Redazione

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- Bruxelles, 5 giu. - Nel corso della conferenza stampa a Bruxelles, Matteo Renzi ha affrontato una serie di temi caldi che riguardano l'Italia, primo fra tutti i fatti di corruzione che hanno riempito le pagine di cronaca degli ultimi giorni. "E' del tutto evidente che di fronte a questi fatti ci sono i principi costituzionali della piena fiducia nel lavoro della magistratura, e la presunzione di innocenza fino a sentenza. Speriamo che la decisione possa arrivare in tempi rapidi". Per quanto riguarda la costruzione del Mose di Venezia , continua il Premier, "Nel merito, tutte le volte che vediamo vicende di corruzione l'amarezza e' enorme e profonda, perche' ti trovi di fronte a chi tradisce la fiducia piu' grande: quella dei cittadini".

"Interverremo nelle prossime ore contro la corruzione, ma non possiamo, tutte le volte, dire che il problema sono le regole. Il problema sono i ladri, non le regole". Ribadisce Matteo Renzi in conferenza stampa e aggiunge: "Fosse per me i politici che rubano li processerei per alto tradimento". "Quando emergono fatti di corruzione, paradossalmente, e' percepito come un bene da parte delle istituzioni internazionali, perche' significa che il controllo c'e'". "Non e' possibile che chi ruba i soldi dei cittadini possa tornare a occuparsi di cosa pubblica. E' per questo che ho proposto il daspo per i politici che rubano". Lo ha detto, ribadendo un concetto espresso per il caso Expo, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulla vicenda delle tangenti per la realizzazione del Mose a Venezia.

Per quanto riguarda la questione nomine europee il primo Ministro così risponde alle domande dei giornalisti:"Obiettivo del governo italiano e' sottolineare che una certa politica, basata sull'austerita' e non sulla crescita, oggi ha dimostrato di aver fallito. Da questo punto di vista i nomi devono essere conseguenza delle scelte che si fanno sui programmi". "Questo non e' il tempo dei diktat e non e' il tempo dei veti. Questo e' il tempo degli accordi nel piu' alto senso della parola", ha aggiunto Renzi. "Nessuno dei candidati ha ottenuto una maggioranza. Questo lo dico da segretario del partito che ha preso piu' voti in Europa". "Mi piacerebbe vedere una donna ai vertici delle istituzioni europee e in questo l'Italia, con le donne che compongono il governo, rappresenta un esempio". "Non credo che ci sia un tema di quote ma un tema di sensibilita'", ha aggiunto il presidente del Consiglio. .

"La questione relativa alla Libia e' stata oggetto di discussione, l'ho introdotta io e ne abbiamo discusso, ma non in termini di quote in seno alla Nato. Noi pensiamo che la Libia sia un fronte straordinariamente importante: l'attenzione che diamo alla Libia e' in gran parte legata ai flussi migratori". Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del G7. "Serve un ruolo piu' forte degli inviati e delle Nazioni Unite. Il punto specifico della Nato non e' stato toccato, la mia posizione e' sempre la stessa: quanto agli obblighi in denaro mi permetto di dire che siamo il terzo Paese, e comunque tra i primissimi contributori delle Nazioni Unite per l'impiego di caschi blu. Noi - ha rimarcato il presidente del Consiglio - i soldi li mettiamo e vorremmo che fossero spesi bene". "Lavoriamo perche' l'area del Mediterraneo possa essere avamposto di democrazia". 

Renzi e'intervenuto al G7 sulle questioni energetiche, illustrando la politica futura italiana in tale settore. "Dobbiamo tutti fare di piu' sui temi della sicurezza energetica". Serve, ha aggiunto il premier, "una maggiore integrazione del mercato energetico a livello europeo, dobbiamo lavorare a soluzioni di lungo periodo e condivise. Dal G7 energia di Roma", che si e' svolto il sei maggio, "parte quella che chiamiamo l'iniziativa di Roma, punto di avvio di un processo, di uno sforzo a lungo termine sui temi della sicurezza energetica". Ingredienti della ricetta proposta da Renzi agli altri capi di stato e di governo riuniti a Bruxelles sono "trasparenza del mercato, competitivita', diversificazione delle rotte cosi' come dei fornitori e delle fonti, riduzione dei gas serra, economia low carbon, efficienza energetica e tecnologie pulite, rafforzamento e coordinamento del mercato internazionale".

