Settima salvaguardia [Discussione Unificata]

Ci deve essere lo spirito della tribù, solo così possiamo darci una mano! Marco_ga a quanto credo di capire sei tu ed un'altra ventina con la posizione simile alla mia. Anche a me dicono che quando ci ha licenziati, 31/12/2013, l'azienda era attiva. Ma io ho un documento di accordo per la CIGS del maggio 2011 nel quale si prevedevano già degli esuberi strutturali del personale e quando abbiamo iniziato la procedura di mobilità la mia azienda ha di fatto chiuso i battenti visto che ha licenziato tutti i 23 dipendenti che eravamo ed è poi fallita a marzo 2015. Cos'altro c'è da dimostrare? E' questo che mi fa imbestialire. A prescindere che il diritto deriva comunque da quanto da me esposto nel messaggio di oggi alle 11.04 n° 34464. Il mio legale ha già presentato giorni fa i documenti per la causa in tribunale e voi cosa state facendo?

Tutto perfetto compreso il chiaro richiamo allo Spirito della Tribu'

Veramente grazie per l'interessamento per le risposte che mi avete dato, mi sono servite per calmarmi dalla rabbia scatenata ieri dall'impiegata e dal Funzionario INPS. Io e altre venti persone siamo stati costretti ad interpellare un amico che fa l'avvocato, che, leggendo i nostri documenti e la legge della 7 salv., e si è messo in moto per intraprendere una un'azione giudiziaria, poiché per quanto riguarda la nostra situazione di mobilitati, con società attiva soggetta a procedura concorsuale precedente al licenziamento, non porta ad interpretazioni a differenza di alcuni funzionari INPS di Roma che ieri hanno affermato: "L'AZIENDA E' ATTIVA, PERCIO' NON VI SPETTA".

Grazie Pablito per avere sposato la mia tesi. Io ti confermo di avere già adito alle vie legali e andrò avanti, dovessi andare a portare le mie ragioni anche a Strasburgo. Ho notato, con rammarico, che purtroppo le velleità iniziali manifestate in questo forum si sono affievolite, assecondando il disegno criminoso dei politici e dell'INPS che volevano proprio questo: assottigliarci nella battaglia in quanto nel frattempo hanno adottato delle nuove norme lotteria che sono andate a favore di qualcuno di noi e quindi raggiungendo il loro scopo che era comunque quello di fare spuntare ulteriori risparmi dalla settima per l'ottava salvaguardia spalmando nel tempo il raggiungimento del diritto alla pensione. Ricordiamocelo quando questi furboni vorranno i voti. Faccio appello a non comportarci da pecore ed ad adire le vie legali dopo il ricorso amministrativo. Il nostro diritto è sacrosanto e il loro comportamento successivo con quanto aggiunto al testo della legge 232/2016 rafforza le nostre ragioni. Non arrendiamoci e non abbandoniamo questo forum a chi è fortunato ed ha raggiunto il suo scopo e lo manifesta in questa sede, della qual cosa comunque me ne compiaccio, ma cerchiamo di usare questo forum per scambiarci idee costruttive e battagliere su quanto stiamo facendo. L'esperienza di uno può sempre tornare utile all'altro ma se ci chiudiamo nel silenzio della nostra battaglia personale saremo più deboli. E ricordate che ci debbono dimostrare ancora dov'è scritta la legge, non la norma che comunque non può mai superare la legge, che dice che dovevamo essere licenziati prima delle procedure concorsuali nella settima salvaguardia. Nella ottava lo hanno scritto!

