Redazione

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- Roma, 5 giu. - Domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, si votera' in 139 comuni per il ballottaggio tra i candidati per l'elezione a sindaco. Dei 139 comuni, sono 133 quelli con popolazione superiore ai 15mila abitanti, tra i quali 16 capoluogo di provincia: Bari, Bergamo, Biella, Cremona, Foggia, Livorno, Modena, Padova, Pavia, Perugia, Pescara, Potenza, Teramo, Terni, Verbania e Vercelli. Sul sito del ministro dell'Interno, dal portale tematico "Eligendo", sara' possibile seguire in diretta l'andamento del voto: verranno mantenuti online i risultati di europee e regionali e tutta la documentazione relativa a leggi, istruzioni, report e vademecum. Per la prima volta, nella sezione "Open data" sono pubblicati tutti i dati della tornata elettorale al livello piu' basso di disaggregazione, secondo le piu' recenti disposizioni in materia di formati 'aperti'. L'8 e il 9 giugno si votera' anche per il ballottaggio in 8 comuni della Sicilia e, solo l'8 giugno, in uno del Friuli Venezia Giulia. I dati saranno disponibili rispettivamente su http://www.elezioni.regione.sicilia.it/ e su http://elezioni.regione.fvg.it/elezCom.html .
- Roma, 5 giu. - Il governo ha posto la fiducia al Senato sul maxiemendamento che sostituisce il decreto legge Irpef. Ad annunciarlo e' stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Ieri governo e maggioranza hanno raggiunto un accordo: salta l'estensione del bonus alle famiglie numerose. Una intesa per rimandare alla legge di stabilita' tale agevolazione che era stata prevista nel dl Irpef. Il provvedimento e' passato dalle Commissioni all'Aula dove oggi il governo ha chiesto la fiducia. Sempre ieri le commissioni hanno anche approvato il rinvio della Tasi al 16 ottobre per i comuni inadempienti: entro il 20 giugno il ministero dell'Interno anticipera' ai Comuni ritardatari fondi per coprire il 50% del gettito annuo della Tasi, "stimato ad aliquota base". La copertura e' stata individuata nel fondo di solidarieta' comunale. Tornando al bonus, il capogruppo Ncd a palazzo Madama Maurizio Sacconi ha spiegato che "l'emendamento che prevede interventi per ampliare la platea del bonus Irpef e' una norma programmatica e impegna la legge di stabilita', nel momento in cui rendera' strutturali tutte le misure di restituzione fiscali, a tenere in considerazione prioritaria e quindi a sondare queste stesse norme strutturali sul cosiddetto fattore famiglia". Il rinvio che sarebbe stato concordato, secondo fonti parlamentari, fra Renzi, Alfano e Sacconi ha comunque creato piu' di qualche mal di pancia all'interno del Nuovo Centro Destra che, dell'estensione del bonus, aveva fatto un suo cavallo di battaglia al punto che sarebbe stato richiesta un'assemblea alla presenza di Alfano. Polemica politica a parte, sul bonus si e' pronunciata ieri anche la Corte dei Conti secondo cui serve una riforma vera per una riduzione dell'onere tributario e non surrogati. Nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica, i magistrati contabili spiegano che "evasione, erosione, 'fughe' dalla progressivita', ma anche politiche redistributive basate sulle detrazioni di imposta (in larga parte, vanificate dal fenomeno dell'incapienza) cosi' come scelte selettive, rientranti nell'ambito proprio e naturale della funzione dell'Irpef, affidate a strumenti 'surrogati' (i prelievi di solidarieta', i bonus, i tagli retributivi) sono all'origine di un sistematico svuotamento della base imponibile dell'Irpef, finendo per intaccare la portata e l'efficacia redistributiva dell'imposta". "Tutte scelte - prosegue - che allontanano e rendono piu' difficile l'attuazione di un disegno equo e strutturale di riduzione e redistribuzione dell'onere tributario". .