- Bruxelles, 5 giu. - ) Via i ladri dalla cosa pubblica, un daspo per quei politici che rubano. E cosi' facendo si macchiano di alto tradimento nei confronti dei cittadini. Per Matteo Renzi il richiamo alla presunzione di innocenza dura lo spazio di quelle due parole, poi in conferenza stampa, a Bruxelles, libera tutta l'amarezza, la frustrazione che a tratti sembra rabbia, per il nuovo scandalo che si e' abbattuto sulla politica e le istituzioni italiane. "E' del tutto evidente che di fronte a questi fatti ci sono i principi costituzionali della piena fiducia nel lavoro della magistratura, e la presunzione di innocenza fino a sentenza. Speriamo che la sentenza possa arrivare in tempi rapidi", spiega il capo dell'esecutivo. "Nel merito, tutte le volte che vediamo vicende di corruzione - sottolinea Renzi - l'amarezza e' enorme e profonda, perche' ti trovi di fronte a chi tradisce la fiducia piu' grande, quella dei cittadini, una ferita grande". Ancora una volta tangenti, ancora una volta politici che fanno delle opere pubbliche uno strumento per lucrare denaro. Come per l'Expo. Anzi "peggio dell'Expo", come ha sottolineato anche il presidente dell'Autorita' Anticorruzione Raffaele Cantone. Renzi e' impegnato in una due giorni a stretto contatto con i leader dei sette Paesi piu' industrializzati, la prima ufficiale da presidente del consiglio, se si esclude il vertice sulla sicurezza nucleare convocato all'Aja all'indomani della crisi Ucraina. Viene raggiunto dalla notizia degli arresti poco prima di imbarcarsi per la capitale europea, mentre presiede il vertice ministeriale sul semestre europeo, ancor prima di imbarcarsi per il volo che lo portera' al summit internazionale. I contorni del sistema criminoso che si e' sviluppato attorno al Mose si vanno delineando sempre di piu' mentre il premier e' a cena con Obama, Merkel, Cameron e gli altri leader mondiali. E se a Roma lo descrivevano come "turbato", a Bruxelles il premier appare quantomai determinato, sebbene preoccupato dalle ricadute sull'immagine dell'Italia: in conferenza stampa, anzi, spiega che se queste vicende emergono, significa che i controlli ci sono e le regole vengono fatte rispettare. All'estero, dunque, il messaggio che arriva non e' del tutto negativo. Il problema quindi non sono le regole. "Smettiamo di dire che ci sono i ladri perche' non ci sono le regole: la gente che ruba va mandata a casa. Il problema delle tangenti non sta nelle regole ma nei ladri. Non e' possibile - continua - che chi ruba i soldi dei cittadini possa tornare a occuparsi di cosa pubblica. E' per questo che ho proposto il daspo per i politici che rubano". Una idea gia' avanzata nelle ore successive agli arresti per le tangenti Expo e che nei prossimi giorni si andra' definendo: "A ore, a giorni, avremo pronti nuovi provvedimenti". Parole che sembrano preannunciare un nuovo cambio di verso, stavolta improntato al "rigore contro i delinquenti". .
- Bruxelles, 5 giu. - "Quando emergono fatti di corruzione, paradossalmente, e' percepito come un bene da parte delle istituzioni internazionali, perche' significa che il controllo c'e'". Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa a Bruxelles. "Fosse per me i politici che rubano li processerei per alto tradimento", aveva aggiunto poco prima il presidente del Consiglio. Il premier ha sottolineato che il problema sono i ladri e non le regole: "Interverremo nelle prossime ore su interventi contro la corruzione, ma non possiamo, tutte le volte, dire che il problema sono le regole. Il problema sono i ladri, non le regole". Quanto alla vicenda del Mose, "E' del tutto evidente che di fronte a questi fatti ci sono i principi costituzionali della piena fiducia nel lavoro della magistratura, e la presunzione di innocenza fino a sentenza. Speriamo che la sentenza possa arrivare in tempi rapidi", ha detto il presidente del Consiglio. "Nel merito, tutte le volte che vediamo vicende di corruzione l'amarezza - annota Renzi - e' enorme e profonda, perche' ti trovi di fronte a chi tradisce la fiducia piu' grande quella dei cittadini, una ferita grande". .

- Roma, 5 giu. - i tempi per una nuova legge anticorruzione si allungano, il ddl e' stato oggi bloccato al Senato. "Legge anticorruzione: ringraziamo tutti il governo per averne bloccato i lavori". Cosi' su Facebook il senatore 5 stelle, Vito Crimi, che accusa: "Oggi in commissione Giustizia si sarebbero dovuti votare gli emendamenti al ddl anticorruzione, che e' gia' calendarizzato in aula per martedi' prossimo. Tutti a parole pronti a dare una stretta alle norme, tutti a parole a varare questa legge, pure il presidente Grasso oggi ha tuonato per avere presto una seria legge anticorruzione... Cosa e' successo pochi minuti fa? Ai sensi dell'articolo 51 Co.2 del regolamento del Senato, i lavori sul disegno di legge anticorruzione sono differiti a data da stabilirsi (leggasi "arenati") perche' il governo annuncia un proprio disegno di legge sulla materia". "Il Parlamento - prosegue Crimi - era pronto a varare un testo, ma il governo decide ancora una volta di arrogarsi la potesta' legislativa, cosi' facendo ha bloccato i lavori di un ddl fondamentale. Questo a ridosso dello scandalo Expo, Mose e di chissa' quanti altri casi che verranno fuori. Ma si sa, meglio farla piu' tardi possibile la legge, perche' tanta fretta? Con calma, permettiamo ancora a questi predoni di depredare il paese". .

- Roma, 5 giu. - 'Noi vinciamo poi, intanto #arrestanovoi'. Cosi' Beppe Grillo in un post sul suo blog accompagnato dalla foto del premier. Nel post si elencano gli amministratori locali o parlamentari del Pd finiti nel mirino della magistratura: "Arrestato sindaco Pd di Modugno per concussione - Arrestato sindaco Pd di Melito Porto Salvo per associazione mafiosa - Arrestato sindaco appoggiato dal Pd di Valmadrera per associazione mafiosa - Arrestato sindaco Pd di Pioltello per tangenti - Arrestato sindaco Pd di Carlatino per concussione - Primo Greganti del Pd arrestato per lo scandalo Expo - Francantonio Genovese deputato Pd arrestato per associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa - Arrestato sindaco PD di Venezia per le tangenti Mose - [continua...] Nuovo hashtag di tendenza #arrestanovoi". .
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