Sposo in pieno la tesi di Huracan.
Credo di aver già detto, in passato, che il cambio improvviso di rotta del fatidico 8 agosto (chissà perchè in itaglia le nefandezze si fanno ad agosto ed a natale, quando la massa è distratta) puzzava lontano un miglio, nel senso che era , di certo arrivato un input dall'alto per potersi giocare i fondi residui con l'ottava salvaguardia in vista del referendum.
Nessun direttore centrale pensioni si sarebbe accollato l'onere di una decisione contro legge , se non avesse avuto un ordine preciso da molto in alto.
Quindi la cosa è da affrontare in sede giuridica, ma quanti lo faranno?,purtroppo il risultato che si voleva ottenere era quello....."peccato" però che poi non sia servito neanche ai loro sporchi giochi da quaquaraquà

Sig. Nicola buongiorno. Mi scusi se mi intrometto nella discussione ma ribadisco che il concetto di " proveniente da azienda interessata a procedure concorsuali " è ininfluente in quanto il legislatore quando ha scritto il testo della legge 208/2015 ha omesso di scrivere " precedente alla data del licenziamento, " infatti se confrontate il passaggio dell legge 232 che dice testualmente " a) nel limite di 11.000 soggetti, ai lavoratori collocati in
mobilita' o in trattamento speciale edile ai sensi degli articoli 4,
11 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, o ai sensi dell'articolo
3 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 299, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, n. 451, a seguito di
accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011, ovvero da aziende cessate o interessate dall'attivazione,
precedente alla data di licenziamento, delle vigenti procedure
concorsuali quali il fallimento, il concordato preventivo, la
liquidazione coatta amministrativa, l'amministrazione straordinaria o
l'amministrazione straordinaria speciale, previa esibizione della
documentazione attestante la data di avvio della procedura
concorsuale, anche in mancanza dei predetti accordi, cessati
dall'attivita' lavorativa entro il 31 dicembre 2014 e che
perfezionano, anche mediante il versamento di contributi volontari,
entro trentasei mesi dalla fine del periodo di fruizione
dell'indennita' di mobilita' o del trattamento speciale edile, i
requisiti vigenti prima della data di entrata in vigore del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni,
dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. "
con il testo della legge 208/2015 che recita testualmente " a) nel limite di 6.300 soggetti, ai lavoratori collocati in
mobilita' o in trattamento speciale edile ai sensi degli articoli 4,
11 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive
modificazioni, o ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 16 maggio
1994, n. 299, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio
1994, n. 451, a seguito di accordi governativi o non governativi,
stipulati entro il 31 dicembre 2011, o nel caso di lavoratori
provenienti da aziende cessate o interessate dall'attivazione delle
vigenti procedure concorsuali quali il fallimento, il concordato
preventivo, la liquidazione coatta amministrativa, l'amministrazione
straordinaria o l'amministrazione straordinaria speciale, anche in
mancanza dei predetti accordi, cessati dall'attivita' lavorativa
entro il 31 dicembre 2014 e che perfezionano, entro il periodo di
fruizione dell'indennita' di mobilita' o del trattamento speciale
edile, ovvero, se cessati entro il 31 dicembre 2012, anche mediante
il versamento di contributi volontari, entro dodici mesi dalla fine
dello stesso periodo, i requisiti vigenti prima della data di entrata
in vigore del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
noterete che hanno aggiunto " precedente alla data di licenziamento " il che significa che hanno voluto correggersi e questo avvalora la tesi, giuridicamente comprovata, che la data di riferimento sulla legge 208/2015 per la provenienza da aziende fallite o interessate da procedure concorsuali è da riferirsi alla data della legge 208/2015, quindi al 28 dicembre 2015, non essendo stata specificata altra data e nessuna norma può mai superarla.
Per questo sto portando in giudizio l'INPS perchè ritengo un sorpruso quello che hanno fatto nei nostri confronti al solo scopo di far capire di avere a disposizione ulteriori fondi per la ottava salvaguardia, che ai fini elettorali avrebbe reso molto di più di noi 8300 disgraziati da loro illusi e trattati peggio dei malfattori, non considerando che dietro al numero 8300 ci sono famiglie di gente che è disperata e sull'orlo del baratro della povertà. Per loro e per i giornalisti conniventi con il governo sono importanti ben altre cose che li assurgono a paladini dei diritti , tipo l'accoglienza dei migranti, che non 8300 famiglie ridotte sul lastrico solo perchè non rientranti nella lotteria dei tanti lacci e lacciuoli legislativi che dopo tanti proclami salvano solo alcuni a discapito di altri che hanno il solo torto di non essere stati fortunati con alcune date.