- Bruxelles, 5 giu. - Il percorso che porta al rinnovo dei vertici delle istituzioni europee deve avere un approccio che parta da un programma e da una visione. Lo ha ribadito oggi Matteo Renzi ad Angela Merkel e David Cameron, nel corso dei due incontri bilaterali che hanno preceduto l'inizio della seconda sessione del G7. "Nomine sunt consequentia rerum", ha ribadito il presidente del consiglio italiano con un pizzico di ironia. La discussione si e' concentrata sul futuro dell'Europa, "per aprire il processo delle decisioni da prendere insieme e' necessario partire da una idea di Europa, meno burocratica e piu' vitale, aperta al futuro, alla innovazione e alla crescita", ha sottolineato Renzi. Intanto Renzi, Cameron e Merkel, durante gli incontri bilaterali di questa mattina hanno ragionato sull'ipotesi di un documento condiviso da alcuni Paesi della Ue per stabilire il processo decisionale che dovrebbe portare alle nomine per il rinnovo dei vertici delle istituzioni europee. .
- Bruxelles, 5 giu. - Sicurezza energetica e investimenti, teatri di crisi internazionali ed equilibri europei. Alla prima partecipazione ufficiale al G7 (se si esclude quella informale dell'Aja), Matteo Renzi porta sul tavolo di Bruxelles i temi caldi per la politica internazionale italiana, con un occhio al semestre di presidenza italiana in Europa che si sta per aprire. Il premier sembra voler portare nel consesso internazionale lo stile improntato alla velocita' che sta caratterizzando il suo esecutivo. Un vertice con i ministri del governo ha fatto il punto sui sei mesi di "eccezionale allineamento astrale", come li ha chiamati, che aspettano il nostro paese in Europa e che saranno preceduti dal rinnovo delle istituzioni europee, oltre che da un Partito Democratico destinato dai numeri a guidare il gruppo del Pse. A Barack Obama, che rivede dopo l'incontro a Villa Madama di un mese fa, Renzi si puo' presentare con il valore aggiunto di quel 40 per cento ottenuto alle elezioni Europee, un vero e proprio passepartout per le riforme. Tanto che anche Jose' Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, si e' detto rinfrancato nell'idea che l'Italia portera' a termine con successo le sue riforme. Di fronte a un piatto di gamberi e sogliola, innaffiato da rosso francese e vernaccia italiana, i leader mondiali si sono soffermati anche su due dei principali teatri di crisi: la Libia e l'Ucraina. Sulla seconda, il presidente Renzi parlera' diffusamente oggi, quando e' attesa la sua relazione sulla sicurezza energetica e che dovrebbe approfondire e in qualche modo ampliare il lavoro avviato il 6 maggio durante il vertice sull'energia a Roma. Riguardo i rapporti tra l'Ue e Putin, assente per la prima volta dal consesso, e' stata la cancelliera Angela Merkel a sottolineare che la via da seguire rimane quella del dialogo con la Russia, avendo comunque a disposizione nuove sanzioni in caso la via diplomatica dovesse risultare impraticabile. Sulla Libia, invece, Renzi e' stato subito chiaro nel ribadire la necessita' di un supporto al lavoro di Onu e Unsmil cosi' come "fondamentale" ha definito il lavoro degli inviati speciali delle Nazioni Unite. Prima del vertice vero e proprio, c'e' stato il tempo di una serie di incontri: con il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, che il premier vedra' venerdi' a Roma, una chiacchierata informale con Francois Hollande e una battuta con Barack Obama che rileva scherzosamente: "Vedo che e' spuntato anche a te qualche capello bianco...". Un giro che sara' completato stamattina quando, riferiscono fonti del Consiglio, Renzi incontrera' David Cameron e Angela Merkel prima della riunione del G7. .
- Roma, 4 giu. - "Ho appreso dello scandalo con un senso di grande dispiacere". Cosi' a Radio Capital il presidente del'autorita' nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ha commentato le ultime inchieste sul Mose, che a suo avviso danno "l'immagine di un Paese con enormi problemi su questo profilo. Forse persino peggio di quanto sia in realta'. E non fa piacere pensare che dietro quasi tutte le grandi opere poi si nascondano fenomeni di corruzione". Ha incontrato Renzi, cosa le ha detto? "Si', mi e' sembrato turbato dalla vicenda. Questi due scandali non fanno certo bene all'immagine del Paese". .
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