debbono dare entro 90 giorni e che il loro silenzio significherebbe comunque un rigetto della domanda. Solo allora Lei potrà agire in via giudiziaria. I tempi per la prima udienza presumo richiederanno circa un anno ma parli con il suo legale per fare abbreviare i tempi essendo il suo uno stato di necessità visto che non ha nè redditi nè pensione, così credo di capire, e sempre che tra i membri facenti parte del suo stato di famiglia non ci siano altri che lavorino.
Ovvio che se Lei dovesse verificare che rientra sicuramente nella ottava Le converrebbe fare domanda e desistere dall'azione giudiziaria.

Signor Huracan, anch'io sono uno dei tanti mobilitati, ma per me la lotteria è stata favorevole, o almeno cosi' pensavo, ho certificazione da parte dell'INPS di Bologna dove si attesta che la data della mia pensione è l '1/8/2017. Senza reddito dal 1/1/2016, poichè terminato mobilità 31/12/2015, nonostante io abbia fatto parte dei lavoratori socialmente utili per due anni, purtroppo a questa categoria non è concesso l'interruzione della mobilità, incredibile ma è cosi'. Ho versato circa 4.000 € all'INPS contribuzione volontaria per raggiungere i 40. licenziato il 31/12/2012 .Provengo da azienda cessata accordo della mia Ditta per riduzione personale e cessazione di attività dello stabilimento si è concluso il 9/12/2010. La ditta in questione è in essere a Vicenza, ma in grave crisi fallimentare. Non ho ricevuto da parte INPS nessun diniego, ma grazie, se cosi' vogliamo dire, ad un mio ex collega, anche lui certificato e primo rateo a febbraio 2017, si è visto rifiutare accesso per richiesta pensione . Premetto che anche al mio ex collega non è stato fatta nessuna comunicazione da parte INPS Roma., . Dopo i controlli fatti alla sede locale ,verbalmente gli hanno riferito che il motivo del diniego sussiste dal fatto che è stato licenziato dopo il 31/12/2011.Ora avendo gli stessi requisiti , mi sono mosso in anticipo , mi sono recato INPS locale , il funzionario non mi ha saputo dare nessun tipo di informazione, se non che sul mio profilo risulta domanda salvaguardia rifiutata, non è riuscito ad aprire documento, quindi non è stato in grado di comunicarmi la motivazione. E dai controlli fatti, risulto avere i requisiti per la settima, lo stesso funzionario non riesce a spiegarsene il motivo, molto probabilmente INPS di Roma considera la mia ex Ditta operante in altra Regione. Allora mi chiedo, ma se ne sono accorti solo ora?? Hanno certificato a luglio 2016 , suppongo sempre da Roma, almeno credo, cosi' mi è stato riferito, poi cosa è successo ??hanno ripreso in mano le pratiche a fine anno 2016 , ma se ne sono ben guardati di avvisare chi avrebbe dovuto ricevere il primo rateo ad agosto, non so darmi risposta. Suppongo la motivazione sia la stessa del mio ex collega, licenziato dopo il 31/12/20011 e ditta attiva. Purtroppo non posso fare nessun tipo di riesame e tanto meno di ricorso, non avendo nulla in mano, certo è, che sicuramente a maggio, nel momento in cui mi sarei recato al Patronato per inviare domanda di pensione, non mi avrebbero dato modo di accedere, e a quel punto mi sarei ritrovato senza la possibilità di accedere all'8 salvaguardia . Quesito posto al funzionario INPS di Bologna , il quale mi ha risposto che a maggio avrei potuto fare causa all'INPS. Con quale prospettive ?? . Lunedi ho appuntamento con Camera del Lavoro di Bologna per avere documenti inerenti al fallimento di Bologna e tutto cio' che possa documentare la crisi fallimentare da parte stabilimento di Vicenza .Ricorrerò comunque alla domanda di 8 salvaguardia , come da consigli , e comunque appena mi ritroverò in mano il cartaceo che attesta il diniego farò ricorso inerente ala settima .
Marchi bo